sabato 27 dicembre 2008
H5N1 Update - Settimana 52
Nel confinante Bangladesh (leggi qui), continua la circolazione del virus H5N1, mentre in Cambogia è stato finalmente individuato uno dei possibili allevamenti dove il virus H5N1 si è riaffacciato, quando nelle settimane scorse un giovane di 19 anni aveva sviluppato la malattia, ma fortunatamente era guarito. In questo caso, purtroppo, la malattia è stata scoperta attraverso l'infezione umana invece che dalla sorveglianza veterinaria.
A Taiwan invece un virus appartenente al sottotipo A/H5N2 ha colpito un allevamento di pollame (leggi il rapporto di notifica all'OIE).
Anche in Europa si nota una aumentata attività epizootica: in Germania continua la sorveglianza per scoprire precocemente e liquidare i focolai dovuti al virus a bassa patogenicità A/H5N3; in Belgio un virus A/H5N2 - sempre a bassa patogenicità - è stato individuato nei campioni prelevati da pollame in due distinte località (leggi il rapporto di notifica all'OIE).
Per quanto riguarda i casi umani di H5N1, l'Egitto conta i primi casi sospetti dell'anno, dopo il caso ufficialmente riconosciuto dall'OMS nei giorni scorsi; i nuovi casi comprendono un bambino di quattro anni, una famiglia e un altro paziente ricoverato ad Alessandria. La famiglia è composta da tre persone e il capofamiglia, un veterinario, aveva avuto contatti con animali infetti. Si attendono conferme ufficiali.
L'attività influenzale stagionale sta prendendo piede in tutta Europa, con caratteristiche diverse di intensità e diffusione geografica: il Regno Unito vede una notevole attività epidemica - che congiunta con una epidemia di gastroenterite da virus Norwalk e dagli infortuni dovuti a cadute sul ghiaccio dopo la tempesta di freddo e neve dei giorni scorsi - ha provocato il sovraccarico dei Pronto Soccorso e dei Medici di Base. Negli altri Paesi europei la maggior parte dei virus circolanti è risultata appartenere al sottotipo A/H3N2.
I virus A/H1N1 finora isolati in Europa (una trentina) sono risultati quasi tutti resistenti al farmaco antivirale di prima scelta per il trattamento dell'influenza, oseltamivir, ma sensibili allo zanamivir e all'amantadina. I virus H3 invece rimangono sensibili a entrambi (oseltamivir e zanamivir) ma resistenti all'amantadina. Negli USA questo fatto ha causato la diffusione da parte del Centro per il Controllo delle Malattie (CDC) di un avviso per i sanitari sul cambiamento delle linee guida sull'utilizzo degli antivirali durante la stagione epidemica 2008/2009 per il trattamento e la profilassi dell'influenza.
Per le malattie emergenti, da notare la missione congiunta FAO/OIE/WHO nelle Filippine per valutare l'ampiezza, la potenziale capacità epizootica, e le possibili ricadute sulla salute umana del virus Ebola-Reston scoperto sui campioni biologici provenienti da alcuni allevamenti suini che avevano registrato una crescente mortalità durante i primi mesi di quest'anno. Un laboratorio USA aveva individuato nei campioni, oltre al virus della sindrome respiratoria e riproduttiva suina (PRRS) sorprendentemente anche il virus Ebola-Reston, conosciuto finora per avere causato infezione di lieve entità nelle scimmie di laboratorio in USA e in Europa e pochissimi casi umani, per lo piu' asintomatici (leggi la nota della FAO).
domenica 21 dicembre 2008
Problemi di proprietà intellettuali
H5N1 Update - Settimana 51
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO
INDIA - Rapporto del ministero della sanità indiano sulla sorveglianza per possibili casi umani di H5N1 nelle zone dell'Assam colpite da epizoosi: rapporto del 18 dicembre e tabella dei casi di infezione febbrile riscontrati.
EGITTO - Aggiornamento OMS: una paziente di 16 anni è deceduta dopo aver contratto la malattia probabilmente da pollame infetto allevato presso il domicilio. Esordio della malattia l'8 dicembre con sintomi gastrointestinali, ricovero in ospedale l'11, trasferimento in una struttura più avanzata il 13 e decesso il 15. Il caso è stato confermato da analisi di laboratorio validate dal NAMRU-3 (servizio di microbiologia dell'esercito USA). Dopo questo caso confermato l'OMS ha aggiornato il numero di casi umani e decessi dovuti a infezione da virus aviario H5N1 nei quindici paesi affetti dal 2003 ad oggi: con l'ultimo caso ufficialmente registrato in Egitto, i casi e decessi sono rispettivamente 391 e 247 (tasso del 63 % di mortalità medio cumulativo); nel 2008 i casi e decessi sono stati 40 e 30 (75% tasso di mortalità medio). Leggi qui l'Articolo del CIDRAP sul caso della ragazza di sedici anni deceduta nella provincia di Assuit.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME
CINA - Rapporto di notifica immediata all'OIE, influenza aviaria A/H5N1 nel pollame, provincia dello Jiangsu; circa trecentomila animali distrutti. Possibile leggere il commento del CIDRAP
BANGLADESH - Aggiornamento a cura dell'Ufficio OMS dell'Asia meridionale (leggi qui): al 16 dicembre, due allevamenti di pollame colpiti dal virus H5N1, uno nel distretto di confine con l'India (Rajshahi) e uno nei pressi della capitale Dacca. Nessun nuovo caso umano confermato.-- CINA, BANGLADESH, INDIA, INDONESIA, EGITTO - Sommario degli eventi di questi ultimi giorni da parte del servizio informazioni CIDRAP (leggi qui).
INDIA - Articoli sulle epizoosi da H5N1 nell'Assam e Bengala Occidentale (qui, qui, qui, qui e qui): si segnalano notevoli difficoltà logistiche dovute a disorganizzazione, a mancanza di mezzi di trasporto per il personale addetto al depopolamento degli allevamenti colpiti, all'insufficiente risarcimento ai contadini, a rivolte degli abitanti che si vedono privare di una essenziale fonte di sostentamento e di una scarsa reattività del governo centrale. Difficile anche il controllo delle frontiere interstatali in India e di quelle internazionali col Bangladesh.
GERMANIA - Epizoosi di influenza aviaria A/H5N3 a bassa patogenicità, aggiornamento a cura del ECDC (leggi qui).
TAIWAN - Epizoosi di influenza aviaria A/H5N2, aggiornamento dalla Reuters (leggi qui).
giovedì 18 dicembre 2008
Sondaggio... ancora pochi giorni per votare
A fine anno si chiuderà il secondo sondaggio di PandemItalia, col quale ti abbiamo chiesto: "Hai mai sentito parlare di Pandemia Influenzale?".
Se non hai ancora votato e non sei un'operatore sanitario hai ancora qualche giorno per farci sapere se hai mai sentito parlare di pandemia influenza... attendiamo il tuo voto!
Wow... è passato un altro anno!
martedì 16 dicembre 2008
Come citare i blog!
Malattie emergenti: Ebola Reston Virus
Inizialmente si era pensato che un virus della famiglia Circovirus (responsabile della cosiddetta sindrome respiratoria e riproduttiva suina), isolato anche in Cina e Vietnam fosse l'unico responsabile dell'accresciuta moria di maiali. Tuttavia, con l'assistenza del dipartimento dell'agricoltura USA, è stato scoperto il virus Ebola Reston in alcuni campioni prelevati in allevamenti colpiti. Questo virus appartiene alla famiglia dei Filovirus, di cui fanno parte anche i virus delle febbri emorragiche di Ebola di tipo africano e i virus Marburg; conosciuto sin dalla metà degli anni '70, ha causato epizoosi in scimmie in alcuni stabulari di centri di ricerca, fra cui quello appunto di Reston in USA e in Europa. Nelle filippine il virus ha colpito in modo non fatale le scimmie e un unico caso umano è stato confermato possedere anticorpi specifici pur
senza aver manifestato alcun sintomo di malattia. Si ritiene che il virus Ebola Reston (REBOV) non sia capace di infettare l'uomo nelle modalità conosciute per le altre specie di filovirus, come lo Zaire Ebola o l'Ivory Coast Ebola, capaci di causare infezione emorragiche fatali fra il 50 e il 90% dei colpiti. La FAO, l'OIE e l'OMS sono in campo per verificare l'esatta dinamica dell'infezione nei suini e per scoprire possibili casi umani.
Fino a questo momento, fra i lavoratori degli allevamenti, nessuno ha dimostrato possedere anticorpi specifici anti-REBOV.
Il Rapporto di notifica immediata all'OIE.
H5N1 Update - Settimana 50
almeno 300.000 animali sono andati distrutti. Inoltre diversi casi umani sono stati
ufficilamente riportati dall'OMS: due (di cui uno fatale) in Indonesia, e uno in Cambogia. Inoltre, virus influenzali a bassa patogenicità hanno causato perdite nel pollame in Germania e Norvegia. Particolare risonanza ha avuto la scoperta del virus Ebola Reston (REBOV) fra suini domestici nelle Filippine: è il primo caso nel quale questo virus (precedentemente identificato soltanto nelle scimmie) passa in animali da allevamento. Nel frattempo, nello Zimbabwe la situazione epidemica collegata al colera non accenna a migliorare; a ciò si deve aggiungere la folle condotta del presidente Mugabe, arrivato persino ad affermare che l'epidemia è ormai sotto controllo; il Sudafrica ha però dichiarato zona disastrata l'area di confine con lo Zimbabwe.
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO
HONG KONG - Dopo la scoperta della prima epizoosi da H5N1 in un allevamento di pollame dopo alcuni anni di assenza del virus, le autorità della regione speciale cinese hanno intensificato le attività di sorveglianza per la scoperta precoce di casi umani. Fra i lavoratori dell'allevamento, almeno sei sono stati posti sotto sorveglianza sanitaria
in ospedale, come misura precauzionale, sin dal 9 dicembre scorso. Ad oggi non sono emersi casi di infezione conclamata (vedi la nota stampa).
INDIA - Le autorità sanitarie stanno conducendo una campagna di sorveglianza porta-a-porta nei distretti dello stato orientale dell'Assam, colpito da diverse epizoosi di H5N1 nel pollame; finora diverse centinaia di persone sono sottoposte a sorveglianza sanitaria per sintomi respiratori (fonte: Reuters).
INDONESIA - Aggiornamento dell'OMS (leggi qui): due nuovi casi umani di H5N1, di cui uno fatale. Ad oggi il paese ha riportato complessivamente 139 casi di cui 113 fatali. Nel 2008 sono stati rispettivamente 22 e 18.
CAMBOGIA - L'OMS ha diffuso un aggiornamento sul caso di influenza aviaria nell'uomo riportato nel paese indocinese (leggi qui). Si tratta di un paziente di sesso maschile di 19 anni con esordio della malattia il 28 novembre scorso e che rimane ospedalizzato. La sorveglianza dei contatti del paziente è tuttora in corso, cosiccome continua la ricerca di eventuali focolai epizootici nel pollame. Degli otto pazienti che negli ultimi anni sono rimasti vittima del virus H5N1 in Cambogia, sette sono deceduti. Complessivamente, nei quindici paesi che hanno riportato, sin dal 2003, casi umani di H5N1, 390 casi sono stati ufficialmente riconosciuti dall'OMS, di questi 246 sono deceduti; nel 2008 si sono registrati 39 casi e 29 decessi (leggi qui).
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME
GERMANIA - Rapporto di notifica all'OIE: una epizoosi da virus influenzale aviario a bassa patogenicità A/H5N3 in Sassonia; distrutti 8400 animali.
INDIA - Rapporto di notifica all'OIE: otto focolai epizootici da virus ad alta patogenicità A/H5N1 in Assam, almeno 200.000 animali perduti (distretti di: Kamrup, Barpeta, Nalbari, Chirang, Dibrugarh). Sempre sull'India, è possibile leggere il rapporto OMS e l'aggiornamento del Ministero dell'Agricoltura Indiano.
HONG KONG - Rapporto di notifica immediata all'OIE: focolaio di influenza aviaria H5N1 in un allevamento, quasi 70.000 animali distrutti. La malattia è stata riscontrata nel gruppo di animali
'sentinella' (non vaccinati) e poi in alcuni di quelli vaccinati con un ceppo H5N2 usato da molti anni a questa parte. Al momento pare non ci siano stati però cambiamenti nella struttura del virus H5N1 responsabile dell'epizoosi. Nelle fattorie circostanti per ora i test PCR su campioni
biologici di pollame hanno dato esito negativo.
BANGLADESH - L'OMS ha diffuso un aggiornamento sulla situazione epizootica del paese.
Si registra un nuovo focolaio di H5N1 nel pollame nel distretto di Rangpur; nell'ultimo anno il paese ha sofferto di 289 focolai in 47 su 64 distretti. Un unico caso umano è stato finora confermato ufficilamente.
NORVEGIA - L'ECDC comunica su un caso di virus influenzale aviario a bassa patogenicità
scoperto in un animale a Ostfold (leggi qui).
domenica 7 dicembre 2008
Resistenza agli antivirali: aggiornamento
H5N1 Update - Settimana 49
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TAILANDIA - L'Organizzazione Mondiale della Sanita (rapporto dell'ufficio regionale dell'Asia) ha aggiornato sulle epizoosi di H5N1 nel pollame: due focolai a Uthai Thani e Sukhotai. Dall'inizio dell'anno, su oltre 950 pazienti con sintomi influenzali e di polmonite esaminati, nessuno è risultato positivo al virus H5N1.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, INDIA - L'OMS ha pubblicato un aggiornamento sulla situazione epizootica nell'Assam, dopo la scoperta di diversi focolai di infezione da H5N1 nel pollame (leggi qui). Presso il sito web del ministero dell'agricoltura indiano è presente un aggiornamento sulla situazione. La notizia è apparsa anche sulla stampa locale.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, LAOS - Rapporto all'OIE, quattro epizoosi nel pollame registrate fra febbraio e marzo 2008, con almeno cinquemila animali perduti.
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO, CASI SOSPETTI - In Turchia almeno cinque persone sono state ricoverate in osservazione perchè sospettate di aver contratto l'influenza aviaria, dopo che nella loro area di residenza (Samsun) alcuni capi di pollame erano deceduti in circostante misteriose e ne avevano consumato le carni. In seguito, tre di questi sono stati dimessi e altri due dovranno rimanere in ospedale per terminare le analisi, anche se le loro condizioni non appaiono preoccupanti.
lunedì 1 dicembre 2008
Un'altra pandemia
One World One Health
Vaccini e Antivirali: news
Il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC) commenta, nel suo aggiornamento settimanale sull'influenza, il piano giapponese per la somministrazione di un vaccino anti-H5N1 al personale sanitario e appartenente ai servizi essenziali (leggi qui). E' il primo caso al mondo di implementazione della strategia ''prime-and-boost'', vale a dire il tentativo di indurre una risposta immunologica protettiva nei confronti di un virus influenzale mai circolato prima nella specie umana, mediante una prima vaccinazione con un preparato a base di virus antigenicamente dissimili da quelli circolanti e in seguito con una rivaccinazione con un preparato contenente ceppi piu' recenti. In precedenza, si era notato come soggetti sottoposti a vaccinazione dopo la prima epidemia umana di H5N1 a Hong Kong nel 1997, avevano sviluppato una piu' rapida e intensa risposta immunologica quando rivaccinati con i piu' recenti vaccini approvati o in corso di studio.
Infine, è stato pubblicato il risultato del trial per l'efficacia e sicurezza del vaccino anti-H5N1 Fluval (leggi qui). I soggetti immunizzati hanno dimostrato di produrre anticorpi reattivi nei confronti di ceppi virali appartenenti a lineaggi distinti rispetto a quello di riferimento.
H5N1 Update - Settimana 48
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, INDIA - In Assam è stato scoperto un focolaio di influenza aviaria H5N1 nel pollame, presso la località di Hajo, dove circa trecento capi di pollame sono stati rinvenuti morti. Lo riferisce la Reuters, che aggiunge come dal centro di riferimento per l'influenza di Bhopal sia giunta la conferma che il virus responsabile è l'H5N1. Anche su The Telegraph Calcutta.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, VIETNAM - Rapporto di aggiornamento all'OIE. Due nuovi focolai epizootici di virus H5N1 nel pollame, provincia di Nghe An, circa 2400 animali perduti.
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO, INDONESIA - Makassar, i diciassette casi sospetti di influenza aviaria - comprendenti per la maggior parte pazienti di età inferiore ai diciotto anni - sono stati dichiarati non affetti dal virus H5N1 dopo le analisi eseguite nei laboratori di Jakarta. Lo riferiscono fonti giornalistiche locali che riportano le dichiarazioni della portavoce del Centro di Comando per l'Influenza Aviaria (KOMNAS FBPI). Ad oggi (28 Novembre) non è dato sapere quale sia la sorte dei pazienti, sebbene le stesse fonti di stampa avessero comunicato che una parte dei pazienti era già stata dimessa, mentre quattro erano ancora sottoposti a terapia per ''altre patologie''. A parte questo cluster di casi sospetti, altri casi si sono materializzati in altre aree dell'arcipelago, come per esempio a Semarang (Giava) e Denpasar (Bali).
INFLUENZA SUINA, UN CASO UMANO IN USA - Il CIDRAP riporta la notizia diffusa dal Centro per il Controllo delle Malattie di Atlanta (CDC) su un caso di influenza suina da esposizione professionale in un lavoratore. Il caso si riferisce a un paziente texano. Non è stato reso noto il ceppo responsabile dell'infezione. Nessuno dei contatti familiari del paziente hanno dimostrato segni clinici della malattia.
domenica 30 novembre 2008
300esimo post!
mercoledì 26 novembre 2008
Innovazione nell'approccio del rischio pandemico - Verona, 21 e 22 Novembre 2008
La Glaxo Smith Kline, per il secondo anno consecutivo, ha riunito a Verona i principali esperti italiani impegnati nella preparazione alla pandemia influenzale, per una due giorni dedicata al confronto e all'approfondimento sul rischio pandemico e sulle strategie di preparazione e controllo di una pandemia influenzale.
Nella prima giornata si è discusso degli aspetti virologici ed epidemiologici dei virus influenzali (in particolare H5N1). L'attenzione è poi stata dedicata ai dati a supporto delle strategie vaccinali con particolare riferimento alla vaccinazione pre-pandemica.
La seconda giornata è stata dedicata alla preparazione alla pandemia, dalla descrizione dei possibili scenari attraverso i modelli matematici alla descrizione delle esperienze di pianificazione di Austria, Francia, Regno Unito e Svizzera. L'evento in assoluto più interessante, a mio modo di vedere, è stato il round table presieduto dal dott. Massimo Valsecchi, Direttore del Dipartimento di Prevenzione di Verona e dal dott. Ruggero Panebianco, Medical Leader Adult Vaccines della GSK. La tavola rotonda è stata dedicata alle esperienze di pianificazione di tre Regioni italiane: Marche, Veneto e Lazio. Il confronto mi è servito per avere un'importante conferma: la preparazione ad una pandemia influenzale in Italia è in atto ma il livello raggiunto è ancora insufficiente; il modello di preparazione previsto dagli ECDC (figura sottostante), mi consente di esprimere alcune opinioni personali, maturate dall'interessante confronto promosso dalla due-giorni veronese.
ECDC Pandemic Preparedness Model (pubblicato online)
Se la preparazione alla pandemia influenzale è un processo multidimensionale, allora le Regioni italiane sono ancora carenti sulle varie dimensioni spaziali: in altezza, perchè molti piani pandemici sono rimasti "nel cassetto" e ovunque c'è il rischio concreto che la pianificazione si arresti con la stesura e l'approvazione dei piani, che, al contrario, dovrebbe essere il primo step di un processo di pianificazione virtualmente infinito; in ampiezza, perchè sono pochissime le Regioni italiane che stanno trasferendo le indicazioni strategiche nazionali sul fronte operativo locale, ma è convinzione comune, e sempre più radicata, che la vera capacità di risposta dovrà essere costruita sul territorio, nelle ASL, dentro i singoli ospedali; infine in profondità, perchè la costruzione di un approccio multi-settoriale è un'oggettiva difficoltà e rappresenta un'attività del tutto inusuale per il settore sanitario.
Gli interventi di Pregliasco, Poelaert, Rizzo, Pompa e gli altri relatori, meriterebbero molti post in questo blog e nelle prossime settimane dedicheremo ulteriore spazio all'evento di Verona.
La speranza personale è che questo evento, alla sua seconda edizione quest'anno, diventi un appuntamento fisso e che già dal 2009, in una possibile terza edizione, sia tangibile il progresso delle Regioni sui vari fronti della preparazione alla pandemia influenzale.
domenica 23 novembre 2008
Resistenza agli antivirali
Detecting influenza epidemics using search engine query data
Ginsberg J, Mohebbi MH, Patel RS, Brammer L, Smolinski MS, Brilliant L. Detecting influenza epidemics using search engine query data. Nature, Published online 19 November 2008.
Leggi e scarica l'articolo in pdf
H5N1 Update - Settimana 47
Altre notizie sui 17 casi di Sulawesi: Reuters; Agenzia DepkomInfo; Jakarta Post.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, INDONESIA - Un membro della commissione sull'influenza aviaria ha riferito a un giornale locale che la metà dei mercati ''tradizionali'' dove si vende pollame vivo e lo si macella è a rischio di contaminazione per il virus H5N1 che è diffuso in modo enzootico nell'arcipelago (leggi qui).
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, BANGLADESH - Rapporto all'OIE: 1100 animali distrutti dopo una epizoosi di influenza aviaria A/H5N1 registrata verso la fine di settembre.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TAILANDIA - Rapporto all'OIE: focolaio epizootico a Uthai Thani.
lunedì 17 novembre 2008
Incredible Google!
sabato 15 novembre 2008
Preparazione alla pandemia influenzale: aggiornamento
Sul versante delle esercitazioni il CIDRAP ha riassunto i risultati della grande esercitazione condotta in Florida per valutare l'efficacia della risposta a un possibile focolaio umano di influenza pandemica causato dall'arrivo di un velivolo da un paese estero (leggi qui).
Sempre dal fronte USA i CDC hanno pubblicato una serie di Linee guida:
- Linee guida per i viaggiatori americani che si recino in Paesi affetti da focolai di Influenza Aviaria e per cittadini USA residenti in paesi affetti da influenza aviaria e in caso di sviluppo di epidemie nell'uomo (leggi qui e qui).
- Linee guida per la raccolta di campioni biologici e per le metodologie da seguire per le analisi di laboratorio per la valutazione di casi umani sospetti di IA (leggi qui).
- Linee guida per il follow-up dei pazienti con sospetta infezione da H5N1 (leggi qui).
Infine, per quanto riguarda i vaccini, il coordinamento dei produttori di vaccini europei (EVM) ha indirizzato al Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC) la Proposta per un piano di azione per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di vaccini pandemici e pre-pandemici.
H5N1 Update - Settimana 46
Ecco le altre notizie:
INFLUENZA AVIARIA, AGGIORNAMENTO EPIDEMIOLOGICO - L'OMS ha rilasciato un aggiornamento sulle caratteristiche dei casi umani di influenza aviaria A/H5N1 ufficialmente notificati all'Agenzia dell'ONU dal 2003 al 2008; vengono valutati i dati relativi all'età, il sesso, la durata della malattia, il tempo trascorso dall'esordio dei sintomi al ricovero e così via. Leggi qui il documento.
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO: INDONESIA - A Semarang una ragazza di quindici anni è morta dopo aver contratto l'infezione da H5N1, conseguenza di contatti con animali infetti (leggi qui e qui). Il ministero della sanità indonesiano ha però negato che le analisi di laboratorio fossero positive per l'H5N1 (leggi qui). La notizia è riportata anche dal CIDRAP.
INFLUENZA AVIARIA, POLLAME - Il CIDRAP ha pubblicato un sommario delle piu' recenti epizoosi di H5N1 nel pollame scoperte durante la settimana in Laos, Vietnam e Thailandia (leggi qui).
giovedì 13 novembre 2008
Indonesia: 17 casi umani di H5N1?
La notizia fa seguito a quelle riguardanti il decesso di una ragazza di 15 anni a Semarang, Giava la settimana scorsa, le cui analisi hanno dato esito positivo per il virus H5N1. Un altro caso sospetto si era verificato a in un'altra località di Giava, dove un uomo di 32 anni era deceduto con sintomi simili a quelli della polmonite virale da H5N1. Nessuno di questi casi è stato confermato dal ministero della sanità indonesiano nè dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Se l'infezione da H5N1 fosse confermata si dovrebbero fare almeno due considerazioni: la prima relativa al numero dei casi, in passato ci sono stati altri cluster di infezioni da H5N1 ma il più esteso cluster indonesiano risale al maggio 2006, nella provincia di Sumatra e a quel tempo si contarono sette casi (leggi qui); la seconda considerazione sta nel tasso di letalità, pari a zero, nessun decesso tra i diciassette pazienti infettati (al momento della stesura del post). Quest'ultima potrebbe essere un'evidenza epidemiologica a sfavore dell'infezione da H5N1 che fino ad oggi in indonesia ha colpito con un tasso di letalità superiore al 75%... che stia cambiando qualcosa?
Ringraziamento: Giuseppe Michieli per la segnalazione
Fonti: Jakarta Post e Reuters
domenica 9 novembre 2008
Stockpiling prepandemic influenza vaccines: a new cornerstone of pandemic preparedness plans
La storia delle pandemie influenzali, assieme all’evoluzione della situazione epizootica del virus influenzale ad alta patogenicità H5N1 e alla gravità delle relative infezioni umane, servono da monito per il mondo rispetto alla minaccia di un altra pandemia di influenza. Stime conservative suggeriscono che una pandemia influenzale potrebbe causare il decesso di 350 milioni di persone e molte altre ancora potrebbero essere contagiate, con gravi conseguenze per i sistemi sanitari, per la società e l'economia mondiale.
L’OMS ha incoraggiato i paesi a prepararsi in anticipo ad un’eventuale pandemia influenza attraverso l’elaborazione di piani di preparazione che prevedano misure di sanità pubblica e misure farmaceutiche. La vaccinazione risulta essere la pietra angolare di tali piani, ma un vaccino pandemico non può essere prodotto in anticipo, perché è impossibile prevedere quale sia il virus a causare la prossima pandemia. Le strategie di stoccaggio di vaccino e vaccinazione prepandemica sono quindi diventate interessanti. Vaccini anti-H5N1 sono attualmente disponibili e possono indurre immunogenicità eterotopica. L’OMS e i Governi dovrebbero considerare con urgenza l’utilizzo di questi vaccini per l’immunizazione di individui e comunità che potrebbero essere maggiormente a rischio di infezione se una pandemia influenzale da H5N1, dovesse emergere.
L'articolo è visionabile full text on-line, ma per accedere al testo è necessario registrarsi.
L'argomento è destinato ad essere ripreso in futuro, la strategia di utilizzo dei vaccini pre-pandemici non dovrebbe essere ignorata dalle Istituzioni sanitarie e dai Governi.
H5N1 Update - Settimana 45
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, LAOS - Un nuovo focolaio epizootico causato dal virus H5N1 è stato scoperto nel paese asiatico, secondo quanto riferisce CIDRAP (leggi qui).
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TAILANDIA - Un sospetto focolaio epizootico di H5N1 nel pollame è stato scoperto nel paese del sudest asiatico, ma le indagini virologiche hanno finora dato esito negativo. La comunicazione è stata data da esperti tailandesi al sito ProMedMail.
INFLUENZA AVIARIA, CASI UMANI, INDONESIA - Un paziente in età adolescenziale è deceduto dopo breve ospedalizzazione, secondo quanto riportano fonti di stampa locali (leggi qui). Il paziente residente a Semarang, Giava Centrale, potrebbe essere stato vittima dell'influenza aviaria A/H5N1, poichè il quadro clinico era suggestivo per una polmonite acuta a rapido esito. Altri particolari sul caso presso MetroTV. Sul Jakarta Post era apparso anche un articolo nei giorni precedenti sulla mancanza di controlli veterinari sul pollame introdotto nelle aree urbane ad alta densità di popolazione (leggi qui).
INFLUENZA AVIARIA, CASI UMANI, INDONESIA - Un uomo di Bandung, Giava, è deceduto in seguito a polmonite acuta di probabile origine virale, secondo quanto riporta la stampa locale (leggi qui). L'uomo macellava pollame, cosa che ha fatto immediatamente sospettare alle autorità sanitarie che la sua malattia fosse riconducibile al virus H5N1, endemico in quasi tutta l'isola di Giava. Leggi la notizia su Jakarta Post.
INFLUENZA AVIARIA, CASI UMANI, INDONESIA - Almeno tre persone sono state ospedalizzate a Bandung (Sumatra) dopo aver sviluppato sintomi respiratori acuti. Nella zona di residenza il pollame sarebbe morto improvvisamente, le autorità sanitarie hanno immediatamente preso le misure necessarie a contenere una eventuale epidemia fra questi soggetti, poi risultati tutti negativi a test di laboratorio e con quadro clinico favorevole (leggi qui e qui).
INFLUENZA AVIARIA, MEETING TECNICO, ITALIA - A Verona, dal 7 al 9 ottobre, si è tenuto un meeting congiunto WHO/OIE/FAO, organizzato dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie che ha rilasciato un comunicato conclusivo sui principali argomenti trattati.
mercoledì 5 novembre 2008
BioCryst e Peramivir
Il preparato per somministrazione parenterale si è dimostrato efficace nella riduzione della durata della malattia provocata da virus influenzali umani stagionali e sicuro per l'utilizzo nell'uomo. BioCryst dovrebbe essere in grado di passare alla terza fase di sperimentazione, passaggio necessario prima di ricevere l'approvazione alla commercializzazione dalla US Food and Drug Administration (FDA).
H5N1 Update - Settimana 44
Avian Influenza Outbreaks in Chickens, Bangladesh;
Influenza infection in wild raccoons;
Highly pathogenic avian influenza virus (H5N1) infection in red foxes fed infected bird carcasses.
Interessante la pubblicazione su Eurosurveillance dal titolo "Mapping the future dynamics of disease transmission: risk analysis in the United Kingdom Foresight Programme on the detection and identification of infectious diseases". Non esattamente in tema di H5N1 e Pandemia influenzale ma utile perchè stabilisce un framework per l'analisi dei rischi collegati alla diffusione delle malattie infettive.
Sul fronte della preparazione pandemica il CIDRAP ha pubblicato un aggiornamento sui risultati del Meeting Internazionale di Sharm el-Sheik, in Egitto, dove si è discusso della situazione attuale relativa alla panzoosi di influenza aviaria e delle prospettive di contenimento di una futura pandemia influenzale (leggi qui). E' poco chiaro quanto i paesi sviluppati abbiano promesso di donare al Terzo Mondo; si sa soltanto che gli USA stanzieranno altri 300 milioni di dollari da destinare alle infrastrutture veterinarie e sanitarie dei paesi maggiormente colpiti.
Nel frattempo l'Università del Michigan ha presentato i risultati preliminari di uno studio sugli effetti dell'applicazione di misure di contenimento non-farmaceutiche sulla diffusione dei virus respiratori fra gli studenti partecipanti (leggi qui). Secondo i risultati comunicati l'utilizzo di mascherine chirurgiche e di gel a base di alcool da applicare sulle mani pare abbia diminuito in misura significativa l'incidenza delle malattie respiratorie acute durante il periodo di circolazione dell'influenza stagionale.
Obama vs McCain
sabato 25 ottobre 2008
Fabriano - Campagna anti-influenzale 2008/2009
La stagione influenzale è alle porte e lavorare per migliorare le coperture vaccinali relative alla vaccinazione anti-influenzale è un nostro obiettivo prioritario.
Rispetto al target del 75% di copertura vaccinale negli ultrasessantacinquenni i dati di Fabriano non sono ancora soddisfacenti (57% nel 2006/2007; 61,5% nel 2007/2008) e quest'anno faremo il massimo per arrivare almeno al 65-70%. In particolare stiamo dedicando molta attenzione agli aspetti comunicativi.
Abbiamo organizzato una campagna informativa dedicata agli operatori sanitari; una campagna informativa dedicata alla popolazione generale; abbiamo costruito un'allenza con il locale Centro Anti Diabete; abbiamo cercato di migliorare i rapporti con i Medici di Medicina Generale, responsabili della somministrazione del maggior numero di dosi di vaccino. Inoltre, tra le varie altre attività, abbiamo organizzato una giornata informativa e comunicativa sull'influenza stagionale e sull'importanza della vaccinazione per prevenirla, prevista per domani, sabato 25 ottobre (in collaborazione con Unità Operative Ospedaliere, Territoriali, Medici di Base e Pediatri). Per l'occasione avremo il prezioso aiuto della Protezione Civile, che allestirà un punto informativo in Piazza del Comune, dalle ore 10 alle ore 19, nel quale saranno distribuiti volantini e brochures (sulla vaccinazione anti-influenzale; sull'importanza del lavaggio delle mani per prevenire la diffusione dell'influenza; sulla corretta informazione in merito ai virus influenzali circolanti).
Appuntamento a domani - Fabriano, Piazza del Comune - e a marzo 2009, con il resoconto delle attività implementate e i dati di copertura vaccinale raggiunta, sperando in bene!
Immigrati e pandemia influenzale
Un plauso all’iniziativa, specie se queste evidenze avranno delle ripercussioni pratiche sulle politiche sanitarie egiziane.
Colgo l’occasione per ricordare come anche il Piano Nazionale di Preparazione e Risposta ad una Pandemia Influenzale risulti privo di strategie per ridurre l’impatto che una pandemia influenzale avrebbe sulla popolazione straniera, sugli stranieri residenti, sulle popolazioni migranti e gli stranieri senza regolare permesso di soggiorno.
In assenza di pianificazione mirata ci sono i presupposti per ritenere che, non solo nei Paesi africani ma anche nelle più ricche Nazioni occidentali, gli stranieri pagherebbero le peggiori conseguenze dall’impatto di una pandemia influenzale.
One World, One Health: A Strategic Framework for Reducing Risks of Infectious Diseases at the Animal–Human–Ecosystems Interface
Durante il meeting sarà presentato il documento dal titolo "A Strategic Framework for Reducing Risks of Infectious Diseases at the Animal–Human–Ecosystems Interface" attraverso il quale si tenterà di tracciare la strada a un nuovo approccio interistituzionale per il controllo e la prevenzione dell'influenza aviaria, nel tentativo di unificare gli sforzi che si stanno conducendo nel settore veterinario e medico, perchè sia la salute animale che quella umana sono collegati da un unico filo: le cosiddette malattie emergenti, per la maggior parte di origine animale.
Sullo stesso argomento, anche il rapporto dello STEPS; EurekAlert (Nuovo approccio alla Pandemia influenzale); Reuters; International Herald Tribune.
venerdì 24 ottobre 2008
Asse del male? No vaccino!
Il CIDRAP riporta le notizie e le reazioni alla scoperta di un provvedimento legislativo USA che impone il bando all'esportazione di vaccini (compresi quelli prepandemici e pandemici) verso i cosiddetti paesi dell'Asse del Male, Iran, Cuba, Siria per esempio (leggi qui). In questo modo di pongono restrizioni a farmaci salvavita che nulla hanno a che vedere con le posizioni politiche dei singoli paesi e soprattutto con la popolazione degli stessi.
H5N1 Update - Settimana 43
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, BANGLADESH - Un nuovo focolaio epizootico è stato identificato in un allevamento di pollame in una zona occidentale del paese, secondo quanto riporta la stampa locale (leggi qui). Il virus H5N1 - responsabile di quest'ultima epizoosi - ha causato gravi danni al settore avicolo che ha un ruolo centrale nell'economia di questo paese, soprattutto durante le estese epidemie verificatesi nei primi mesi del 2008.
Aggiornamento sull'influenza stagionale
Nel frattempo su Eurosurveillance è disponibile un numero monografico sulla vaccinazione influenzale, la sua efficacia, la copertura della popolazione e sulle prospettive future. In particolare un articolo fa il punto su un progetto per valutare l'efficacia del vaccino nella riduzione dei casi di malattia confermata da test di laboratorio (leggi qui). A questo fine, durante la prossima stagione epidemica in Europa, alcuni paesi metteranno in atto una serie di interventi per valutare la correlazione fra popolazione vaccinata e casi di influenza.
sabato 18 ottobre 2008
Do Not Disturb!
Documenti sulla preparazione alla pandemia influenzale
Un rapporto sullo stato di avanzamento dei piani di preparazione pandemica è stato pubblicato a cura del Coordinamento dell'ONU per l'influenza.
Negli USA il CIDRAP ha pubblicato un resoconto di un documento stilato dall'Associazione dei Governatori degli Stati Uniti . I Governatori lamentano la mancanza di dettagliate linee guida per la chiusura e riapertura delle scuole, la sistemazione degli studenti universitari quando questi siano impossibilitati a ritornare presso il luogo di residenza a causa della chiusura dei confini interstatali. Altri problemi riguardano l'allocazione delle risorse farmaceutiche, la pianificazione dei trasporti dei beni di prima necessità, l'educazione della popolazione e dei lavoratori.
Sempre negli USA uno studio condotto prendendo come modello lo stato americano della Georgia (leggi qui) ha mostrato come sia possibile determinare una corretta distribuzione di beni di prima necessità e alimentari in una situazione di emergenza o di pandemia influenzale, combinata con l'andamento delle chiusure delle scuole a scopo di quarantena.
Infine Bloomberg ha pubblicato un articolo nel quale si illustrano le previsioni della Banca Mondiale sulle ricadute economiche di una possibile pandemia globale di influenza (leggi qui). Nonostante i dati diffusi dalla WB siano ottimistici, la stima è che in seguito alla dichiarazione di inizio pandemia una immediata e pesante recessione economica si verificherà, anche soltanto a causa delle restrizioni ai movimenti di persone e merci, delle misure di quarantena, del blocco delle attività economiche, industriali e finanziarie dovute al timore della popolazione di uscire di casa.
H5N1 Update - Settimana 42
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME E NEGLI ANIMALI SELVATICI, RICERCA - Elsevier ha pubblicato uno studio (leggi qui) sulle caratteristiche della proteina di superficie dell'influenza emagglutinina per quanto riguarda i più recenti isolamenti virali appartenenti alla linea evolutiva conosciuta come clade 2.2. I ricercatori hanno creato dei virus ibridi contenenti alcune porzioni dei virus H3N2 e H2N2 (che causarono le passate pandemie del 1968 e 1957 rispettivamente e di origine aviaria/umana) inserite all'interno del virus H5N1. Il risultato è stato che quest'ultimo rapidamente ha acquisito la capacità di legarsi alle cellule dell'epitelio respiratorio umano, rispetto ai virus isolati negli anni precedenti.
INFLUENZA AVIARIA NEI VOLATILI NON SELVATICI, GERMANIA - Rapporto immediato all'OIE, influenza aviaria a bassa patogenicità A/H5N3 a Lispia (Sassonia). Su 354 animali suscettibili in uno zoo cittadino, 110 sono stati distrutti. I casi di malattia sono stati 3: una oca e 2 anatre.
INFLUENZA AVIARIA NEI VOLATILI NON DOMESTICI, HONG KONG - Il dipartimento dell'agricultura della regione amministrativa cinese di Hong Kong ha diramato un comunicato riguardo il rinvenimento della carcassa di un uccello poi risultato positivo al virus A/H5. Ulteriori analisi sono in corso per determinare l'esatta appartenenza subtipica del virus.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, RUSSIA - Rapporto finale all'OIE. Nessun nuovo focolaio epizootico nel pollame domestico negli ultimi mesi.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME E NELL'UOMO, RICERCA - Su Eurosurveillance è apparso un articolo redatto da ricercatori nigeriani a proposito delle recenti epizoosi di influenza A/H5N1 in vari stati del paese africano (leggi qui). Sebbene la circolazione virale nel pollame sembri ridotta rispetto a un paio di anni fa, la situazione socio-economica è tale da rendere molto probabile in futuro la ricorrenza di nuovi focolai: la maggior parte del pollame viene venduto vivo e l'allevamento avicolo rappresenta un settore chiave dell'economia nigeriana. L'arrivo del virus H5N1 in Nigeria è probabilmente dovuto al movimento migratorio degli uccelli selvatici, e secondo gli estensori dello studio, una sorveglianza veterinaria nei paesi circostanti e in quelli di partenza degli animali migratori potrebbe essere necessaria per individuare precocemente la re-introduzione del virus in aree apparentemente libere da infezione, come l'Europa o il Nord America. Degli oltre trecento campioni biologici provenienti da esseri umani - contatti dell'unico caso confermato del Paese e di lavoratori del settore avicolo - nessuno ha dimostrato positività ai test di microneutralizzazione del virus H5N1 nonostante la probabile esposizione ad animali infetti. Analoghi risultati erano emersi da uno studio in Cambogia, dove nonostante l'estesa presenza di pollame infetto e la mancanza di igiene, nessun campione fra quelli prelevati dai residenti risultò positivo. Cosa che potrebbe spiegarsi nell'inefficiente trasmissione animale-uomo del virus o dalla particolare natura della risposta immunitaria dell'organismo umano all'infezione da H5N1.
venerdì 17 ottobre 2008
WHO Guidance on Pandemic Influenza Preparedness and Response
mercoledì 15 ottobre 2008
Global Handwashing Day!
Oggi è una giornata importante!
La giornata mondiale del lavaggio delle mani.
Invito caldamente a visitare il sito ufficiale dell'iniziativa e mi auguro che questo post possa contribuire alla riflessione, non solo tra i singoli cittadini, ma anche tra gli operatori sanitari: decenni di scoperte, ricerche, avanzamento scientifico su tutti i fronti per scoprire, poi, che il semplice lavaggio delle mani è più efficace di molti altri interventi nel prevenire la diffusione di molte infezioni (non solo l'influenza). Ma, come direbbe il mio Professore, Marcello D'Errico, a distanza di decine e decine di anni da Semmelweis stiamo qui a dirci sempre le stesse cose: il lavaggio delle mani è fondamentale... evidentemente a distanza di molti anni è ancora un messaggio poco chiaro nella mente delle persone e, purtroppo anche in quella degli operatori sanitari.
martedì 14 ottobre 2008
Tre anni fa...
Il documento è vecchio, superato e necessita, evidentemente, di un aggiornamento. Ma l'OMS (WHO) non ha ritenuto necessario un tale "sforzo". Eppure ne sono successe di cose in questi tre anni. Di certo il numero di casi umani di H5N1 sono notevolmente aumentati rispetto al 2005. Ma il valore fondamentale che l'aggiornamento di un simile documento potrebbe avere sta nel dare un altro "scossone", un ulteriore "giro di ruota" ad una situazione mondiale che rischia di cristallizzarsi su di un non soddisfacente livello di preparazione ad una pandemia influenzale.
Oggi, per onorare la ricorrenza, invierò una e-mail ad alcuni dei più noti bloggers mondiali che si occupano di pandemia influenzale (Effect Measure, Fluwiki, H5N1, Bird Flu Journey, The coming influenza pandemic?, A Time's Memory), chiedendo loro di commentare quale sia il personale pensiero a riguardo... in fiduciosa attesa di una loro reazione.
domenica 12 ottobre 2008
Influenza stagionale e correttezza dell'informazione
L'OMS, valutando la scorretta informazione promulgata dai mass media ha tenuto una conferenza stampa virtuale, presente il professor Keiji Fukuda, per dissipare i rumori e le voci su una possibile prossima stagione influenzale più grave del normale (leggi qui). Secondo Fukuda, al momento, non c'è alcuna ragione scientifica - sulla base dei dati disponibili riguardo le caratteristiche genetiche e antigeniche dei virus circolanti e sulla base delle osservazioni epidemiologiche effettuate durante la stagione invernale appena conclusa nell'emisfero meridionale - per ritenere la imminente stagione epidemica in Europa e Nord America più grave di quella passata.
West Nile Disease in Italia - Aggiornamento
H5N1 Update - Settimana 41
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TOGO - Rapporto all'OIE, nessun nuovo focoalio epizootico di H5N1 negli allevamenti del paese.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, CAMBOGIA - Rapporto all'OIE: nessun nuovo focolaio epizootico da H5N1 nel pollame.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, COREA DEL SUD - Rapporto di notifica immediata all'OIE: una epizoosi di influenza aviaria a bassa patogenicità sostenuta dal virus A/H5N2 in un allevamento di pollame. In precedenza, fonti di stampa avevano diffuso la notizia di un focolaio sospettando il ritorno del virus HPAI H5N1, già circolante durante la prima metà di quest'anno.
martedì 7 ottobre 2008
Sud Africa: epidemia di febbre emorragica, nessuna diagnosi precisa fino a questo momento - FluTrackers
Un primo paziente proveniente dallo Zambia era stato trasferito in un ospedale sudafricano poichè le sue condizioni richiedevano una assistenza più sofisticata. Il paziente è morto quasi subito dopo il ricovero. L'infermiere che lo accompagnava, un medico e un inserviente hanno poi sviluppato la malattia e sono in seguito deceduti con sintomi emorragici. Nonostante in Sudafrica esista un laboratorio specializzato nella diagnosi delle malattie di questo tipo (come Ebola, Marburg, Crimea-Congo) fino a questo momento gli esperti non sono stati in grado di isolare l'agente patogeno. Un certo di numero di persone che potenzialmente sono state in contatto con i pazienti, o il personale sanitario coinvolto, sono stati posti sotto sorveglianza sanitaria e alcuni messi in quarantena. E' stato richiesto l'aiuto dell'OMS e dei CDC USA.
Per ulteriori informazioni leggi qui
Da Flutrackers, moderatore Ironorehopper
Stati uniti d'america, alaska: Epidemia di adenovirus-14 (indagini preliminari) - FluTrackers
Alcuni sanitari presenti sull'isola Principe di Galles (Prince of Wales Island) avevano notato un insolito incremento di sindromi febbrili respiratorie con complicanze bronco-polmonari già alla fine di settembre. Successivamente, almeno una trentina di persone avevano sviluppato la malattia, mentre i più gravi (forse sette) cominciavano a essere spostati in ospedali più attrezzati in altre aree dello stato. Un paziente sarebbe deceduto in seguito a polmonite virale da Ad-14, complice il fatto di essere già debilitato da insufficienza respiratoria cronica. Campioni biologici dei pazienti sono stati inviati al Centro per il Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta e dei suoi laboratori periferici; dai dati preliminari, un certo numero di campioni sarebbero risultati positivi al virus Ad-14. Questo patogeno, in passato, aveva già causato epidemie localizzate in caserme negli USA, di una certa gravità e con alcuni casi fatali in soggetti giovani senza storia di co-morbidità. Insistenti rumori riguardo l'epidemia in corso nell'isola Prince of Wales erano circolati durante tutto il fine settimana, mentre sul sito Flu Trackers si cercava invano di ottenere ulteriori informazioni dai residenti della zona. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito web del quotidiano locale
Notizia da Flutrackers: moderatore Ironorehopper
West Nile Virus: casi umani
Ecco la rassegna stampa:
Romagna Oggi
FluTrackers
Forum italiano di FluTrackers
Per informazioni sulla malattia:
West Nile Virus su Epicentro
lunedì 6 ottobre 2008
Cross-protection between successive waves of the 1918-1919 influenza pandemic: epidemiological evidence from US Army camps and from Britain
Leqqui qui l'abstract della ricerca.
Influenza stagionale: Fukuda fa chiarezza
Nel frattempo sulla rivista Pediatrics è apparso uno studio sulla prevalenza delle ospedalizzazioni e sulla mortalità infantile dovuta all'influenza stagionale umana e sulla presenza di co-infezioni batteriche in USA (leggi qui). Mentre il numero di casi fatali infantili varia di anno in anno, in relazione alla virulenza dei virus circolanti, la prevalenza di coinfezioni da Stafilococco aureo e delle sue varianti antibiotico-resistenti (MRSA) pare incrementare, per cui secondo i ricercatori sarebbe opportuna una maggiore sensibilizzazione dei genitori e dei pediatri rispetto al trattamento precoce delle infezioni febbrili durante le epidemie stagionali, che possono avere gravi conseguenze per i piccoli pazienti.
In ultimo riportiamo i dati aggiornati OMS sulla prevalenza di varianti del sottotipo A(H1N1) resistenti al farmaco antivirale Oseltamvir. Continua ad essere rilevata la presenza della mutazione H274Y che rende inutilizzabile il farmaco, anche nei più recenti isolamenti nell'emisfero meridionale (Camerun, Ghana, Costa d'Avorio, Seychelles e Sud Africa con 100% di isolati H1N1 resistenti), Argentina, Cile, El Salvador, USA, Uruguay, Giordania, Norvegia (6 su 8 isolati resistenti), Russia (45%), UK, Australia (25 su 26 isolati resistenti), Nuova Caledonia, Nuova Zelanda (1 su 1 resistente), Filippine (10 su 11 resistenti), Singapore, Hong Kong (97 su 583 isolati H1N1 resistenti, pari al 17%). Complessivamente, durante il secondo quadrimestre del 2008 (al 22 settembre), su 931 virus H1N1 isolati, 324 sono risultati resistenti all'Oseltamivir (il 35%).
H5N1 Update - Settimana 40
INFLUENZA AVIARIA NELLA AVIFAUNA SELVATICA, NIGERIA - La rivista dei CDC USA Emerging Infectious Diseases ha pubblicato uno studio sulla circolazione dei virus H5N1 nella fauna selvatica e domestica in Nigeria (leggi qui). Secondo i ricercatori, dopo l'introduzione del virus nel paese durante il 2006, sono stati isolati negli animali selvatici virus riassortanti, segno che l'H5N1 ha messo radici nell'area. Tuttavia anche i più recenti isolamenti hanno mostrato somiglianza genetica con quelli della prima introduzione rispetto ai virus circolanti altrove nel mondo. La conclusione è che probabilmente la reintroduzione del virus H5N1 dall'Africa all'Eurasia è un evento meno frequente di quanto si pensasse in precedenza.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TOGO - Il servizio informazione IRIN ha aggiornato sulla situazione epizootica nel paese africano del Togo (leggi qui) , dopo la identificazione di un focolaio di influenza aviaria H5N1 in un allevamento vicino la capitale. Fino a questo momento sono stati distrutti 17,000 animali nel tentativo di circoscrivere la diffusione del virus.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, VIETNAM - L'OIE ha ricevuto un rapporto sulla situazione epizootica in Vietnam (leggi qui). Nelle ultime settimane sono comparsi focolai di infezione da virus H5N1 in allevamenti di pollame e anatre nelle province di Dong Thap, Nghe An, Kien Giang, Ben Tre, Quang Ngai, Ca Mau per un totale di circa ottomila animali perduti.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, COREA DEL SUD - Nuovo focolaio epizootico H5N1 nel pollame in Corea del Sud (leggi qui)