lunedì 6 ottobre 2008

H5N1 Update - Settimana 40

INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO, PAKISTAN - Il bollettino settimanale epidemiologico dell'OMS (Weekly epidemiological Record, ha pubblicato un resoconto sulle indagini epidemiologiche condotte da esperti OMS con la collaborazione dei CDC USA e delle autorità sanitarie pakistane durante l'epidemia di influenza aviaria che colpì un nucleo familiare nel novembre 2007. Complessivamente l'OMS ha scoperto cinque casi, di cui quattro confermati da analisi di laboratorio e uno probabile ma di cui non è stato possibile reperire campioni biologici perchè già sepolto al tempo delle indagini, tutti appartenenti alla stessa famiglia. I cinque fratelli, secondo il rapporto, si sarebbero infettati tramite contatto prolungato e ravvicinato gli uni con gli altri durante le fasi acute della malattia e non c'è prova che il virus H5N1 si sia trasmesso ai contatti dei pazienti, al personale medico ospedaliero e in comunità. Tutte le analisi per la ricerca degli anticorpi anti-H5N1 per gli altri familiari e contatti hanno dato esito negativo. La conclusione è che una probabile trasmissione inter-umana del virus H5N1 è avvenuta (con infezione di terza generazione) ma senza diffusione efficiente e sostenuta al di fuori del focolaio familiare e nella comunità tramite contatti casuali. Il caso indice aveva partecipato alla liquidazione di un focolaio epizootico di H5N1 in una fattoria senza le dovute precauzioni. Dopo aver sviluppato i sintomi classici dell'infezione umana da H5N1 (con polmonite virale acuta), era stato ricoverato in ospedale e assistito da uno dei fratelli. Gli altri si erano infettati presso l'abitazione dell'uomo quando era tornato dalla missione di liquidazione, condividendo anche la stanza da letto durante le fasi sintomatiche della malattia. Dei cinque casi, due sono deceduti, due hanno sviluppato la malattia ma sono guariti e uno è rimasto asintomatico ma le ricerche per gli anticorpi neutralizzanti hanno rivelato lo sviluppo di immunità contro il virus H5N1.

INFLUENZA AVIARIA NELLA AVIFAUNA SELVATICA, NIGERIA - La rivista dei CDC USA Emerging Infectious Diseases ha pubblicato uno studio sulla circolazione dei virus H5N1 nella fauna selvatica e domestica in Nigeria (leggi qui). Secondo i ricercatori, dopo l'introduzione del virus nel paese durante il 2006, sono stati isolati negli animali selvatici virus riassortanti, segno che l'H5N1 ha messo radici nell'area. Tuttavia anche i più recenti isolamenti hanno mostrato somiglianza genetica con quelli della prima introduzione rispetto ai virus circolanti altrove nel mondo. La conclusione è che probabilmente la reintroduzione del virus H5N1 dall'Africa all'Eurasia è un evento meno frequente di quanto si pensasse in precedenza.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TOGO - Il servizio informazione IRIN ha aggiornato sulla situazione epizootica nel paese africano del Togo (leggi qui) , dopo la identificazione di un focolaio di influenza aviaria H5N1 in un allevamento vicino la capitale. Fino a questo momento sono stati distrutti 17,000 animali nel tentativo di circoscrivere la diffusione del virus.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, VIETNAM - L'OIE ha ricevuto un rapporto sulla situazione epizootica in Vietnam (leggi qui). Nelle ultime settimane sono comparsi focolai di infezione da virus H5N1 in allevamenti di pollame e anatre nelle province di Dong Thap, Nghe An, Kien Giang, Ben Tre, Quang Ngai, Ca Mau per un totale di circa ottomila animali perduti.

INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, COREA DEL SUD - Nuovo focolaio epizootico H5N1 nel pollame in Corea del Sud (leggi qui)

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