venerdì 11 luglio 2008

Marbung in Olanda

Olanda - Un caso importato di febbre emorragica di Marbung è stato segnalato dalle autorità sanitarie olandesi, come riportano il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC) e l'OMS. Si tratta di una donna olandese che aveva condotto un tour in Uganda, visitando alcune grotte infestate da pipistrelli, di una specie altamente sospettata di essere uno dei serbatoi naturali del virus Marburg, un filovirus, della stessa famiglia di Ebola - pur essendo i due patogeni appartenenti a specie ben distinte.
In comune i due virus hanno il tasso di letalità (variabile tra il 50 e il 100 per cento) e alcune manifestazioni cliniche, come massive emorragie interne e cutanee. Non esistono vaccini o trattamente specifici approvati per l'uso umano.
L'infezione inter-umana è rara e non è quasi mai di tipo casuale, perchè necessità di contatto ravvicinato con il paziente sintomatico e con i suoi fluidi organici (sangue, vomito, urine e feci). L'infezione iatrogena è più frequente nei paesi africani dove le condizioni igieniche e le attrezzature ospedaliere possono essere molto carenti. Per quanto riguarda il caso olandese, la paziente - deceduta durante la notte scorsa (10 luglio) - era arrivata in Uganda il 5 giugno scorso; visitò una prima grotta a Fort Portal il 16 giugno (ma non si ha notizia di contatti con pipistrelli); il 19 giugno visitò la grotta di Maramagambo, nota meta turistica e notoriamente infestata da pipistrelli con i quali pare sia entrata in contatto. Tornata in Olanda il 28 giugno in buone condizioni di salute ha iniziato a manifestare sintomi febbrili il 2 luglio mentre il suo ricovero in ospedale risale al 5 successivo. Immediatamente dopo il ricovero le sue condizioni generali sono peggiorate gravemente, con emorragie diffuse e insufficienza epatica il 7 luglio, quando è stata trasferita in terapia intensiva. La paziente è deceduta stanotte (10 luglio).Le analisi di laboratorio hanno confermato l'infezione da virus Marburg. Durante il periodo non sintomatico la donna è entrata in contatto con molte persone, compresi i viaggiatori del volo di ritorno, ma dal momento che il virus non si trasmette prima dell'esordio dei sintomi non si ritiene che queste persone stiano correndo rischi per la salute. I più stretti contatti, invece, quelli cioè avvenuti al suo ritorno in patria sono attualmente sotto osservazione e la loro temperatura corporea e' costantemente misurata. Al momento rimangono asintomatici.
Per conoscere meglio la malattia: Ebola and Marburg Haemorrhagic fever factsheet (ECDC).

Nessun commento: