martedì 21 aprile 2009
Pandemia influenzale 2009 - Aggiornamento settimana 16
Tutti i link e le informazioni complete su queste ed altre notizie in ATTRAVERSO QUESTI GIORNI
sabato 27 dicembre 2008
H5N1 Update - Settimana 52
Nel confinante Bangladesh (leggi qui), continua la circolazione del virus H5N1, mentre in Cambogia è stato finalmente individuato uno dei possibili allevamenti dove il virus H5N1 si è riaffacciato, quando nelle settimane scorse un giovane di 19 anni aveva sviluppato la malattia, ma fortunatamente era guarito. In questo caso, purtroppo, la malattia è stata scoperta attraverso l'infezione umana invece che dalla sorveglianza veterinaria.
A Taiwan invece un virus appartenente al sottotipo A/H5N2 ha colpito un allevamento di pollame (leggi il rapporto di notifica all'OIE).
Anche in Europa si nota una aumentata attività epizootica: in Germania continua la sorveglianza per scoprire precocemente e liquidare i focolai dovuti al virus a bassa patogenicità A/H5N3; in Belgio un virus A/H5N2 - sempre a bassa patogenicità - è stato individuato nei campioni prelevati da pollame in due distinte località (leggi il rapporto di notifica all'OIE).
Per quanto riguarda i casi umani di H5N1, l'Egitto conta i primi casi sospetti dell'anno, dopo il caso ufficialmente riconosciuto dall'OMS nei giorni scorsi; i nuovi casi comprendono un bambino di quattro anni, una famiglia e un altro paziente ricoverato ad Alessandria. La famiglia è composta da tre persone e il capofamiglia, un veterinario, aveva avuto contatti con animali infetti. Si attendono conferme ufficiali.
L'attività influenzale stagionale sta prendendo piede in tutta Europa, con caratteristiche diverse di intensità e diffusione geografica: il Regno Unito vede una notevole attività epidemica - che congiunta con una epidemia di gastroenterite da virus Norwalk e dagli infortuni dovuti a cadute sul ghiaccio dopo la tempesta di freddo e neve dei giorni scorsi - ha provocato il sovraccarico dei Pronto Soccorso e dei Medici di Base. Negli altri Paesi europei la maggior parte dei virus circolanti è risultata appartenere al sottotipo A/H3N2.
I virus A/H1N1 finora isolati in Europa (una trentina) sono risultati quasi tutti resistenti al farmaco antivirale di prima scelta per il trattamento dell'influenza, oseltamivir, ma sensibili allo zanamivir e all'amantadina. I virus H3 invece rimangono sensibili a entrambi (oseltamivir e zanamivir) ma resistenti all'amantadina. Negli USA questo fatto ha causato la diffusione da parte del Centro per il Controllo delle Malattie (CDC) di un avviso per i sanitari sul cambiamento delle linee guida sull'utilizzo degli antivirali durante la stagione epidemica 2008/2009 per il trattamento e la profilassi dell'influenza.
Per le malattie emergenti, da notare la missione congiunta FAO/OIE/WHO nelle Filippine per valutare l'ampiezza, la potenziale capacità epizootica, e le possibili ricadute sulla salute umana del virus Ebola-Reston scoperto sui campioni biologici provenienti da alcuni allevamenti suini che avevano registrato una crescente mortalità durante i primi mesi di quest'anno. Un laboratorio USA aveva individuato nei campioni, oltre al virus della sindrome respiratoria e riproduttiva suina (PRRS) sorprendentemente anche il virus Ebola-Reston, conosciuto finora per avere causato infezione di lieve entità nelle scimmie di laboratorio in USA e in Europa e pochissimi casi umani, per lo piu' asintomatici (leggi la nota della FAO).
martedì 16 dicembre 2008
Malattie emergenti: Ebola Reston Virus

Inizialmente si era pensato che un virus della famiglia Circovirus (responsabile della cosiddetta sindrome respiratoria e riproduttiva suina), isolato anche in Cina e Vietnam fosse l'unico responsabile dell'accresciuta moria di maiali. Tuttavia, con l'assistenza del dipartimento dell'agricoltura USA, è stato scoperto il virus Ebola Reston in alcuni campioni prelevati in allevamenti colpiti. Questo virus appartiene alla famiglia dei Filovirus, di cui fanno parte anche i virus delle febbri emorragiche di Ebola di tipo africano e i virus Marburg; conosciuto sin dalla metà degli anni '70, ha causato epizoosi in scimmie in alcuni stabulari di centri di ricerca, fra cui quello appunto di Reston in USA e in Europa. Nelle filippine il virus ha colpito in modo non fatale le scimmie e un unico caso umano è stato confermato possedere anticorpi specifici pur
senza aver manifestato alcun sintomo di malattia. Si ritiene che il virus Ebola Reston (REBOV) non sia capace di infettare l'uomo nelle modalità conosciute per le altre specie di filovirus, come lo Zaire Ebola o l'Ivory Coast Ebola, capaci di causare infezione emorragiche fatali fra il 50 e il 90% dei colpiti. La FAO, l'OIE e l'OMS sono in campo per verificare l'esatta dinamica dell'infezione nei suini e per scoprire possibili casi umani.
Fino a questo momento, fra i lavoratori degli allevamenti, nessuno ha dimostrato possedere anticorpi specifici anti-REBOV.
Il Rapporto di notifica immediata all'OIE.
H5N1 Update - Settimana 50
almeno 300.000 animali sono andati distrutti. Inoltre diversi casi umani sono stati
ufficilamente riportati dall'OMS: due (di cui uno fatale) in Indonesia, e uno in Cambogia. Inoltre, virus influenzali a bassa patogenicità hanno causato perdite nel pollame in Germania e Norvegia. Particolare risonanza ha avuto la scoperta del virus Ebola Reston (REBOV) fra suini domestici nelle Filippine: è il primo caso nel quale questo virus (precedentemente identificato soltanto nelle scimmie) passa in animali da allevamento. Nel frattempo, nello Zimbabwe la situazione epidemica collegata al colera non accenna a migliorare; a ciò si deve aggiungere la folle condotta del presidente Mugabe, arrivato persino ad affermare che l'epidemia è ormai sotto controllo; il Sudafrica ha però dichiarato zona disastrata l'area di confine con lo Zimbabwe.
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO
HONG KONG - Dopo la scoperta della prima epizoosi da H5N1 in un allevamento di pollame dopo alcuni anni di assenza del virus, le autorità della regione speciale cinese hanno intensificato le attività di sorveglianza per la scoperta precoce di casi umani. Fra i lavoratori dell'allevamento, almeno sei sono stati posti sotto sorveglianza sanitaria
in ospedale, come misura precauzionale, sin dal 9 dicembre scorso. Ad oggi non sono emersi casi di infezione conclamata (vedi la nota stampa).
INDIA - Le autorità sanitarie stanno conducendo una campagna di sorveglianza porta-a-porta nei distretti dello stato orientale dell'Assam, colpito da diverse epizoosi di H5N1 nel pollame; finora diverse centinaia di persone sono sottoposte a sorveglianza sanitaria per sintomi respiratori (fonte: Reuters).
INDONESIA - Aggiornamento dell'OMS (leggi qui): due nuovi casi umani di H5N1, di cui uno fatale. Ad oggi il paese ha riportato complessivamente 139 casi di cui 113 fatali. Nel 2008 sono stati rispettivamente 22 e 18.
CAMBOGIA - L'OMS ha diffuso un aggiornamento sul caso di influenza aviaria nell'uomo riportato nel paese indocinese (leggi qui). Si tratta di un paziente di sesso maschile di 19 anni con esordio della malattia il 28 novembre scorso e che rimane ospedalizzato. La sorveglianza dei contatti del paziente è tuttora in corso, cosiccome continua la ricerca di eventuali focolai epizootici nel pollame. Degli otto pazienti che negli ultimi anni sono rimasti vittima del virus H5N1 in Cambogia, sette sono deceduti. Complessivamente, nei quindici paesi che hanno riportato, sin dal 2003, casi umani di H5N1, 390 casi sono stati ufficialmente riconosciuti dall'OMS, di questi 246 sono deceduti; nel 2008 si sono registrati 39 casi e 29 decessi (leggi qui).
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME
GERMANIA - Rapporto di notifica all'OIE: una epizoosi da virus influenzale aviario a bassa patogenicità A/H5N3 in Sassonia; distrutti 8400 animali.
INDIA - Rapporto di notifica all'OIE: otto focolai epizootici da virus ad alta patogenicità A/H5N1 in Assam, almeno 200.000 animali perduti (distretti di: Kamrup, Barpeta, Nalbari, Chirang, Dibrugarh). Sempre sull'India, è possibile leggere il rapporto OMS e l'aggiornamento del Ministero dell'Agricoltura Indiano.
HONG KONG - Rapporto di notifica immediata all'OIE: focolaio di influenza aviaria H5N1 in un allevamento, quasi 70.000 animali distrutti. La malattia è stata riscontrata nel gruppo di animali
'sentinella' (non vaccinati) e poi in alcuni di quelli vaccinati con un ceppo H5N2 usato da molti anni a questa parte. Al momento pare non ci siano stati però cambiamenti nella struttura del virus H5N1 responsabile dell'epizoosi. Nelle fattorie circostanti per ora i test PCR su campioni
biologici di pollame hanno dato esito negativo.
BANGLADESH - L'OMS ha diffuso un aggiornamento sulla situazione epizootica del paese.
Si registra un nuovo focolaio di H5N1 nel pollame nel distretto di Rangpur; nell'ultimo anno il paese ha sofferto di 289 focolai in 47 su 64 distretti. Un unico caso umano è stato finora confermato ufficilamente.
NORVEGIA - L'ECDC comunica su un caso di virus influenzale aviario a bassa patogenicità
scoperto in un animale a Ostfold (leggi qui).
lunedì 1 dicembre 2008
Un'altra pandemia

domenica 12 ottobre 2008
West Nile Disease in Italia - Aggiornamento
martedì 7 ottobre 2008
Sud Africa: epidemia di febbre emorragica, nessuna diagnosi precisa fino a questo momento - FluTrackers
Un primo paziente proveniente dallo Zambia era stato trasferito in un ospedale sudafricano poichè le sue condizioni richiedevano una assistenza più sofisticata. Il paziente è morto quasi subito dopo il ricovero. L'infermiere che lo accompagnava, un medico e un inserviente hanno poi sviluppato la malattia e sono in seguito deceduti con sintomi emorragici. Nonostante in Sudafrica esista un laboratorio specializzato nella diagnosi delle malattie di questo tipo (come Ebola, Marburg, Crimea-Congo) fino a questo momento gli esperti non sono stati in grado di isolare l'agente patogeno. Un certo di numero di persone che potenzialmente sono state in contatto con i pazienti, o il personale sanitario coinvolto, sono stati posti sotto sorveglianza sanitaria e alcuni messi in quarantena. E' stato richiesto l'aiuto dell'OMS e dei CDC USA.
Per ulteriori informazioni leggi qui
Da Flutrackers, moderatore Ironorehopper
Stati uniti d'america, alaska: Epidemia di adenovirus-14 (indagini preliminari) - FluTrackers
Alcuni sanitari presenti sull'isola Principe di Galles (Prince of Wales Island) avevano notato un insolito incremento di sindromi febbrili respiratorie con complicanze bronco-polmonari già alla fine di settembre. Successivamente, almeno una trentina di persone avevano sviluppato la malattia, mentre i più gravi (forse sette) cominciavano a essere spostati in ospedali più attrezzati in altre aree dello stato. Un paziente sarebbe deceduto in seguito a polmonite virale da Ad-14, complice il fatto di essere già debilitato da insufficienza respiratoria cronica. Campioni biologici dei pazienti sono stati inviati al Centro per il Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta e dei suoi laboratori periferici; dai dati preliminari, un certo numero di campioni sarebbero risultati positivi al virus Ad-14. Questo patogeno, in passato, aveva già causato epidemie localizzate in caserme negli USA, di una certa gravità e con alcuni casi fatali in soggetti giovani senza storia di co-morbidità. Insistenti rumori riguardo l'epidemia in corso nell'isola Prince of Wales erano circolati durante tutto il fine settimana, mentre sul sito Flu Trackers si cercava invano di ottenere ulteriori informazioni dai residenti della zona. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito web del quotidiano locale
Notizia da Flutrackers: moderatore Ironorehopper
West Nile Virus: casi umani
Ecco la rassegna stampa:
Romagna Oggi
FluTrackers
Forum italiano di FluTrackers
Per informazioni sulla malattia:
West Nile Virus su Epicentro
venerdì 26 settembre 2008
West Nile virus
Leggi la notizia su Flu Trackers.
Leggi la comunicazione su Eurosurveillance.
Grazie all'inesauribile Giuseppe per la segnalazione.
domenica 7 settembre 2008
Dengue e Malaria
Un caso di malaria invece è stato identificato a Genova.
E' chiaro che i viaggiatori devono essere maggiormente sensibilizzati sui rischi che corrono in certi paesi con endemicità alla dengue, alla malaria, al colera e ad altre malattie a trsmissione vettoriale o alimentare e sulle modalità per ridurre l'esposizione a patogeni che possono trasmettersi anche in Italia, dove sono presenti condizioni climatiche favorevoli alla proliferazione di zanzare e altri insetti vettori.
mercoledì 13 agosto 2008
Chikungunya a Bologna

Emilianet, Bologna, 7 agosto 2008 - E' stato in vacanza nello Sri Lanka ma, al suo ritorno a Bologna, ha accusato febbre alta, dolori articolari, malessere diffuso. Fin quando all'inizio di agosto l'uomo si è rivolto al suo medico ed è stato ricoverato all'ospedale Maggiore per un caso di Chikungunya.
L'uomo, sulla cinquantina e originario dello Sri Lanka, è tornato il 31 luglio a Bologna, città dove vive da anni. Ha passato la notte a casa del figlio che era andato a prenderlo in aeroporto. Il giorno dopo ha avvertito i primi sintomi della febbre virale, per cui si è rivolto al proprio medico e poi al Maggiore (leggi tutto l'articolo qui).
Casi importati di Chikungunya sono rari ma non impossibili e ogni anno si conta qualche caso su tutta la penisola. Eccezionale, al contrario, quello che è successo in Emilia Romagna giusto un anno fa. Ravenna e le zone limitrofe furono colpite da un'epidemia di Chikungunya che fece registrare 257 casi. A differenza degli altri casi, sporadici e isolati, quello che accadde l'anno scorso è che un extracomunitario, di ritorno dall'India e portatore del virus, fu punto da una zanzara tigre che a sua volta trasmise il virus ad altre persone, generando la severa epidemia italiana. La Regione Emilia Romagna riuscì a limitare l'epidemia e nell'anno trascorso ha fatto grandi sforzi per migliorare la lotta della Sanità Pubblica alla zanzara tigre e alle malattie quali Chikungunya e Dengue che da tale vettore possono derivare.
Il caso di Chikungunya a Bologna non mi preoccupa affatto. La rapidità della diagnosi e delle azioni di lotta agli insetti vettori dimostrano la bontà del sistema di Sanità Pubblica dell'Emilia Romagna e un'epidemia su vasta scala è sicuramente scongiurata. Ma se il caso fosse capitato nelle mie Marche o in Abruzzo o in Sicilia? Metà delle Regioni italiane è priva di un piano pandemico regionale, pensare alla stesura di piani regionali per la prevenzione di malattie come Dengue e Chikungunya è fuori luogo. Siamo ancora lontani dal credere ed investire nella funzione della "Preparazione della Sanità Pubblica alle Emergenze".
Scarica e leggi il Piano della Regione Emilia Romagna per la lotta alla zanzara tigre e la prevenzione di Chikungunya e Dengue
Un grazie a Giuseppe Michieli per avermi riportato la notizia.
venerdì 11 luglio 2008
Marbung in Olanda
In comune i due virus hanno il tasso di letalità (variabile tra il 50 e il 100 per cento) e alcune manifestazioni cliniche, come massive emorragie interne e cutanee. Non esistono vaccini o trattamente specifici approvati per l'uso umano.
L'infezione inter-umana è rara e non è quasi mai di tipo casuale, perchè necessità di contatto ravvicinato con il paziente sintomatico e con i suoi fluidi organici (sangue, vomito, urine e feci). L'infezione iatrogena è più frequente nei paesi africani dove le condizioni igieniche e le attrezzature ospedaliere possono essere molto carenti. Per quanto riguarda il caso olandese, la paziente - deceduta durante la notte scorsa (10 luglio) - era arrivata in Uganda il 5 giugno scorso; visitò una prima grotta a Fort Portal il 16 giugno (ma non si ha notizia di contatti con pipistrelli); il 19 giugno visitò la grotta di Maramagambo, nota meta turistica e notoriamente infestata da pipistrelli con i quali pare sia entrata in contatto. Tornata in Olanda il 28 giugno in buone condizioni di salute ha iniziato a manifestare sintomi febbrili il 2 luglio mentre il suo ricovero in ospedale risale al 5 successivo. Immediatamente dopo il ricovero le sue condizioni generali sono peggiorate gravemente, con emorragie diffuse e insufficienza epatica il 7 luglio, quando è stata trasferita in terapia intensiva. La paziente è deceduta stanotte (10 luglio).Le analisi di laboratorio hanno confermato l'infezione da virus Marburg. Durante il periodo non sintomatico la donna è entrata in contatto con molte persone, compresi i viaggiatori del volo di ritorno, ma dal momento che il virus non si trasmette prima dell'esordio dei sintomi non si ritiene che queste persone stiano correndo rischi per la salute. I più stretti contatti, invece, quelli cioè avvenuti al suo ritorno in patria sono attualmente sotto osservazione e la loro temperatura corporea e' costantemente misurata. Al momento rimangono asintomatici.
Per conoscere meglio la malattia: Ebola and Marburg Haemorrhagic fever factsheet (ECDC).
mercoledì 28 maggio 2008
Coxsackie e Enterovirus
CINA - Malattia mano-bocca-piede (Enterovirus-71): l'ufficio regionale del Pacifico occidentale ha diffuso un rapporto preliminare sull'epidemia causata dal virus EV-71 in Cina, che ha infettato un numero particolarmente alto di bambini (40.000, secondo il rapporto). Il virus isolato non sembra essere molto distante dai precenti isolati, in termini filogenetici, tanto da giustificare un aumento della virulenza. Le indagini iniziali da parte delle autorità cinesi avevano immediatamente esaminato la possibilità di una epidemia di SARS o influenza aviaria e per questo motivo sono stati condotti test specifici che hanno dato risultato negativo per entrambi i virus (SARS-CoV e H5N1).
mercoledì 7 maggio 2008
Ancora sulla malattia mano, piedi e bocca

La malattia è più frequentemente causata dal coxsackievirus A16; a volte è causata dall’enterovirus 71 (EV71). La malattia è generalmente considerata benigna e le complicanze non sono comuni ma talvolta capitano, soprattutto quando a causare la malattia è l’EV71. L’encefalite che in alcuni casi consegue all’infezione può essere fatale e lo è stata per alcuni bambini negli ultimi giorni in Cina.
domenica 4 maggio 2008
Epidemia di malattia mano, piede e bocca in Cina
Fonti: China View e informativa OMS.
giovedì 13 marzo 2008
Hong Kong: è influenza stagionale... si chiudono le scuole!

Dunque la situazione ad Hong Kong è attribuibile all'epidemia stagionale di influenza umana, e molti esperti hanno escluso categoricamente che possa trattarsi di H5N1 (notizia peraltro già messa in chiaro dalle autorità che hanno reso pubblici i risultati delle analisi di laboratorio).
Il decesso dei quattro bambini non dovrebbe essere una notizia da prima pagina. Basta guardare a informazioni epidemiologiche come queste per capire che il fenomeno relativo alla mortalità infantile per polmonite ed influenza non è una novità: negli USA si sono contati 32 decessi pediatrici in tutta la stagione influenzale (dato aggiornato al 1° marzo). Secondo l'ultimo numero di MMWR le morti pediatriche associate ad influenza negli USA sono 41 e solo nell'ultima settimana si sono contati 8 decessi.
sabato 19 gennaio 2008
A proposito di Meningite in Italia

La popolazione italiana ha reagito in modo differente da regione a regione e da zona a zona. A Fabriano, dove lavoro, nel mese di novembre 2007 si sono registrate 40 vaccinazioni antimeningococciche; dopo le prime due settimane di gennaio sono state somministrate 800 dosi di vaccino, con un incremento della richiesta di vaccinazione del 2000%. I primi giorni dell'anno abbiamo introdotto un sistema di erogazione del servizio a numerazione progressiva, garantendo circa 30-40 numeri a sessione vaccinale. Almeno fino a quando la gente non ha cominciato a fare la fila dalle cinque della mattina, al freddo e al gelo! Come se non bastasse lo stabile in cui lavoriamo ha due ingressi… e così il 17 gennaio, all’apertura del Servizio, 20 persone aspettavano da un lato e 40 dall’altro! Panico!
Allora, per gestire al meglio le scorte di vaccino, per non creare disagio alla popolazione, per evitare sovraffollamenti, file inutili, permessi di lavoro sprecati… abbiamo deciso di effettuare la vaccinazione su prenotazione telefonica. Ma nel giorno in cui il servizio su prenotazione è cominciato alcuni hanno atteso il Direttore del Servizio di Igiene per esternare il loro disappunto: la decisione presa nel pomeriggio di giovedì 17 non era stata comunicata durante la mattinata di giovedì 17… e chi era rimasto senza vaccino il giorno prima era stato invitato a ritentare il giorno successivo.
Il 21 dicembre scorso sono state assegnate le Benemerenze al merito della Sanità pubblica.
Proprio non mi va giù che l’Ordine Nazionale dei Giornalisti sia stato insignito della medaglia d’argento al valore della Sanità pubblica, una decisione che sminuisce il valore dell’onorificenza e che, alla luce dell’assurda copertura mediatica del 2005 (aviaria) e degli ultimi giorni (meningite), non mi sembra avere alcun valido fondamento.
lunedì 7 gennaio 2008
Meningite in Italia

- Continua la presenza di casi sporadici di meningite batterica, in particolare da meningococco di sierogruppo “C”, sia in Veneto che in altre regioni in Italia come in ogni inverno.
- Il numero totale di casi di meningite è stabile negli ultimi anni.
- Anche quest’anno il nume ro dei pazienti di cui è pervenuta segnalazione non eccede l’andamento invernale abituale. In particolare nelle meningiti da meningococco C si è osservato, negli ultimi due anni, una diminuzione dei casi.
- La prevenzione della meningite da gruppo C, è affidata all’uso dello specifico vaccino coniugato, indicato quale misura di contenimento dell’infezione che, si ricorda, è presente nella gola di persone asintomatiche che possono essere definite portatori sani, in oltre il 10% della popolazione generale.
- La vaccinazione contro il meningococco C di particolari gruppi di popolazione è indicata soltanto in presenza di focolai epidemici quali quello veneto.
- La vaccinazione di soggetti che si recano in zone italiane colpite da focolai epidemici non è indicata.
Da qualche giorno lavoro come dirigente medico presso un dipartimento di prevenzione delle Marche e mi occupo principalmente di vaccinazioni: il cuore della prevenzione! L'attività vaccinale del Servizio in cui opero è raddoppiata da metà dicembre e la richiesta non sembra arrestarsi. La principale vaccinazione ricercata: anti-meningococco C. Non poteva capitare periodo "peggiore" per cominciare la mia avventura lavorativa nella Sanità Pubblica: la domanda a cui giornalmente devo rispondere è la seguente: conviene vaccinarsi? Rispondere non è semplice; da un lato c'è la mia passione per la prevenzione e il desiderio di dare una "pacca sulla spalla" al genitore che pone la domanda e dirgli: "bravo, hai scelto la strada della prevenzione, ottima decisione", poi però il mio lato più razionale mi frena, penso ai pochi casi di meningite, penso che il rapporto rischio-beneficio non è poi così alto e qualche volta mi capita di pensare: "guarda questo... si preoccupa tanto della meningite e non ha ancora vaccinato suo figlio contro morbillo-parotite e rosolia!". Non faccio in tempo a pensarlo che sento battere il martello sul mio chiodo fisso: "la morte di un ragazzo per meningite da meningococco C è una morte evitabile... al diavolo l'epidemiologia... spero si vaccinino tutti!". Supero il mio personale dualismo ricordando le parole di Barbara De Mei, scritte nel bel documento: Il counselling in ambito vaccinale
"L’obiettivo non è convincere, affermare il proprio punto di vista, prendere decisioni al posto di un’altra persona, “vincere” nella relazione, ma piuttosto mantenere la relazione.
Quindi ascoltare, comprendere senza banalizzare, potenziare le risorse e l’autonomia della
persona per: condividere le informazioni; favorire la consapevolezza dei benefici e dei rischi della vaccinazione; facilitare la scelta."
Dunque non sono io che devo dare risposte: io devo solo facilitare un processo che porti ad una decisione consapevole ed informata.
Non posso evitare di chiudere questo post rifacendomi al comunicato odierno del Ministero della Salute: mi sembra evidente che la prevenzione, anche in questo caso come nel caso della pandemia influenzale, non giochi tutte le sue carte con la vaccinazione. La vaccinazione è l'arma preventiva principale ma non è l'unica arma a nostra disposizione: c'è il lavaggio delle mani; c'è il buon senso delle comuni norme igieniche... e queste misure di sanità pubblica forse saranno meno efficaci... ma non hanno effetti avversi!