INFLUENZA AVIARIA HP A/H7N7 IN INGHILTERRA - Il Dipartimento dell'Agricoltura del Governo britannico ha pubblicato il rapporto finale sui risultati delle indagini epidemiologiche sul caso dell'epizoosi sostenuta dal virus HPAI A/H7N7 nell'Oxfordshire (leggi qui). Sebbene, non sia stato possibile stabilire con certezza la fonte del contagio, che ha portato alla distruzione dell'intero stock di pollame di un allevamento, il rapporto evidenzia due principali ipotesi: la presenza del virus A/H7N7 in una forma a bassa patogenicità nella fauna avicola; l'introduzione del virus tramite la fauna selvatica. Si consiglia inoltre al settore avicolo di mantenere alta la guardia poichè la possibilità di ulteriori epizoosi - pure considerata poco probabile - rimane tuttavia presente.
HONG KONG - Un esperto di Hong Kong ha messo in guardia dalla possibile perdità di efficacia dei vaccini anti-H5 usati per immunizzare il pollame nella regione speciale cinese (leggi qui). I vaccini sono impiegati da anni nel tentativo di ridurre la circolazione virale nello stock avicolo, dopo la ben nota epizoosi del 1997 che causò la morte di 6 dei 18 pazienti infettati dal virus H5N1, contratto da molti nei mercati di pollame vivo. Finora la campagna vaccinale ha sempre dato buoni risultati, poichè nella città che conta più di sette milioni di abitanti non c'è più stato alcun caso umano di infezione. Tuttavia recentemente si è notata una certa ricorrenza di episodi sia in volatili selvatici che nel pollame. E' quindi possibile che il vaccino attualmente in uso, basato sul ceppo A/H5N2, abbia perso parte della sua potenza nei confronti dei nuovi ceppi H5N1 circolanti nel sud della Cina.
Sempre ad HongKong, dopo la fine del periodo di quarantena seguito alla scoperta di campioni fecali ambientali di polli vivi infettati dal virus H5N1, le autorità sanitarie della regione speciale hanno ridotto il livello di allerta per cui sia le attività di produzione e vendita di pollame che quelle degli ospedali e centri di diagnostica ritorna normale (leggi qui).
EGITTO - Rapporto finale all'OIE (leggi qui): l'Aviaria è ora considerata endemica nel paese nord-africano, per cui gli aggiornamenti all'OIE saranno inviati a cadenza bi-annuale. Nell'ultimo rapporto sono indicate 19 epizoosi a partire da febbraio fino alla fine di giugno 2008, con almeno 100 mila animali abbattuti.
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