INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO, INDONESIA - Come precedentemente riportato da PandemItalia, un sospetto cluster di casi umani di H5N1 è stato identificato una settimana fa nell'isola di Sulawesi, quando almeno 17 persone sono state ricoverate nell'unità di malattie infettive - in isolamento stretto - dell'ospedale di Makassar. I test di laboratorio effettuati a Jakarta hanno però escluso la presenza del virus, secondo quanto riporta la stampa locale, ripresa anche da CIDRAP. Sebbene, l'intera vicenda sia rimasta avvolta da una fitta nebbia di informazioni contraddittorie, la copertura giornalistica ha garantito comunque la diffusione di alcuni particolari riguardanti i pazienti coinvolti: la maggior parte era rappresentata da bambini; su sei campioni biologici si è avuta positività ai test rapidi per l'Influenza A; tre pazienti avevano sviluppato polmonite acuta. Dopo le prime cure in isolamento, tutti i pazienti hanno mostrato un veloce recupero e sono diventato afebbrili. Oggi cinque di loro hanno ottenuto il permesso di lasciare l'ospedale mentre per gli altri bisognerà attendere la fine del periodo di osservazione. Due pazienti pediatrici ammessi due giorni fa sembrano rispondere bene alle terapie. Si è utilizzato ampiamente il farmaco oseltamivir, antivirale di prima scelta nel trattamento dell'influenza umana e stagionale e dei casi di H5N1. Effettivamente esiste la possibilità che questi pazienti non siano stati infettati dal virus H5N1, o almeno non tutti, poichè in Indonesia finora il tasso di mortalità far i casi umani è stato altissimo, fino a superare l'85%. Tuttavia bisogna ricordare che in alcuni paesi come l'Egitto e il Vietnam per alcuni gruppi di casi umani si è registrato un tasso di mortalità piuttosto basso, addirittura sotto il 20% (contro una media cumulativa per tutti i casi del 63%).
Altre notizie sui 17 casi di Sulawesi: Reuters; Agenzia DepkomInfo; Jakarta Post.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, INDONESIA - Un membro della commissione sull'influenza aviaria ha riferito a un giornale locale che la metà dei mercati ''tradizionali'' dove si vende pollame vivo e lo si macella è a rischio di contaminazione per il virus H5N1 che è diffuso in modo enzootico nell'arcipelago (leggi qui).
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, BANGLADESH - Rapporto all'OIE: 1100 animali distrutti dopo una epizoosi di influenza aviaria A/H5N1 registrata verso la fine di settembre.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TAILANDIA - Rapporto all'OIE: focolaio epizootico a Uthai Thani.
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