lunedì 6 ottobre 2008

Influenza stagionale: Fukuda fa chiarezza

Il CIDRAP ha pubblicato un commento da parte dell'esperto OMS per l'influenza Keiji Fukuda sulla insolita circolazione di informazioni sui media di mezzo mondo su una possibile prossima stagione influenzale severa. Fukuda si è detto sorpreso da questa diffusione di informazioni inesatte, e ne ha dato colpa alla cattiva interpretazione dei dati diffusi dall'OMS e da altre autorità sanitarie sulla composizione del vaccino inattivato trivalente per la stagione 2008/2009. Quest'anno infatti la composizione vaccinale differisce da quella della stagione precedente perchè contiene tre ceppi (A/H1N1/Brisbane5907, A/H3N2/Brisbane1007, e B) mai inclusi prima; inoltre quello di quest'anno è stato un raro caso: l'OMS ha consigliato alle case farmaceutiche di sostituire tutti e tre i ceppi contemporaneamente. Di solito infatti si consiglia la sostituzione di uno soltanto dei tre sottotipi a causa dell'emersione di varianti drift poco reattive nei confronti degli anticorpi prodotti dal vaccino. La stagione influenzale nell'emisfero meridionale non è stata fin'ora particolarmente severa, anche in rapporto all'anno 2007, quando estese epidemie si erano verificate in Australia e Nuova Zelanda. Inoltre varianti dei ceppi circolanti attualmente (e inclusi nel vaccino) sono state isolate durante l'inverno 2007/2008 in Europa e Nordamerica. A questo si deve aggiungere la consueta difficoltà a prevedere l'andamento delle epidemie stagionali, previsioni spesso rese inutili dall'improvviso emergere di varianti più o meno virulente rispetto a quanto atteso dagli esperti.

Nel frattempo sulla rivista Pediatrics è apparso uno studio sulla prevalenza delle ospedalizzazioni e sulla mortalità infantile dovuta all'influenza stagionale umana e sulla presenza di co-infezioni batteriche in USA (leggi qui). Mentre il numero di casi fatali infantili varia di anno in anno, in relazione alla virulenza dei virus circolanti, la prevalenza di coinfezioni da Stafilococco aureo e delle sue varianti antibiotico-resistenti (MRSA) pare incrementare, per cui secondo i ricercatori sarebbe opportuna una maggiore sensibilizzazione dei genitori e dei pediatri rispetto al trattamento precoce delle infezioni febbrili durante le epidemie stagionali, che possono avere gravi conseguenze per i piccoli pazienti.

In ultimo riportiamo i dati aggiornati OMS sulla prevalenza di varianti del sottotipo A(H1N1) resistenti al farmaco antivirale Oseltamvir. Continua ad essere rilevata la presenza della mutazione H274Y che rende inutilizzabile il farmaco, anche nei più recenti isolamenti nell'emisfero meridionale (Camerun, Ghana, Costa d'Avorio, Seychelles e Sud Africa con 100% di isolati H1N1 resistenti), Argentina, Cile, El Salvador, USA, Uruguay, Giordania, Norvegia (6 su 8 isolati resistenti), Russia (45%), UK, Australia (25 su 26 isolati resistenti), Nuova Caledonia, Nuova Zelanda (1 su 1 resistente), Filippine (10 su 11 resistenti), Singapore, Hong Kong (97 su 583 isolati H1N1 resistenti, pari al 17%). Complessivamente, durante il secondo quadrimestre del 2008 (al 22 settembre), su 931 virus H1N1 isolati, 324 sono risultati resistenti all'Oseltamivir (il 35%).

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