lunedì 30 giugno 2008

H5N1 Update - Settimana 26

HONG KONG - Il Consiglio Legislativo della regione amministrativa speciale di Hong Kong ha introdotto il bando al mantenimento in vita del pollame nei mercati durante la notte (leggi qui); La decisione è stata presa in seguito al rinvenimento del virus H5N1 in campioni fecali provenienti da almeno tre mercati di pollame vivo alcune settimane fa. Con il nuovo ordinamento, i rivenditori dovranno provvedere alla macellazione di tutti i capi vivi non venduti alla chiusura dell'attività quotidiana, alla rimozione delle deiezioni e alla sanificazione dei punti vendita, pena la perdita della licenza, una ammenda e nei casi più gravi all'arresto. I rivenditori non hanno accolto con favore la norma e minacciano azioni clamorose nel giorno dell'11mo anniversario dell'indipendenza dalla Gran Bretagna. Leggi anche qui.

CINA, RAPPORTO IMMEDIATO ALL'OIE - Virus HPAI H5N1 nel pollame, provincia del Guangdong (leggi qui), almeno 21 mila animali (prevalentemente anatre) sono andati perduti a causa di una epidemia di influenza aviaria identificata il 13 giugno scorso nella provincia confinante con la regione speciale di Hong Kong.

TIMOR EST - Le autorità del piccolo stato asiatico che condivide una porzione dell'isola di Timor con la Repubblica di Indonesia ha espresso estrema preoccupazione per una possibile introduzione del virus H5N1 attraverso il poroso confine con il vicino già pesantemente colpito dalla presenza del virus aviario (leggi qui). L'amministrazione di Dili non ha alcuna possibilità (tecnica o economica) per fronteggiare una epidemia nel pollame, che rappresenta una delle principali fonti proteiche del poverissimo stato, resosi indipendente alcuni anni fa dopo una lunga lotta di guerriglia con l'Indonesia.

PAKISTAN, RAPPORTO IMMEDIATO ALL'OIE - Nuovo focolaio epizootico H5N1 nel pollame, provincia della Frontiera Nord Occidentale, distretto di Sawabi (leggi qui). Animali coinvolti 6mila, di cui 4mila deceduti a causa della malattia. Il focolaio è stato identificato il 17 giugno scorso.

INDONESIA / USA - Continua il braccio di ferro fra il ministero della sanità indonesiano e l'unità medica della marina di stanza a Jakarta per il mantenimento dell'istituto di ricerca sulle malattie infettive (leggi qui). La questione è ormai annosa ed è parte del contenzioso che recentemente vede l'Indonesia criticare l'OMS e altre istituzioni internazionali per la scarsa ricaduta in termini di accesso ai farmaci e ai vaccini a monte della cessione di campioni biologici umani e animali che spesso vengono impiegati per importanti ricerche, pubblicazioni e anche da case farmaceutiche per la preparazione di prodotti da commercializzare a prezzi proibitivi per i paesi del terzo mondo. La preoccupazione dell'OMS e di altri organismi internazionali è invece quella di convincere il governo locale a continuare la condivisione dei campioni biologici, specialmente per i virus H5N1, il cui mutevole genoma richiede un continuo monitoraggio al fine di conoscere eventuali cambiamenti che lo rendano adatto alla trasmissione interumana. Il NAMRU-2, il centro di ricerca militare, ha richiesto che il proprio personale sia immune dalle leggi locali, cosa che ha non poco innervosito il governo di Jakarta.

INDIA - Dopo la più estesa epizoosi di H5N1 nel pollame che il paese ricordi (leggi qui), altri focolai sono apparsi nei distretti orientali dello stato del Bengala Occidentale, facendo temere una presenza enzootica del virus nella regione. Nonostante ciò, le autorità locali hanno rallentato le operazioni di monitoraggio veterinario, specialmente nelle aree di Darjeeling creando una certa apprensione fra la popolazione.

Buone intenzioni!

la Sanofi-Pasteur ha espresso l'intenzione di donare almeno 60 milioni di dosi del suo vaccino pre-pandemico anti-H5N1 all'OMS (leggi qui). L'OMS infatti sta creando uno stock di vaccini anti-H5N1 da usarsi sia in caso di emergenza per tentare di fermare un primo focolaio pandemico e lasciare agli altri paesi non ancora colpiti il tempo per prendere contromisure.
Nell'eventualità che questo tentativo fallisca il vaccino potrebbe essere distribuito ai paesi più poveri e nell'impossibilità di vaccinare il proprio personale addetto ai servizi essenziali (leggi anche qui).

Giappone e preparazione alla pandemia


GIAPPONE - Un comitato parlamentare ha consigliato al governo giapponese di rafforzare la quantità di antivirali da immagazzinare in caso di pandemia influenzale, secondo quanto riporta il sito web Bloomberg.
Oltre a rafforzare lo stock, il comitato ha espressione opinione favorevole a diversificare lo stesso, aggiungendo al farmaco di prima scelta per il trattamento e la profilassi dell'Influenza, l'oseltamivir (Tamiflu), anche lo zanamivir (Relenza) e una nuova formulazione in via di approvazione in Giappone.
Assieme agli antivirali, il panel ha dato parere favorevole alla somministrazione di vaccino pre-pandemico H5N1 a circa seimila persone a partire dall'autunno prossimo a scopo di verificare su ampia scala l'efficacia e la sicurezza dello stesso.

H5N1 e penuria alimentare

Durante il 13mo simposio dell'ICID, a Kuala Lumpur, il direttore della FAO Lubroth ha parlato del rischio che la carenza alimentare in molti paesi del mondo possa essere ulteriormente aggravata dalle conseguenze della panzoosi di H5N1, che ha distrutto centinaia di milioni di capi di pollame proprio in quei paesi che sono più a rischio fame (leggi qui). Sebbene la situazione epizootica in certi paesi sia migliorata, in altri come l'Egitto, il Bangladesh, l'India e soprattutto l'Indonesia lo stabilirsi dell'H5N1 in forma endemica ha ridotto notevolmente la fonte proteica rappresentata dal pollame oltre che le possibilità di guadagno dei piccoli allevatori.

martedì 24 giugno 2008

Nabarro sulla preparazione pandemica mondiale



David Nabarro , Coordinatore ONU per l'influenza umana e aviaria, ha espresso un cauto ottimismo sul livello di preparazione mondiale ad una potenziale pandemia influenzale (leggi qui).

Lodi alla Corea del Sud e al Regno Unito per la rapidità dimostrata nel controllare le recenti epidemie di H5N1 nei volatili. Apprezzamento anche per Australia e Stati Uniti che hanno condotto esercitazioni finalizzate a valutare la capacità di recupero del settore finanziario

Ma non c'è solo spazio per l'ottimismo e Nabarro ha espresso preoccupazione per la presenza del virus in nazioni come Vietnam, Bangladesh, India, Egitto e Indonesia. Particolare enfasi è stata posta sulla situazione indonesiana: "Restiamo molto preoccupati per l'Indonesia, dove la malattia sembra essere ampiamente presente nel pollame, in particolare nella regione dello Java occidentale, dove stiamo anche registrando il più alto numero di casi umani ".

L'Italia non è citata da Nabarro... e come potrebbe esserlo? Nel nostro Paese non ci sono stati casi di epidemie da H5N1 e questo ha probabilmente distolto l'attenzione di molti, non tanto rispetto alla capacità di rispondere ad un'eventuale focolaio di H5N1 (sono sicuro che non avremmo problemi) ma, ancor più grave, dalla preparazione ad un'eventuale pandemia influenzale. Del resto la Sanità Pubblica italiana ha da sempre due cronici problemi: scarso stanziamento di risorse e, di consequenza, l'incapacità di far fronte a tutte le problematiche di Sanità Pubblica: non ci sono solo i rifiuti a Napoli, non ci sono solo le morti "bianche" sui luoghi di lavoro. Il Ministero della Salute dell'allora Ministro Storace, e successivamente del Ministro Turco, ha risposto prontamente alle richieste da parte dell'OMS di pianificare azioni per la preparazione ad una pandemia influenzale: il piano pandemico nazionale è stato scritto.... e poi? Chiuso il capitolo "preparazione alla pandemia influenzale"!

Ma la pianificazione non può essere pensata come azione puntuale: la pianificazione è un processo e l'esito non può essere un semplice piano, scritto e chiuso in un cassetto.

Business Continuity Planning e Pandemia Influenzale in Europa


Con un recente lavoro Alexandra Conseil, Sandra Mounier-Jack e Richard Coker, della London School of Hygiene and Tropical Medicine (Mounier-Jack e Coker sono già noti per aver pubblicato - sul Lancet nel 2006 - un’analisi dei piani pandemici nazionali ), hanno dimostrato come, finora, la maggior parte degli sforzi strategici ed operativi rivolti alla preparazione ad un’eventuale pandemia influenzale siano stati indirizzati verso i sistemi di sanità pubblica e abbiano trascurato la sfida di garantire la continuità aziendale nel settore privato e nel settore pubblico non sanitario.
Di seguito riporto le principali considerazioni degli autori sui risultati della loro ricerca:

- Politiche e procedure per la gestione dei lavoratori che lavorano pur essendo malati sono scarse e non specifiche.

- La maggior parte delle organizzazioni e dei paesi non prende posizione o non fornisce indicazioni in merito alla questione dell‘utilizzo aziendale di scorte di farmaci antivirali. Nel settore privato mancano raccomandazioni relative all’acquisto di farmaci antivirali. Inoltre, i datori di lavoro che scelgono di adottare misure farmaceutiche non sono adeguatamente informati per l'acquisto, lo stoccaggio e la distribuzione di farmaci antivirali.

- Nessuna organizzazione e solo pochi Paesi raccomandano chiaramente che i piani di contingenza aziendali siano coerenti ai piani nazionali e alle fasi pandemiche stabilite dall’OMS.

- Se è vero che vi sono raccomandazioni in materia di comunicazione interna, le linee guida spesso sorvolano sulla comunicazione esterna.

- Questioni giuridiche che possono sorgere nel contesto straordinario di una pandemia influenzale sono sottovalutate dalla maggior parte delle organizzazioni e dei paesi (vale a dire l'adempimento degli obblighi di legge nei confronti dei dipendenti, clienti, fornitori e altri soggetti interessati in caso di un evento pandemico).

- Linee guida relative all’acquisizione e distribuzione dei dispositivi di protezione individuale da parte delle aziende, al di fuori del sistema di sanità pubblica, sono non specifiche e confuse.

- Mentre alcune linee guida promuovono il lavoro a casa, tramite internet, poche indicazioni vengono fornite rispetto alle distanze sociali da promuovere nell’ambito dei luoghi di lavoro.

- La promozione di meccanismi atti ad agevolare la condivisione delle migliori pratiche tra i governi e le industrie è mancante.

- Lo sviluppo di piani per sostenere la ripresa delle aziende nel periodo successivo ad una pandemia influenzale è trascurato nella maggior parte dei casi.

Per saperne di più visita la pagina web dedicata alla ricerca o leggi il report: Business Continuity Planning and Pandemic Influenza in Europe.

sabato 21 giugno 2008

H5N1 Update - Settimana 25

VIETNAM - Nuovo focolaio epizootico H5N1 nel pollame (leggi qui); le località in questo momento affette da epizoosi sono due in tutto il paese. Secondo la FAO la lotta all'influenza aviaria nel pollame e nell'uomo deve essere mantenuta e rafforzata nel paese che è uno fra i più colpiti dalla panzoosi sin dal suo esordio nel 2003 (leggi qui). Sebbene il paese abbia fatto grandi progressi, continuano a verificarsi piccoli focolai epizootici che comunque mantengono aperta la possibilità per nuovi casi umani. Le campagne di vaccinazione del pollame sono molto costose e di difficile implementazione ma sembrano avere dato risultati. Inoltre è necessario comunicare il rischio alla popolazione con messaggi basati sul lavoro nelle comunità locali, dal momento che le campagne con i media tradizionali (tv, giornali, radio) sembrano aver perso parte della loro efficacia.

COREA DEL NORD: rimane oscura la vicenda di una possibile epizoosi di influenza aviaria nella repubblica democratica di Corea (leggi qui), di cui si era avuta notizia tramite l'organizzazione non governativa ''Good Friends'' con base in Corea del Sud e negli USA. Secondo questa ONG una epizoosi si era sviluppata nei pressi di una base militare e almeno un decesso si era registrato fra gli internati in un campo di prigionia. Nonostante ciò, le autorità nordcoreane hanno ribadito l'assenza della malattia nel paese in diverse occasioni con dichiarazioni riprese dalle agenzie di stampa sudcoreane.

REGNO UNITO, GALLES - Le analisi preliminari sugli otto cigni rinvenuti morti nei pressi della città gallese di Caernarfon hanno dato esito negativo per i virus influenzali aviari secondo quanto riporta un quotidiano locale (leggi qui).

REGNO UNITO, INGHILTERRA - rapporto preliminare sui risultati della investigazione epidemiologica concernente il focolaio epizootico da HPAI H7N7 nell'Oxfordshire (leggi qui). La sorgente dell'infezione non è stata ancora identificata con certezza e non si sono verificati ulteriori focoali epizootici. Le analisi preliminari su campioni biologici provenienti da suini hanno finora dato esito negativo per la sierologia dell'H5N1. E' in corso tuttavia un tentativo di coltura per verificare la presenza del virus.

CINA, Provincia del Guangdong - Nuovo focolaio epizootico in anatre di allevamento (leggi qui, qui e qui). L'epizoosi era in qualche modo attesa dal momento che la stessa Hong Kong aveva rinvenuto tracce del virus H5N1 in alcuni campioni di feci prelevati in mercati di pollame vivo poco meno di una settimana prima. --

HONG KONG: dopo la scoperta del virus H5N1 in campioni biologici provenienti da alcuni mercati di pollame vivo, un certo numero di persone coinvolte nella liquidazione degli animali (apparentemente sani) ha mostrato alcuni sintomi respiratori. Fino a questo momento i test di laboratorio hanno dato tutti esito negativo per l'H5N1 (leggi qui).

Indonesia - nuovi casi umani


INDONESIA - Due nuovi casi umani confermati dall'OMS (leggi qui e qui): si tratta di due pazienti di sesso femminile, una di 16 anni, residente in un sobborgo meridionale di Jakarta e deceduta il 14 maggio e la seconda una donna di 34 anni di Tangerang, provincia di Banten, Java, deceduta il 3 giugno. Con questi casi l'Indonesia ha raggiunto i 135 casi umani di H5N1 di cui 110 mortali (dal 2005). Un altro caso fatale è in corso di accertamento da parte delle autorità sanitarie.
Nel frattempo il KOMNAS FBPI (Centro per le attività di preparazione pandemica) ha ripreso l'aggiornamento dei casi umani registrati nel paese (leggi qui), dopo una pausa che aveva impensierito non pochi esperti internazionali di malattie infettive. In questo caso ha riferito dei due più recenti casi umani.
Sempre in Indonesia, durante il 13mo simposio ICID in corso a Kuala Lumpur (leggi qui), uno specialista di malattie infettive indonesiano, che fa parte dell'equipe di uno degli ospedali che ha trattato pazienti infetti da virus H5N1, ha comunicato come in certi casi la malattia sia trattata dopo molti giorni dall'esordio dei sintomi e quindi con ridotte possibilità terapeutiche a causa di frequenti errori diagnostici, poichè i medici la confondono con altre patologie come la febbre di Dengue, o il tifo. C'è da aggiungere che in precedenza anche in Thailandia si erano osservate manifestazioni cliniche atipiche e il Vietnam, durante una delle fasi iniziali della panzoosi, aveva osservato come l'infezione umana da H5N1 fosse spesso a esordio gastrointestinale senza sintomi respiratori.
Dal 2003, nei quindici paesi dove si sono registrati casi umani di H5N1, ci sono stati complessivamente 385 casi di cui 243 mortali (tasso medio di letalità : 63%); quest'anno, ci sono stati 34 casi di cui 26 deceduti (tasso di letalità: 75%) - Cumulative Number of Confirmed Human Cases of Avian Influenza A/(H5N1) Reported to WHO.

domenica 15 giugno 2008

H5N1 Update - Settimana 24

BANGLADESH - Rapporto all'OIE: ulteriore epizoosi notificata, circa quattromila animali coinvolti.

HAITI - Notifica immediata all'OIE: influenza aviaria a bassa patogenicità A/H5N2 nel pollame e in galli da combattimento; è il primo caso di epizoosi da IA nel paese centro-americano. Un'ottantina gli animali coinvolti. La vicina Repubblica Dominicana in precedenza aveva segnalato una epizoosi dello stesso virus.

INDONESIA - Ancora incerto il numero dei casi umani di H5N1 confermati nel paese (leggi qui), dopo la dichiarazione fatta dal ministro della sanità Supari sull'intenzione di non divulgare i casi volta per volta ma soltanto periodicamente, poichè a sua avviso la cosa non sarebbe di alcuna utilità e svilirebbe gli sforzi fatti nel contenimento della malattia. L'OMS tuttavia avrebbe poi contattato il ministro che ha assicurato l'applicazione dell'IHR (Regolamento sanitario internazionale), approvato anche dall'Indonesia, che prevede la tempestiva comunicazione di tutti i casi umani di infezione da nuovo sottotipo di influenza con potenziale pandemico e di ogni altra malattia emergente. Gli ultimi due casi non sono ancora stati ufficialmente comunicati all'OMS.

HONG KONG - Il livello di allerta nella regione speciale cinese è aumentato dopo la scoperta di quattro campioni biologici provenienti da altrettanti mercati di pollame vivo positivi al virus H5N1 (leggi qui). I campioni si riferiscono a materiale fecale ambientale e non a prelievi sugli animali, che finora hanno dato tutti esito negativo. Un operatore del settore alimentare addetto alla liquidazione del pollame nei mercati affetti è stato sottoposto a indagini di laboratorio dopo aver sviluppato sintomi febbrili. I testi rapidi per l'Influenza A hanno dato esito negativo; l'uomo rimane in osservazione in ospedale fino all'esito di più approfonditi esami. Per ulteriori approfondimenti leggere qui, qui, qui e qui.

COREA DEL NORD - Continuano a diffondersi rumori circa una epizoosi di influenza aviaria in Corea del Nord (leggi qui). Sebbene le autorità abbiano in seguito smentito le voci, la ONG sudcoreana (con base a Washington DC) Good Friends ha ripetutamente diffuso notizie su una moria di uccelli selvatici e domestici e anche su alcuni casi umani fatali in una prigione per detenuti politici e in una caserma. Le voci circolano almeno dal 3 giugno e si riferiscono a eventi che sono iniziati a maggio. Altri dettagli qui e sul Blog di Good Friends USA.

GRAN BRETAGNA - Galles: almeno otto cigni selvatici sono stati trovati a Caernavon, già morti, in certi casi da alcuni giorni, secondo quanto riporta un giornale locale (leggi qui). Le carcasse sono state raccolte ed è già stato richiesto l'intervento del DEFRA (Dipartimento Agricoltura). Si teme possa trattarsi di influenza aviaria, dopo che altri cigni erano stati colpiti dalla malattia nei mesi scorsi in altre parti del paese e un focolaio epizootico di HPAI H7N7 era stato scoperto in un allevamento di pollame nell'Oxfordshire.

STATI UNITI D'AMERICA - Notifica immediata all'OIE di influenza aviaria a bassa patogenicità A/H7N3 nel pollame: analisi su campioni prelevati dal pollame prima dell'avvio al macello hanno evidenziato la presenza di anticorpi anti-A/H7N3 in un allevamento industriale dell'Arkansas. In precedenza era stato osservato un lieve aumento della mortalità.

H5N1 Update - Settimana 23

HONG KONG - Alcuni campioni prelevati da pollame in un mercato di Kowloon durante le operazioni di prevenzione e controllo dell'Influenza Aviaria hanno dato esito positivo per il virus H5N1, secondo quanto riportano i comunicati stampa a cura dell'amministrazione della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong (leggi qui). In seguito a questa scoperta tutto il pollame presente al mercato (esso stesso considerato ''zona infetta'') è stato distrutto (circa 2700 capi). Le autorità inoltre hanno specificato che se durante i controllo attualmente in corso in tutti gli altri mercati della Regione Speciale verranno identificati altri animali infetti - anche in un solo mercato - l'intero stock di pollame di Hong Kong verrà liquidato come misura precauzionale. Sia l'import dalla Cina continentale sia l'export sono stati bloccati e la misura resterà in vigore per almeno 21 giorni (leggi la stessa notizia in Xinhua).

INDONESIA - La decisione del Ministro della Sanità Supari di sospendere l'aggiornamento costante sui casi umani di H5N1 ha creato una certa apprensione nel mondo, poichè il paese asiatico conta il maggior numero di casi e decessi fra i 15 paesi che hanno avuto infezione H5N1 umane sin dal 2003. La preoccupazione è che non sia più possibile conoscere tempestivamente l'evoluzione epidemiologica della malattia e le caratteristiche virologiche dei ceppi coinvolti (la notizia è stata riportata da più fonti: abc, canadian press, radioaustralia, cidrap).

INDIA - Rapporto dell'OIE sulle epizoosi H5N1 nel Bengala Occidentale (leggi qui): due nuovi focolai epizootici, circa 75 mila animali perduti.

STATI UNITI - Lo stato delle Hawaii sarà il primo stato USA a condurre indagini sullo stato di salute dei viaggiatori appena scesi dagli aerei, secondo quanto riporta il CIDRAP (leggi qui). La misura, in vista di una possibile pandemia influenzale, è anche finalizzata a identificare precocemente casi di infezione di natura sconosciuta, e si baserà sulla somministrazione di questionari. Se verranno identificati casi sospetti scatterà immediatamente un piano di quarantena.Sempre negli USA un allevamento di pollame a carattere industriale è stato bloccato dopo che anticorpi anti A/H7N3 LPAI sono stati rinvenuti sul pollame prima della macellazione (leggi qui e qui). Secondo le valutazioni preliminari gli animali non sarebbero stati infetti ma soltanto esposti al virus senza ammalarsi. Tuttavia alcuni paesi importatori hanno sospeso l'ingresso del pollame proveniente dagli USA.Infine si riporta la notizia di un nuovo aggiornamento per il piano pandemico federale (leggi qui), indicante la necessità di potenziare lo stock di farmaci antivirali per la terapia e la profilassi dell'influenza in caso di pandemia globale.

GRAN BRETAGNA - Un focolaio di influenza aviaria ad alta patogenicità A/H7N7 è stato identificato in un allevamento nell'Oxfordshire (leggi qui e qui). Tutti gli animali sono stati abbattuti nel tentativo di arginare l'epizoosi. E' il primo caso di HPAI H7N7 in Gran Bretagna. In precedenza questo virus aveva colpito i Paesi Bassi causando enormi danni all'industria avicola e provocando la morte di un veterinario e l'infezione di decine di persone, fortunatamente senza gravi conseguenze.

H5N1 Update - Settimana 22

VIETNAM - Nuovi focolai epizootici nel pollame nelle province di Nghe An e Kieng Giang (leggi qui).

BANGLADESH - L'OMS ha confermato il primo caso umano di infezione da H5N1 (leggi qui): si tratta di un bambino di 16 mesi infettato in gennaio 2008 e successivamente guarito. L'OMS indica come possibile sorgente dell'infezione pollame infetto acquistato dai genitori, rimasti asintomatici. Il Bangladesh è il quindicesimo paese del mondo ad avere registrato casi umani di H5N1 dal 2003, anno di inizio della panzoosi globale sostenuta da questo virus.

INDIA - Continua l'attività di sorveglianza da parte delle autorità sanitarie del Bengala Occidentale (leggi qui) per controllare l'emersione di casi umani di H5N1 dopo le epizoosi di inizio maggio.

Tra le altre notizie si segnala: la pubblicazione dell'aggiornamento OMS relativo ai vaccini prepandemici, pubblicato nel bollettino epidemiologico settimanale (WER); la pubblicazione del Bollettino settimanale dell'ECDC (fra gli altri argomenti trattati, il primo caso umano di infezione da HPAI H5N1 in Bangladesh confermato dall'OMS); infine lo stesso ECDC ha aggiornato la situazione della sorveglianza per l'individuazione di virus influenzali umani H1N1 resistenti al farmaco oseltamivir (leggi qui): rispetto all'ultimo aggiornamento sono stati isolati 68 nuovi virus H1N1, di cui poco meno del 30% resistenti al farmaco.