Un turista italiano di ritorno da una vacanza in estremo oriente è stato diagnosticato affetto da febbre dengue a Firenze (leggi qui) dopo che era stato ricoverato in ospedale con sintomi febbrili e rash cutaneo. Nei giorni scorsi altri due pazienti avevano ricevuto la stessa diagnosi.
Un caso di malaria invece è stato identificato a Genova.
E' chiaro che i viaggiatori devono essere maggiormente sensibilizzati sui rischi che corrono in certi paesi con endemicità alla dengue, alla malaria, al colera e ad altre malattie a trsmissione vettoriale o alimentare e sulle modalità per ridurre l'esposizione a patogeni che possono trasmettersi anche in Italia, dove sono presenti condizioni climatiche favorevoli alla proliferazione di zanzare e altri insetti vettori.
1 commento:
Giustissimo il richiamo all'importanza dell'educazione sanitaria. Importante sottolineare anche il ruolo del cittadino.
Il cittadino che lascia l'Italia per una vacanza ha il diritto/dovere di informarsi sui rischi che corre nel visitare determinate mete turistiche. Gran parte dei Dipartimenti di Prevenzione delle AUSL italiane dovrebbero poter offrire il servizio "medicina del viaggiatore". Il servizio, però, è offerto solo a chi lo ricerca e le vaccinazioni non sono sempre gratuite. Ecco perchè l'impegno deve essere anche quello del singolo cittadino, a tutela della sua salute e di quella degli altri.
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