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venerdì 1 giugno 2007

Dieci cose che devi sapere sulla pandemia influenzale: Numero 10


L’OMS allerterà il mondo quando il rischio per una pandemia sarà elevato

L’Organizzazione Mondiale della Sanità lavora a stretto contatto con i ministeri della salute e le altre organizzazioni di sanità pubblica al fine di supportare le attività di sorveglianza dei vari paesi rispetto ai sottotipi virali in circolazione. Un sistema di sorveglianza sensibile, che possa individuare virus influenzali emergenti è essenziale per il rapido accertamento della presenza di virus pandemici.
Sei fasi distinte sono state definite per facilitare la pianificazione, con la definizione dei ruoli per i governi, le industrie e l’OMS. Attualmente ci troviamo in fase 3: un virus di nuova insorgenza sta causando infezioni ma non si trasmette facilmente da persona a persona.

Dieci cose che devi sapere sulla pandemia influenzale: Numero 9


Ogni Paese deve essere preparato

L’OMS ha pubblicato una serie di azioni strategiche raccomandate per rispondere all’evento influenzale pandemico. Le azioni sono stabilite per provvedere diverse linee difensive che riflettono la complessità della situazione. Le azioni raccomandate sono differenti a seconda che ci si trovi nella presente fase di allerta pandemica, in caso di diffusione di un virus pandemico e in caso di dichiarazione di pandemia.


Dieci cose che devi sapere sulla pandemia influenzale: Numero 8






Le difficoltà economiche e sociali potrebbero essere grandi
Un'alta incidenza di malattia potrebbe essere accompagnata da assenteismo lavorativo. E tutto questo potrebbe contribuire ad un danno economico e sociale. Le passate pandemie si sono diffuse globalmente in due o tre ondate. Non ci si aspetta che tutte le parti del mondo o di un singolo Paese vengano severamente colpite allo stesso tempo. Le difficoltà economiche potrebbero essere momentanee, ma potrebbero essere amplificate dalle dinamiche di mercato attuali. Le difficoltà sociali potrebbero essere molto accentuate se i tassi di assenteismo condizionassero i servizi essenziali, come elettricità, trasporti, comunicazioni.

Dieci cose che devi sapere sulla pandemia influenzale: Numero 7

Potrebbe esserci un numero elevato di morti

Storicamente il numero di morti durante le varie pandemie è stato variabile. I tassi di mortalità sono largamente determinati da quattro fattori: il numero delle persone che viene infettato, la virulenza del virus, la vulnerabilità delle popolazioni affette e l’efficacia delle misure preventive adottate. Accurate stime della mortalità non possono essere fatte prima che il virus pandemico sia emerso e cominci a diffondersi. Tutte le stime relative al numero delle morti attese sono puramente speculative.
L’OMS ha stimato, in modo relativamente conservativo, dai 2 milioni ai 7,4 milioni di morti. Questa stima è effettuata sulla base dei dati relativi alla pandemia di lieve severità del 1957. Stime effettuate considerando la possibilità di virus più dannosi, come quello del 1918, danno luogo ad un numero di morti molto maggiore. Tuttavia la pandemia del 1918 è considerata evento eccezionale.

martedì 29 maggio 2007

Dieci cose che devi sapere sulla pandemia influenzale: Numero 6



Farmaci e Vaccini saranno inadeguati

Le scorte di vaccini e farmaci anti-virali, che sembrano rappresentare le misure più importanti per ridurre incidenza e mortalità durante la pandemia, saranno inadeguate in tutti i Paesi, nelle fasi iniziali di una pandemia e per i mesi successivi. Desta particolare preoccupazione l’inadeguata quantità di vaccino, dal momento in cui la vaccinazione rappresenta l’intervento difensivo più importante per proteggere la Popolazione. Rispetto alla situazione attuale (al 2005, ma le cose non sembrano essere migliorate - Ndr) molti Paesi in via di sviluppo non avranno accesso al vaccino per tutta la durata di un’eventuale pandemia.


Dieci cose che devi sapere sulla pandemia influenzale: Numero 5



La malattia si diffonderà notevolmente

Per l’assenza di immunità specifica da parte della maggior parte della popolazione, il tasso d'incidenza sarà più alto rispetto a quello delle epidemie influenzali stagionali.
Per la prossima pandemia si stima che un'elevata percentuale della popolazione mondiale richiederà qualche forma di assistenza sanitaria. Sono pochi i Paesi che possono contare su personale, luoghi di cura e posti letto necessari per fronteggiare la malattia di un elevato numero di persone.

domenica 27 maggio 2007

Dieci cose che devi sapere sulla pandemia influenzale: Numero 4



Tutti i Paesi saranno interessati da una pandemia influenzale

Una volta che un nuovo e contagioso virus avrà origine, la sua diffusione globale è da considerare inevitabile. I vari paesi potrebbero ritardare l’ingresso del virus attraverso misure quali la chiusura delle frontiere e la restrizione dei viaggi ma non potranno evitarlo. Le pandemie del secolo scorso si sono estese in tutto il mondo nel giro di 6-9 mesi, anche se al tempo i viaggi internazionali avvenivano principalmente in nave. Considerata la velocità e il volume attuale dei viaggi aerei internazionali il virus potrebbe diffondersi più rapidamente, con la possibilità che tutti i continenti vengano raggiunti in meno di tre mesi.

Dieci cose che devi sapere sulla pandemia influenzale: Numero 3



Il mondo potrebbe essere vicino ad un’altra pandemia

Gli esperti hanno continuato a monitorare un nuovo e pericoloso virus influenzale, il sottotipo H5N1, per almeno otto anni. Il virus H5N1 ha infettato per la prima volta l’uomo a Hong Kong nel 1997, causando diciotto casi e sei morti. Dalla metà del 2003 questo virus ha causato la più vasta e grave epidemia dei polli mai registrata. Nel dicembre del 2003 sono stati identificati dei casi di persone infettate per l’esposizione ad uccelli malati.
Da quel momento le infezioni di oltre 100 casi umani (nel 2005 – ndr), in quattro regioni asiatiche (Cambogia, Indonesia, Tailandia e Vietnam), sono state confermate in laboratorio e più della metà di queste persone sono morte. Molti casi si sono verificati in bambini e giovani adulti precedentemente sani. Fortunatamente il virus non passerà facilmente la barriera di specie (dagli uccelli all’uomo) e attualmente non si trasmette fra gli uomini. Se l’H5N1 dovesse evolvere in una forma contagiosa, come la comune influenza, potrebbe avere luogo una pandemia.

Dieci cose che devi sapere sulla pandemia influenzale: Numero 2


Le pandemie influenzali sono eventi ricorrenti.

Una pandemia influenzale è un evento raro ma ricorrente. Nel precedente secolo si sono succedute tre pandemie: l’influenza Spagnola nel 1918, l’Asiatica nel 1957 e la Hong Kong nel 1968. Si è stimato che la pandemia del 1918 abbia ucciso circa 40-50 milioni di persone in tutto il mondo. Quella pandemia è considerata una delle malattie più mortali della storia dell’umanità. Le pandemie successive furono più lievi e si stima che determinarono circa 2 milioni di morti nel 1957 e 1 milione di morti nel 1968.
Una pandemia ha luogo quando un nuovo virus influenzale insorge e comincia a diffondersi, attraverso le stesse vie di trasmissione dell’influenza stagionale. Il fatto che il virus sia nuovo comporta l’assenza di immunità specifica nei suoi confronti. Questo è anche il motivo per il quale le persone che contraggono il virus pandemico avranno un’infezione peggiore rispetto a quella causata dal virus dell’influenza stagionale.

sabato 26 maggio 2007

Dieci cose che devi sapere sulla pandemia influenzale: Numero 1



Pandemia influenzale e influenza aviaria non sono la stessa cosa

Con il termine di influenza aviaria si fa riferimento ad un ampio gruppo di virus influenzali differenti che infettano gli uccelli. In rare occasioni questi virus possono infettare altre specie, fra cui suini e umani. La grande maggioranza dei virus dell’influenza aviaria non infetta gli uomini. Una pandemia influenzale si verifica quando origina un nuovo sottotipo virale che non ha mai circolato fra gli uomini.
Per questo motivo il virus aviario H5N1 è considerato un tipo virale con potenziale pandemico, almeno fino a quando non subisca mutazioni e adattamenti in grado di renderlo capace di contagio interumano. Quando questo accadrà non si parlerà più di virus aviario ma si parlerà di virus influenzale umano. Le pandemie influenzali sono causate da nuovi virus influenzali che si sono adattati agli uomini.


Fonte: World Health Organization (WHO), 2005 http://www.who.int/csr/disease/influenza/pandemic10things/en/index.html