giovedì 31 dicembre 2009

Non dimentichiamo l'H5N1

Un errore da non commettere: dimenticare l'H5N1.
Ad aiutarci nel non abbassare la guardia ci pensa l'OMS, che ripropone il numero cumulativo dei casi di Influenza aviaria con i relativi decessi: i dati sono aggiornati al 30 dicembre 2009.
Colpisce particolarmente il case-fatality rate (CFR): 282 decessi su 487 casi per un CFR del 60%.
Degno di nota il differente CFR tra Indonesia ed Egitto che condividono il triste primato di essere i Paesi più colpiti dall'H5N1 nel corso del 2009, ma con un CFR completamente differente: 10% per l'Egitto contro il 95% dell'Indonesia.
Consiglio per gli Operatori di Sanità Pubblica: tenere alta la guardia!

lunedì 28 dicembre 2009

Healthy Holidays

Una parentesi che non c'entra nulla con la pandemia influenzale, giusto per augurare a tutti Buone Feste!
Ecco, secondo i CDC, le dodici cose che si possono fare per trascorrere vacanze in salute...

1. Lava spesso le mani per evitare di diffondere germi e di ammalarti.
2. Evita, per quanto possibile, luoghi freddi e umidi.
3. Governa lo stress. Cerca di rilassarti.
4. Non bere e guidare, non lasciare che altri bevano e guidino.
5. Liberati dal fumo. Evita di fumare e evita il fumo passivo. Il 2010 è alle porte: cogli l’occasione per smettere di fumare
6. Allaccia le cinture di sicurezza quando guidi. Trasporta i tuoi figli usando sempre ovetto, seggiolino o cinture di sicurezza in relazione alla loro altezza, al loro peso e all’età.
7. Approfitta per fare esami del sangue e test di screening. Chiedi al tuo medico quali esami fare e quando.
8. Vaccinati, così facendo previeni malattie e salvi vite umane!
9. Controlla i tuoi bambini. Tienili alla larga da giochi potenzialmente dannosi, da cibo e bevande non sicuri e assicurati che i giochi siano usati correttamente.
10. Attento agli incendi domestici. Molti incendi domestici occorrono nei mesi invernali, quindi fai attenzione a non lasciare camino acceso, candele accese o stufe non presidiate.
11. Prepara il cibo in modo sano. Ricorda questi semplici passaggi: lava spesso le mani e le superfici della cucina, evita la contaminazione crociata (per es: verdura a contatto con la carne), cucina il cibo a temperature appropriate e congela il cibo che non utilizzi.
12. Mangia sano e fai movimento. Mangia molta frutta e verdura. Limita le tue porzioni e limita i cibi dolci o con alte concentrazioni di grassi e zuccheri. Sii attivo almeno per 2 ½ ore a settimana e aiuta i bambini ad essere attivi almeno 1 ora al giorno.

Liberamente adattato da: CDC, Twelve Health and Safety Tips for the Holidays

Serio esempio di comunicazione

In Francia hanno fatto un'ottima campagna informativa... non trovate?
Questo è il mio video preferito:

mercoledì 23 dicembre 2009

Aggiornamento sulla mutazione D222G del virus influenzale pandemico A/H1N1v in Italia (ISS 22 dicembre 2009)

Ecco quanto riportato nel sito dell'ISS.

A seguito dell’esame retrospettivo delle sequenze di ceppi di virus influenzale pandemico A/H1N1v da parte del National Influenza Center del Dipartimento Malattie Infettive, Parassitarie e Immunomediate, sono stati identificati in totale due casi, fra loro legati, in cui era presente una mutazione che ha determinato la sostituzione di un aminoacido nella emagglutinina (D222G). L’infezione è stata trasmessa da un paziente affetto da una grave polmonite virale a un familiare, il quale ha però sviluppato una sindrome influenzale ad andamento benigno. Entrambi i virus sono risultati sensibili agli inbitori della neuraminidasi, incluso il Tamiflu. Altre 10 persone (familiari, amici e personale sanitario) esposte ai due pazienti durante la fase acuta di malattia non hanno sviluppato alcun sintomo. Inoltre, la mutazione non è stata riscontrata in nessuna delle sequenze ottenute da oltre 70 pazienti con influenza A/H1N1v provenienti da diverse regioni italiane. La mutazione in questione è quindi trasmissibile ma l’efficienza della trasmissione sembra essere limitata; inoltre, la diversa gravità della malattia nei due casi identificati in Italia non supporta una forte associazione con forme gravi di influenza.
Per un maggiore approfondimento dei fatti: leggi la notizia su darwinflu.

The President and First Lady get vaccinated!


"La gente ha bisogno di capire che questo vaccino è sicuro"
Barack Obama, 20 dicembre 2009

martedì 22 dicembre 2009

Ignoranza globale?


Oggi abbiamo seguito il solito protocollo. Quando i genitori decidono di non vaccinare il proprio figlio chiediamo loro di firmare il "dissenso informato". Ovviamente è necessario chiamare i genitori a colloquio e possibilmente in presenza del pediatra del bambino. Quindi abbiamo contattato il pediatra del bimbo in questione, il quale ci ha comunicato di essere stato in Africa per molti anni e di aver visto morire molti bambini di poliomelite, tetano e morbillo... lui è favorevole alle vaccinazioni!
Episodi come questi evocano un pensiero ricorrente, generando forse un luogo comune: nei Paesi in via di sviluppo un vaccino può salvare realmente una vita umana e dunque i vaccini sono percepiti come utili per la vita e la salute dei propri figli; in Paesi come il nostro ci siamo dimenticati cosa significa morire di malattie infettive: ergo i vaccini sono percepiti come minacce per la salute dei propri figli.
Ma nel mondo globalizzato che si appresta a varcare le soglie del 2010 è ancora questa la percezione sui vaccini?
Stando alle notizie che si raccolgono in giro per il mondo sembrerebbe che la globalizzazione faccia i suoi effetti anche su questo versante.
Ad esempio in Messico, che ad Aprile 2009 risultava il Paese più colpito dalla pandemia influenzale appena insorta, i medici sembrano attualmente rifiutare il vaccino per la paura di effetti indesiderati (anche se 4 medici su 10 che si vaccinano a me sembra un ottimo risultato visti i dati italiani... leggi qui).
E in Arabia Saudita accade che una gran parte di genitori abbia deciso di non sottoporre i propri figli a vaccinazione, per lo stesso identico motivo (leggi qui).
In Canada e negli USA, al contrario, il tasso di adesione alla vaccinazione pandemica è enorme se confrontato con il dato italiano. Certo gli americani possono contare su testimonial d'eccezione... in Italia solo qualche medico e dirigente sanitario ha provato a dare il buon esempio raccogliendo uno scarso successo (del resto il paragone con il Presidente più in voga del momento non regge!).

Poche riflessioni a margine di questo post:
1. L'ignoranza anti-vaccinale sembra essere globale... forse frutto della globalizzazione?
2. I medici continuano a dimostrare, in Messico come in Italia, l'incapacità di formare le proprie opinioni scientifiche sulle evidenze; la gravità sta nel fatto che in questo momento, a distanza di settimane dalla distribuzione del vaccino pandemico, siamo in grado di dire che il vaccino per la nuova influenza A/H1N1 sta dimostrando sul campo un profilo di sicurezza del tutto sovrapponibile a quello degli altri vaccini antinfluenzali: un'evidenza inconfutabile!
3. In Canada e negli USA sembra non valere il principio "alto benessere - alta percezione negativa dei vaccini". Forse che in questi Paesi l'ottimo sistema di Sanità Pubblica sia riuscito a fare accettare il vaccino alla popolazione attuando una buona strategia di comunicazione del rischio?

mercoledì 16 dicembre 2009

Bentornato al Ministero della Salute!

Risorto!
Il Ministero della Salute è tornato!
Ora finalmente potremo risparmiare in lettere e in tempo: in luogo del triste "vice-ministro" potremmo riferirci a Fazio quale "ministro" e invece dell'infinito "Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali" potremo tornare al semplice ed immediato "Ministero della Salute".
Ovviamente è Fazio il nuovo ministro. C'è da rallegrarsi?
Secondo la Federazione nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri (Fnomceo), la nomina di Ferruccio Fazio a nuovo ministro della Salute è "Una scelta buona, ottima" (Fonte ADNKRONOS SALUTE).
"Siamo molto soddisfatti, sia del ritorno del ministero della Salute sia della nomina di Ferruccio Fazio a responsabile del dicastero". Dichiara Salvo Calì, segretario nazionale dello Smi (Sindacato dei medici italiani). Secondo Calì Fazio ha dimostrato di avere le idee chiare e di saper affrontare i problemi del Servizio sanitario nazionale (Fonte ADNKRONOS SALUTE).
Carlo Lusenti(Segretario nazionale dell'Anaao Assomed) dichiara che "In questo anno e mezzo Fazio ha dato prova di grande capacità e con lui abbiamo instaurato un buon rapporto di collaborazione. Siamo certi che saprà affrontare le tante questioni e i tanti problemi che attanagliano la sanità nazionale"(Fonte ADNKRONOS SALUTE).
Infine Giacomo Milillo, segretario nazionale Fimmg ha dichiarato: "apprezziamo molto la sua concretezza. Lo abbiamo seguito e stimato nella gestione della nuova influenza A/H1N1 e continueremo a collaborare con la massima lealtà con il neoministro"(Fonte ADNKRONOS SALUTE).

Anche da PandemItalia giungano al neo-ministro le felicitazioni e l'augurio di fare bene per la sanità e meglio di quanto fatto per la gestione della pandemia (sono personalmente in disaccordo con Milillo) che, come recentemente ricordato, sarebbe bene non considerare questione chiusa.

lunedì 14 dicembre 2009

Aspettando la seconda ondata

Alcuni mi guardano sconcertati quando parlo loro di seconda ondata pandemica. Eppure a me sembra qualcosa di ovvio. Dovrei essere più cauto; dovrei aggiungere qualche "se" in più; forse dovrei moderare i toni con l'utilizzo di qualche condizionale.
Eppure ripeto: che in Italia si abbia una seconda ondata pandemica mi pare più una certezza che una possibilità.
Felice se ciò non accadesse, ovviamente!
Frieden, Direttore dei CDC, ha già avuto a che fare con due ondate pandemiche negli USA, quella estiva (giugno - luglio) e quella autunnale (ottobre-novembre). Dalle sue ultime parole si evince con chiarezza che i CDC si preparano ad una terza ondata. Dice Frieden:
"Noi stimiamo che ci siano stati circa 50 milioni di casi, per lo più tra i giovani adulti e i bambini. Più di 200.000 ospedalizzazioni... e, purtroppo, circa 10.000 decessi, tra cui 1100 decessi di bambini e 7500 decessi di giovani adulti... Questo significa che il 15% dell'intera popolazione è stata infettata dall'H1N1, cioè 1 su 6. Questi numeri indicano che molte persone non sono ancora state infettate e rimangono suscettibili alla nuova influenza. "
Da Google Flu Trends, la situazione in USA (la curva blu rappresenta l'attuale stagione influenzale, quelle più chiare rappresentano le curve stagionali degli anni passati):

Figura 1 - Attività influenzale in USA secondo Google Flu Trends (in blu: attività luglio-novembre 2009)


Paesi come l'Australia e la Nuova Zelanda hanno registrato un unico picco, durante il nostro periodo estivo (il loro inverno); in Nuova Zelanda l'influenza pare aver colpito più duramente che in Australia, nonostante le due nazioni condividano lo stesso emisfero e siano confinanti.

Figura 2 - Attività influenzale in Australia secondo Google Flu Trends (in blu: attività gennaio-novembre 2009)



Figura 3 - Attività influenzale in Nuova Zelanda secondo Google Flu Trends (in blu: attività gennaio-novembre 2009)



Poi ci sono le Nazioni come Francia e Spagna (Figura 4 e 5) che presentano andamenti simili a quello registrato in casa nostra (purtroppo per noi il sistema Flu Trends non è attivo per l'Italia).
Anche in Spagna sono state registrate due ondate. L'ondata autunnale spagnola ha ripercorso, in termini d'intensità, quella estiva. In Francia la situazione pare sovrapponibile a quella italiana: piccoli movimenti di attività in corrispondenza dei mesi estivi e seconda ondata ben più consistente in autunno.

Figura 4 - Attività influenzale in Francia secondo Google Flu Trends (in blu: attività luglio-novembre 2009)



Figura 5 - Attività influenzale in Spagna secondo Google Flu Trends (in blu: attività luglio-novembre 2009)


Infine ci sono i Paesi freddi, molto freddi. In Ucraina il trend è quello presentato in figura 6. Qui sembra che ad una prima consistente ondata autunnale (quella che ha fatto temere il peggio qualche settimana fa) ne faccia immediatamente seguito un'altra. Ovviamente è ancora troppo presto per esprimersi e attendiamo che passi qualche settimana per leggere meglio il fenomeno.

Figura 6 - Attività influenzale in Ucraina secondo Google Flu Trends (in blu: attività luglio-novembre 2009)


Sperando che nessuno soffra di mal di mare... qualche "italica" considerazione dalla visione di queste onde:
- In Italia, così come in molti altri Paesi, il tasso di attacco fin'ora registrato non può dirsi "pandemico". Se negli USA (dopo due ondate) il tasso d'attacco è del 15% in Italia (anche considerando i dati epidemiologici forniti dall'ISS) il tasso d'attacco non dovrebbe aver superato il 10% della popolazione totale.
- Quindi c'è popolazione non immune in abbondanza. Se il virus pandemico dovesse cominciare a circolare nuovamente e in modo sostenuto lungo la nostra penisola troverebbe di certo soggetti suscettibili all'infezione.
- Da che mondo è mondo i virus influenzali, alle nostre latitudini, circolano in maniera molto più sostenuta nei mesi invernali e stiamo procedendo rapidamente verso l'inverno, con la contestuale brusca riduzione delle temperature.
- Le misure di sanità pubblica adottate da un Paese hanno di sicuro la possibilità di incidere positivamente nel ritardare ed appiattire un'ondata influenzale. Purtroppo, in Italia, la bassa copertura vaccinale con vaccino pandemico non limiterà di un centimetro l'avanzata di una nuova ondata.
Credo che la Sanità Pubblica italiana faccia bene a non abbassare la guardia. Così come i cittadini italiani dovrebbero riflettere lungamente prima di considerare come inopportuna l'idea di vaccinare se stessi o i propri figli qualora se ne abbia la possibilità.

martedì 8 dicembre 2009

Una lettura per le feste!


Finalmente un giorno di festa!
A volta capita di leggere un articolo e di pensare: "bellissimo pezzo, avrei voluto scriverlo io!". Quando gli articoli li scrive Anna Meldolesi il pensiero è ricorrente! E darwinFlu si sta rivelando uno dei migliori blog dedicati all'informazione sulla pandemia influenzale.
Consiglio la lettura de "Il paese dei medici obiettori". Interessanti riflessioni sui medici che non si vaccinano. Nel testo troverete molti link a ulteriori interessanti letture, come questo articolo del Professor Massimo Galli scritto per il Corriere della Sera.

domenica 6 dicembre 2009

Pandemia influenzale e il Natale



La notizia è ufficiale e confermata da più fonti (vedi qui e qui).

Babbo natale ha assicurato ai bambini di tutto il mondo che, nonostante la pandemia influenzale, porterà loro i regali anche quest'anno. "Prometto che quest'anno il Natale non sarà annullato" ha dichiarato ai microfoni dell'emittente televisiva finlandese Yle dal suo ritiro nell'estremo nord della Finlandia.

Nuova influenza: la via della razionalità

"Esiste una via di mezzo tra psicosi e superficialità nell'affrontare il caso della nuova influenza: è quella della razionalità."
Questo è il contributo di Umberto Veronesi, scritto un mese fa per La Stampa. Negli ultimi giorni ho sentito parlare di un Veronesi contrario alla vaccinazione con vaccino pandemico.
A meno che Veronesi non abbia abbandonato la "via della razionalità" queste voci sono false.

Pandemia e soldi bruciati

Quanto costa una pandemia influenzale?
Attualmente valgono le stime come questa, mentre ad emergenza terminata i costi potranno essere definiti con più chiarezza. La vaccinazione pandemica risulterà uno dei capitoli di spesa più importanti. Tra qualche mese, forse qualche anno, si comprenderà la valìdità delle scelte anche in relazione al rapporto costi sostenuti-benefici ottenuti.
Nel frattempo è lecito criticare solo per gli oltre 2 milioni di euro spesi per la campagna comunicativa con Topo Gigio... una somma ingente e in parte sprecata. Chi non ha visto il secondo spot del topo più famoso d'Italia? Quello che indicava la vaccinazione pandemica ai soggetti sotto i 65 anni e la vaccinazione stagionale ai soggetti sopra i 65 anni... dopo pochi giorni il messaggio comunicato è stato annullato dalla nuova ordinanza ministeriale. Soldi bruciati alla velocità di una firma (quella con cui il vice-ministro Fazio ha firmato la nuova ordinanza).
Di Topo Gigio, ovviamente, si sono perse le tracce.

giovedì 3 dicembre 2009

Integrazione della strategia vaccinale... apertura ai >65 anni con patologie croniche

Qui, secondo le solite modalità ministeriali, è possibile leggere il comunicato stampa che apre la vaccinazione pandemica ai soggetti sopra i 65 anni con patologie croniche.
Quali sono le modalità ministeriali?
Anticipare le decisioni di sanità pubblica con comunicati stampa che notificano le indicazioni previste da ordinanze già firmate, ma che di fatto nessuno può leggere perchè giungeranno nelle mani degli operatori sanitari circa 5-10 giorni dopo l'apposizione della firma.
Quindi gli operatori che a livello regionale devono attuare le indicazioni delle ordinanze ministeriali sono avvisati delle integrazioni e dei cambi di strategie ministeriali (la vaccinazione per i soggetti > 65 anni non era precedentement prevista) nello stesso momento in cui sono avvisati i giornalisti.
Nei prossimi giorni torneremo sulla decisione ministeriale di aprire agli anziani.
Una perplessità (delle tante) è relativa alle dosi di vaccino distribuite. Ora è evidente che la sanità pubblica locale dovrà fronteggiare la problematica della carenza di vaccino. Gli anziani, infatti, si vaccineranno ampiamente. E non solo: la nuova ordinanza, secondo quanto anticipato dal comunicato stampa ministeriale, prevede doppia dose anche per i soggetti sopra i 60 anni.

mercoledì 2 dicembre 2009

Letteratura scientifica: Salicylates and pandemic influenza mortality, 1918-1919 pharmacology, pathology, and historic evidence

Interessante punto di vista firmato da Karen Starko e pubblicato dalla rivista Clinical Infectious Diseases. Ecco l'abstract tradotto:

L'alto tasso di letalità, soprattutto tra i giovani adulti, registrato durante la pandemia influenzale del 1918-1919, non è completamente chiaro. Sebbene i decessi tardivi furono causati da polmoniti batteriche quelli iniziali furono caratterizzati da polmoniti emorragiche. L'ipotesi qui presentata è che l'aspirina abbia contribuito all'incidenza e alla gravità della patologia virale, delle infezioni batteriche e dei decessi perchè i clinici del tempo ignoravano che i dosaggi in uso (8,0-31,2 grammi al giorno) determinassero livelli sierici associati a iperventilazione e edema polmonare nel 33% e nel 3% dei pazienti, rispettivamente.
Recentemente, l'edema polmonare è stato riscontrato nelle autopsie del 46% di 26 adulti intossicati da salicilati. Da un punto di vista sperimentale i salicilati aumentano l'imbibizione polmonare, i livelli di proteine e compromettono la clearence mucociliare
Nel 1918, la US Surgeon General, la US Navy e il Journal of the American Medical Association raccomandarono l'uso dell'aspirina proprio prima del picco di decessi verificatisi in ottobre. Se queste raccomandazioni furono seguite, e se l'edema polmonare si fosse verificato nel 3% delle persone, una parte significativa dei decessi potrebbero essere attribuiti all'aspirina.

Starko KM. Salicylates and pandemic influenza mortality, 1918-1919 pharmacology, pathology, and historic evidence. Clin Infect Dis. 2009 Nov 1;49(9):1405-10.