domenica 30 novembre 2008

300esimo post!



Siamo arrivati a 300... il primo post risale all'aprile del 2007 ma sembra ieri...
E mentre il tempo passa inesorabile noi siamo qui, sempre pronti a dare informazioni sulla pandemia influenzale a tutti gli interessati.
Ed Marcuse, membro dell'ACIP (Advisory Committee on Immunization Practices), ha detto: "The pandemic influenza clock is ticking, we just don't know what time it is".
Questo è il motivo per cui PandemItalia continuerà ancora per molto ad informare sul rischio pandemico. A proposito... i 17 casi indonesiani non erano da H5N1, ma questa è un'altra storia, da approfondire con il puntuale aggiornamento settimanale!

mercoledì 26 novembre 2008

Innovazione nell'approccio del rischio pandemico - Verona, 21 e 22 Novembre 2008



La Glaxo Smith Kline, per il secondo anno consecutivo, ha riunito a Verona i principali esperti italiani impegnati nella preparazione alla pandemia influenzale, per una due giorni dedicata al confronto e all'approfondimento sul rischio pandemico e sulle strategie di preparazione e controllo di una pandemia influenzale.
Nella prima giornata si è discusso degli aspetti virologici ed epidemiologici dei virus influenzali (in particolare H5N1). L'attenzione è poi stata dedicata ai dati a supporto delle strategie vaccinali con particolare riferimento alla vaccinazione pre-pandemica.
La seconda giornata è stata dedicata alla preparazione alla pandemia, dalla descrizione dei possibili scenari attraverso i modelli matematici alla descrizione delle esperienze di pianificazione di Austria, Francia, Regno Unito e Svizzera. L'evento in assoluto più interessante, a mio modo di vedere, è stato il round table presieduto dal dott. Massimo Valsecchi, Direttore del Dipartimento di Prevenzione di Verona e dal dott. Ruggero Panebianco, Medical Leader Adult Vaccines della GSK. La tavola rotonda è stata dedicata alle esperienze di pianificazione di tre Regioni italiane: Marche, Veneto e Lazio. Il confronto mi è servito per avere un'importante conferma: la preparazione ad una pandemia influenzale in Italia è in atto ma il livello raggiunto è ancora insufficiente; il modello di preparazione previsto dagli ECDC (figura sottostante), mi consente di esprimere alcune opinioni personali, maturate dall'interessante confronto promosso dalla due-giorni veronese.


ECDC Pandemic Preparedness Model (pubblicato online)


Se la preparazione alla pandemia influenzale è un processo multidimensionale, allora le Regioni italiane sono ancora carenti sulle varie dimensioni spaziali: in altezza, perchè molti piani pandemici sono rimasti "nel cassetto" e ovunque c'è il rischio concreto che la pianificazione si arresti con la stesura e l'approvazione dei piani, che, al contrario, dovrebbe essere il primo step di un processo di pianificazione virtualmente infinito; in ampiezza, perchè sono pochissime le Regioni italiane che stanno trasferendo le indicazioni strategiche nazionali sul fronte operativo locale, ma è convinzione comune, e sempre più radicata, che la vera capacità di risposta dovrà essere costruita sul territorio, nelle ASL, dentro i singoli ospedali; infine in profondità, perchè la costruzione di un approccio multi-settoriale è un'oggettiva difficoltà e rappresenta un'attività del tutto inusuale per il settore sanitario.
Gli interventi di Pregliasco, Poelaert, Rizzo, Pompa e gli altri relatori, meriterebbero molti post in questo blog e nelle prossime settimane dedicheremo ulteriore spazio all'evento di Verona.

La speranza personale è che questo evento, alla sua seconda edizione quest'anno, diventi un appuntamento fisso e che già dal 2009, in una possibile terza edizione, sia tangibile il progresso delle Regioni sui vari fronti della preparazione alla pandemia influenzale.

domenica 23 novembre 2008

Resistenza agli antivirali

Secondo il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC), i primi dati sulla valutazione della suscettibilità dei virus umani stagionali appartenenti al sottotipo A/H1N1 (lineaggio Brisbane5907) mostrano come dei 12 virus isolati in Inghilterra e Norvegia, 11 siano risultati resistenti al farmaco antivirale di prima scelta per il trattamento e la profilassi dell'influenza, Oseltamivir. Dieci di questi virus sono stati isolati in Inghilterra e uno in Norvegia. Quattro di questi 12 virus sono risultati sensibili allo Zanamivir e due all'Amantadina. Tutti i virus (tre) appartenenti al sottotipo A/H3N2 sono risultati sensibili allo Zanamivir e all'Oseltamivir ma resistenti agli Adamantani (leggi qui per approfondire).

Detecting influenza epidemics using search engine query data

Come comunicato alcuni giorni fa (leggi qui), Nature ha pubblicato l'articolo concernente la sorveglianza della diffusione delle sindromi influenzali mediante l'utilizzo delle chiavi di ricerca immesse nel motore di Google.

Ginsberg J, Mohebbi MH, Patel RS, Brammer L, Smolinski MS, Brilliant L. Detecting influenza epidemics using search engine query data. Nature, Published online 19 November 2008.

Leggi e scarica l'articolo in pdf

H5N1 Update - Settimana 47

INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO, INDONESIA - Come precedentemente riportato da PandemItalia, un sospetto cluster di casi umani di H5N1 è stato identificato una settimana fa nell'isola di Sulawesi, quando almeno 17 persone sono state ricoverate nell'unità di malattie infettive - in isolamento stretto - dell'ospedale di Makassar. I test di laboratorio effettuati a Jakarta hanno però escluso la presenza del virus, secondo quanto riporta la stampa locale, ripresa anche da CIDRAP. Sebbene, l'intera vicenda sia rimasta avvolta da una fitta nebbia di informazioni contraddittorie, la copertura giornalistica ha garantito comunque la diffusione di alcuni particolari riguardanti i pazienti coinvolti: la maggior parte era rappresentata da bambini; su sei campioni biologici si è avuta positività ai test rapidi per l'Influenza A; tre pazienti avevano sviluppato polmonite acuta. Dopo le prime cure in isolamento, tutti i pazienti hanno mostrato un veloce recupero e sono diventato afebbrili. Oggi cinque di loro hanno ottenuto il permesso di lasciare l'ospedale mentre per gli altri bisognerà attendere la fine del periodo di osservazione. Due pazienti pediatrici ammessi due giorni fa sembrano rispondere bene alle terapie. Si è utilizzato ampiamente il farmaco oseltamivir, antivirale di prima scelta nel trattamento dell'influenza umana e stagionale e dei casi di H5N1. Effettivamente esiste la possibilità che questi pazienti non siano stati infettati dal virus H5N1, o almeno non tutti, poichè in Indonesia finora il tasso di mortalità far i casi umani è stato altissimo, fino a superare l'85%. Tuttavia bisogna ricordare che in alcuni paesi come l'Egitto e il Vietnam per alcuni gruppi di casi umani si è registrato un tasso di mortalità piuttosto basso, addirittura sotto il 20% (contro una media cumulativa per tutti i casi del 63%).
Altre notizie sui 17 casi di Sulawesi: Reuters; Agenzia DepkomInfo; Jakarta Post.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, INDONESIA - Un membro della commissione sull'influenza aviaria ha riferito a un giornale locale che la metà dei mercati ''tradizionali'' dove si vende pollame vivo e lo si macella è a rischio di contaminazione per il virus H5N1 che è diffuso in modo enzootico nell'arcipelago (leggi qui).

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, BANGLADESH - Rapporto all'OIE: 1100 animali distrutti dopo una epizoosi di influenza aviaria A/H5N1 registrata verso la fine di settembre.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TAILANDIA - Rapporto all'OIE: focolaio epizootico a Uthai Thani.

lunedì 17 novembre 2008

Incredible Google!



Incredibile Google!
Non faccio in tempo a entusiasmarmi per una nuova funzione che subito ne scopro un'altra.
E questa volta mi riguarda e riguarda PandemItalia pienamente.
Si tratta di Google Flu Trends.
Il colosso statunitense ha scoperto che certi termini sono buoni indicatori dell'attività influenzale. La funzione Google Flu Trends usa dati aggregati di ricerca in Google per stimare l'attività dei virus influenzali, con una velocità tale da anticipare i tradizionali sistemi di sorveglianza di circa due settimane!
Per saperne di più invitiamo alla lettura qui. Inoltre ulteriori dettagli e maggiori informazioni possono essere trovate leggendo questo documento scritto da Google. Una successiva versione del lavoro è stata accettata dalla prestigiosa rivista Nature e sarà pubblicata prossimamente.
Leggi la notizia anche qui.
Grazie Google!

sabato 15 novembre 2008

Preparazione alla pandemia influenzale: aggiornamento

Molte le notizie sul fronte della preparazione pandemica.
Sul versante delle esercitazioni il CIDRAP ha riassunto i risultati della grande esercitazione condotta in Florida per valutare l'efficacia della risposta a un possibile focolaio umano di influenza pandemica causato dall'arrivo di un velivolo da un paese estero (leggi qui).

Sempre dal fronte USA i CDC hanno pubblicato una serie di Linee guida:
- Linee guida per i viaggiatori americani che si recino in Paesi affetti da focolai di Influenza Aviaria e per cittadini USA residenti in paesi affetti da influenza aviaria e in caso di sviluppo di epidemie nell'uomo (leggi qui e qui).
- Linee guida per la raccolta di campioni biologici e per le metodologie da seguire per le analisi di laboratorio per la valutazione di casi umani sospetti di IA (leggi qui).
- Linee guida per il follow-up dei pazienti con sospetta infezione da H5N1 (leggi qui).

Infine, per quanto riguarda i vaccini, il coordinamento dei produttori di vaccini europei (EVM) ha indirizzato al Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC) la Proposta per un piano di azione per la ricerca, lo sviluppo e la produzione di vaccini pandemici e pre-pandemici.

H5N1 Update - Settimana 46

L'evento piu' importante della settimana è sicuramente rappresentato dal ricovero in ospedale, a Makassar in Indonesia, di diciassette persone sospettate di aver contratto il virus dell'influenza aviaria A/H5N1. Sul caso, come al solito, c'è una certa confusione, con varie versioni riconducibili alle differenti fonti di stampa. Pare comunque che almeno sei persone abbiano ottenuto i risultati preliminari delle analisi di laboratorio per l'influenza A (positivi, ma senza tipizzazione, per cui potrebbe essere anche influenza umana stagionale); tre pazienti inoltre avrebbero segni radiologici di polmonite. Altre fonti riportano che i rimanenti dieci sono ancora in buone condizioni di salute e addirittura un paio sarebbero stati dimessi. Alcune delle persone sospettate apparterrebbero ad un unico nucleo familiare. Il numero dei pazienti in età pediatrica rappresenta la maggioranza nel gruppo. Nell'area di residenza, sull'isola di Sulawesi, una moria di pollame si sarebbe verificata nei giorni immediatamente precedenti il ricovero del primo caso.
Ecco le altre notizie:

INFLUENZA AVIARIA, AGGIORNAMENTO EPIDEMIOLOGICO - L'OMS ha rilasciato un aggiornamento sulle caratteristiche dei casi umani di influenza aviaria A/H5N1 ufficialmente notificati all'Agenzia dell'ONU dal 2003 al 2008; vengono valutati i dati relativi all'età, il sesso, la durata della malattia, il tempo trascorso dall'esordio dei sintomi al ricovero e così via. Leggi qui il documento.

INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO: INDONESIA - A Semarang una ragazza di quindici anni è morta dopo aver contratto l'infezione da H5N1, conseguenza di contatti con animali infetti (leggi qui e qui). Il ministero della sanità indonesiano ha però negato che le analisi di laboratorio fossero positive per l'H5N1 (leggi qui). La notizia è riportata anche dal CIDRAP.

INFLUENZA AVIARIA, POLLAME - Il CIDRAP ha pubblicato un sommario delle piu' recenti epizoosi di H5N1 nel pollame scoperte durante la settimana in Laos, Vietnam e Thailandia (leggi qui).

giovedì 13 novembre 2008

Indonesia: 17 casi umani di H5N1?

Indonesia, Massakar - Sono diciassette i casi di pazienti che da mercoledì sono stati ricoverati in ospedale con sospetta diagnosi di Influenza Aviaria. Tredici dei diciassette sospetti sono bambini, sette casi sono stati ricoverati mercoledì 12 novembre e i rimanenti sono stati presi in carico nella giornata odierna. Tutti e 17 i pazienti sembrano essere in buone condizioni.
La notizia fa seguito a quelle riguardanti il decesso di una ragazza di 15 anni a Semarang, Giava la settimana scorsa, le cui analisi hanno dato esito positivo per il virus H5N1. Un altro caso sospetto si era verificato a in un'altra località di Giava, dove un uomo di 32 anni era deceduto con sintomi simili a quelli della polmonite virale da H5N1. Nessuno di questi casi è stato confermato dal ministero della sanità indonesiano nè dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Se l'infezione da H5N1 fosse confermata si dovrebbero fare almeno due considerazioni: la prima relativa al numero dei casi, in passato ci sono stati altri cluster di infezioni da H5N1 ma il più esteso cluster indonesiano risale al maggio 2006, nella provincia di Sumatra e a quel tempo si contarono sette casi (leggi qui); la seconda considerazione sta nel tasso di letalità, pari a zero, nessun decesso tra i diciassette pazienti infettati (al momento della stesura del post). Quest'ultima potrebbe essere un'evidenza epidemiologica a sfavore dell'infezione da H5N1 che fino ad oggi in indonesia ha colpito con un tasso di letalità superiore al 75%... che stia cambiando qualcosa?
Ringraziamento: Giuseppe Michieli per la segnalazione
Fonti: Jakarta Post e Reuters

domenica 9 novembre 2008

Stockpiling prepandemic influenza vaccines: a new cornerstone of pandemic preparedness plans

Traduzione dell'abstract dell'articolo pubblicato su The Lancet Infectious Diseases (Volume 8, Issue 10, Pages 650 - 658, October 2008) da Jennings e colleghi.

La storia delle pandemie influenzali, assieme all’evoluzione della situazione epizootica del virus influenzale ad alta patogenicità H5N1 e alla gravità delle relative infezioni umane, servono da monito per il mondo rispetto alla minaccia di un altra pandemia di influenza. Stime conservative suggeriscono che una pandemia influenzale potrebbe causare il decesso di 350 milioni di persone e molte altre ancora potrebbero essere contagiate, con gravi conseguenze per i sistemi sanitari, per la società e l'economia mondiale.
L’OMS ha incoraggiato i paesi a prepararsi in anticipo ad un’eventuale pandemia influenza attraverso l’elaborazione di piani di preparazione che prevedano misure di sanità pubblica e misure farmaceutiche. La vaccinazione risulta essere la pietra angolare di tali piani, ma un vaccino pandemico non può essere prodotto in anticipo, perché è impossibile prevedere quale sia il virus a causare la prossima pandemia. Le strategie di stoccaggio di vaccino e vaccinazione prepandemica sono quindi diventate interessanti. Vaccini anti-H5N1 sono attualmente disponibili e possono indurre immunogenicità eterotopica. L’OMS e i Governi dovrebbero considerare con urgenza l’utilizzo di questi vaccini per l’immunizazione di individui e comunità che potrebbero essere maggiormente a rischio di infezione se una pandemia influenzale da H5N1, dovesse emergere.

L'articolo è visionabile full text on-line, ma per accedere al testo è necessario registrarsi.
L'argomento è destinato ad essere ripreso in futuro, la strategia di utilizzo dei vaccini pre-pandemici non dovrebbe essere ignorata dalle Istituzioni sanitarie e dai Governi.

H5N1 Update - Settimana 45

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, STATI UNITI D'AMERICA - Rapporto finale all'OIE: nel rapporto viene comunicata la fine dell'allerta causata dalla scoperta di un focolaio di influenza aviaria a bassa patogenicità A/H5N8 in un allevamento dell'Idaho. Nessun nuovo evento epizootico rilevato.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, LAOS - Un nuovo focolaio epizootico causato dal virus H5N1 è stato scoperto nel paese asiatico, secondo quanto riferisce CIDRAP (leggi qui).

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TAILANDIA - Un sospetto focolaio epizootico di H5N1 nel pollame è stato scoperto nel paese del sudest asiatico, ma le indagini virologiche hanno finora dato esito negativo. La comunicazione è stata data da esperti tailandesi al sito ProMedMail.

INFLUENZA AVIARIA, CASI UMANI, INDONESIA - Un paziente in età adolescenziale è deceduto dopo breve ospedalizzazione, secondo quanto riportano fonti di stampa locali (leggi qui). Il paziente residente a Semarang, Giava Centrale, potrebbe essere stato vittima dell'influenza aviaria A/H5N1, poichè il quadro clinico era suggestivo per una polmonite acuta a rapido esito. Altri particolari sul caso presso MetroTV. Sul Jakarta Post era apparso anche un articolo nei giorni precedenti sulla mancanza di controlli veterinari sul pollame introdotto nelle aree urbane ad alta densità di popolazione (leggi qui).

INFLUENZA AVIARIA, CASI UMANI, INDONESIA - Un uomo di Bandung, Giava, è deceduto in seguito a polmonite acuta di probabile origine virale, secondo quanto riporta la stampa locale (leggi qui). L'uomo macellava pollame, cosa che ha fatto immediatamente sospettare alle autorità sanitarie che la sua malattia fosse riconducibile al virus H5N1, endemico in quasi tutta l'isola di Giava. Leggi la notizia su Jakarta Post.

INFLUENZA AVIARIA, CASI UMANI, INDONESIA - Almeno tre persone sono state ospedalizzate a Bandung (Sumatra) dopo aver sviluppato sintomi respiratori acuti. Nella zona di residenza il pollame sarebbe morto improvvisamente, le autorità sanitarie hanno immediatamente preso le misure necessarie a contenere una eventuale epidemia fra questi soggetti, poi risultati tutti negativi a test di laboratorio e con quadro clinico favorevole (leggi qui e qui).

INFLUENZA AVIARIA, MEETING TECNICO, ITALIA - A Verona, dal 7 al 9 ottobre, si è tenuto un meeting congiunto WHO/OIE/FAO, organizzato dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie che ha rilasciato un comunicato conclusivo sui principali argomenti trattati.

mercoledì 5 novembre 2008

BioCryst e Peramivir

La casa farmaceutica BioCryst ha annunciato i risultati della sperimentazione in fase II del farmaco antivirale inibitore della neuramminidasi dell'influenza, peramivir (leggi qui la notizia).
Il preparato per somministrazione parenterale si è dimostrato efficace nella riduzione della durata della malattia provocata da virus influenzali umani stagionali e sicuro per l'utilizzo nell'uomo. BioCryst dovrebbe essere in grado di passare alla terza fase di sperimentazione, passaggio necessario prima di ricevere l'approvazione alla commercializzazione dalla US Food and Drug Administration (FDA).

H5N1 Update - Settimana 44

Settimana dedicata agli ultimi studi relativi all'Influenza Aviaria. In particolare la rivista dei CDC "Emerging Infectious Diseases" (EID) ha dedicato molto spazio all'argomento. Ecco i link per la lettura dei lavori che usciranno sul prossimo numero di EID:
Avian Influenza Outbreaks in Chickens, Bangladesh;
Influenza infection in wild raccoons;
Highly pathogenic avian influenza virus (H5N1) infection in red foxes fed infected bird carcasses.

Interessante la pubblicazione su Eurosurveillance dal titolo "Mapping the future dynamics of disease transmission: risk analysis in the United Kingdom Foresight Programme on the detection and identification of infectious diseases". Non esattamente in tema di H5N1 e Pandemia influenzale ma utile perchè stabilisce un framework per l'analisi dei rischi collegati alla diffusione delle malattie infettive.

Sul fronte della preparazione pandemica il CIDRAP ha pubblicato un aggiornamento sui risultati del Meeting Internazionale di Sharm el-Sheik, in Egitto, dove si è discusso della situazione attuale relativa alla panzoosi di influenza aviaria e delle prospettive di contenimento di una futura pandemia influenzale (leggi qui). E' poco chiaro quanto i paesi sviluppati abbiano promesso di donare al Terzo Mondo; si sa soltanto che gli USA stanzieranno altri 300 milioni di dollari da destinare alle infrastrutture veterinarie e sanitarie dei paesi maggiormente colpiti.

Nel frattempo l'Università del Michigan ha presentato i risultati preliminari di uno studio sugli effetti dell'applicazione di misure di contenimento non-farmaceutiche sulla diffusione dei virus respiratori fra gli studenti partecipanti (leggi qui). Secondo i risultati comunicati l'utilizzo di mascherine chirurgiche e di gel a base di alcool da applicare sulle mani pare abbia diminuito in misura significativa l'incidenza delle malattie respiratorie acute durante il periodo di circolazione dell'influenza stagionale.

Obama vs McCain


A poco meno di un'ora dalla chiusura dei seggi è ancora incerto chi sarà il vincitore.
Chi pensate sia il miglior candidato per affrontare tematiche di importanza rilevante nel campo della scienza? Per approfondire l'argomento è interessante dare uno sguardo al sito Sciencedebate 2008.
Più di 38.000 scienziati, ingegneri e altri cittadini americani , le principali organizzazioni scientifiche americane e dozzine di premi Nobel hanno proposto oltre 3400 domande alle quali i candidati per la presidenza americana avrebbero dovuto rispondere. Tra queste si è proceduto ad una selezione di 14 domande, fra le quali segnalo l'interessante domanda numero sei:
"Alcuni stimano che se il virus influenzale aviario H5N1 divenisse pandemico potrebbe uccidere più di 300 milioni di persone. In un periodo di costanti e rapidi spostamenti internazionali, quali passi gli USA dovrebbero affrontare per proteggere la popolazione americana da una pandemia o un attacco biologico deliberato?"
A voi la scelta delle migliori risposte... e che vinca il migliore!