Traduzione dell'abstract dell'articolo pubblicato su The Lancet Infectious Diseases (Volume 8, Issue 10, Pages 650 - 658, October 2008) da Jennings e colleghi.
La storia delle pandemie influenzali, assieme all’evoluzione della situazione epizootica del virus influenzale ad alta patogenicità H5N1 e alla gravità delle relative infezioni umane, servono da monito per il mondo rispetto alla minaccia di un altra pandemia di influenza. Stime conservative suggeriscono che una pandemia influenzale potrebbe causare il decesso di 350 milioni di persone e molte altre ancora potrebbero essere contagiate, con gravi conseguenze per i sistemi sanitari, per la società e l'economia mondiale.
L’OMS ha incoraggiato i paesi a prepararsi in anticipo ad un’eventuale pandemia influenza attraverso l’elaborazione di piani di preparazione che prevedano misure di sanità pubblica e misure farmaceutiche. La vaccinazione risulta essere la pietra angolare di tali piani, ma un vaccino pandemico non può essere prodotto in anticipo, perché è impossibile prevedere quale sia il virus a causare la prossima pandemia. Le strategie di stoccaggio di vaccino e vaccinazione prepandemica sono quindi diventate interessanti. Vaccini anti-H5N1 sono attualmente disponibili e possono indurre immunogenicità eterotopica. L’OMS e i Governi dovrebbero considerare con urgenza l’utilizzo di questi vaccini per l’immunizazione di individui e comunità che potrebbero essere maggiormente a rischio di infezione se una pandemia influenzale da H5N1, dovesse emergere.
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L'argomento è destinato ad essere ripreso in futuro, la strategia di utilizzo dei vaccini pre-pandemici non dovrebbe essere ignorata dalle Istituzioni sanitarie e dai Governi.
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