lunedì 28 luglio 2008

H5N1 Update - Settimana 29

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, VIETNAM - Rapporto all'OIE: 15 nuovi focolai epizootici causati dal virus H5N1, per un totale di 14 mila animali perduti. Alcuni di questi erano già stati sottoposti a una prima vaccinazione ma la malattia si è comunque sviluppata.

INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO, INDONESIA: nuovo caso umano fatale a Tangerang (leggi qui). Un uomo di 38 anni - portuale addetto allo scarico di materiale fertilizzante di provenienza avicola - è deceduto dopo aver contratto il virus H5N1, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Associated Press che riprende le dichiarazioni di un portavoce del laboratorio che ha condotto le analisi. Non è chiaro al momento se la notizia verrà pubblicamente divulgata dal governo indonesiano che si è detto contrario all'aggiornamento caso per caso delle infezioni umane, poichè metterebbe in cattiva luce gli sforzi che l'Indonesia sta compiendo nel contenimento della malattia. L'OMS non ha aggiornato sul caso.
Per quanto riguarda i precedenti casi umani in Indonesia, un recente numero monografico degli Annali dell'Accademia Medica di Singapore ha pubblicato una serie di articoli sull'influenza aviaria in Asia, fra cui uno studio condotto da uno dei principali ospedali infettivologici indonesiani (leggi qui - Cidrap). Dei 27 casi trattati dall'ospedale la maggior parte è deceduta e i medici sospettano che il decorso estremamente rapido e fatale sia da imputarsi a differenti cause fra cui: ritardato ricovero in un centro specializzato, diagnosi iniziale errata da parte dei medici sul territorio, mancanza di strutture adeguate di terapia intensiva nelle aree di provenienza dei pazienti, ritardata somministrazione del farmaco antivirale di prima scelta per il trattamento dell'influenza, ipervirulenza del ceppo indonesiano H5N1. In sostanza gli esperti suggeriscono un potenziamento delle strutture ospedaliere locali e una campagnia di formazione del personale sanitario per evitare ritardi nella diagnosi e nel trattamento / isolamento dei pazienti.

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