Mentre sarò in Spagna, a Madrid, (24-30 maggio) per partecipare ad un corso di formazione organizzato dagli ECDC in collaborazione con l'ASPHER, la situazione internazionale relativa alla diffusione del nuovo virus influenzale A/H1N1 sarà in costante evoluzione.
Verosimilmente l'OMS non dichiarerà la fase 6. Le parole del Direttore Generale dell'OMS, Margaret Chan, sono chiare. Nel discorso conclusivo della 62esima assemblea dell'OMS la Chan ha dichiarato che "molte delegazioni hanno chiesto all'OMS di considerare altri criteri, oltre che quello della diffusione geografica, per la valutazione delle fasi di allerta pandemica".
Effettivamente appare chiaro che secondo il criterio di diffusione geografica l'OMS avrebbe già dovuto dichiarare la fase 6. E francamente non capisco perchè non l'abbiano fatto.
Me ne vado in Spagna con la speranza di non essere contagiato e di non portare in casa il nuovo virus influenzale. In borsa ho una soluzione a base alcolica per il lavaggio antisettico delle mani, passeggiando tra aeroporti e stazioni di metro sarà importante, ogni tanto, lavarsi le mani.
Ho tanta voglia di imparare cose nuove e di confrontarmi con epidemiologi provenienti da altre nazioni europee. Il corso si terrà nella sede della Scuola Nazionale Spagnola di Sanità Pubblica. Forse qualcuno si starà occupando di preparazione alla pandemia influenzale e spero di potermi confrontare con chi sta affrontando una situazione più avanzata rispetto alla nostra (secondo l'ultimo aggiornamento dell'ECDC: 126 casi e, di questi, 30 casi secondari). Spero di avere accesso ad internet per rimanere aggiornato quanto basta.
Per mantenersi costantemente aggiornati i siti che meritano di essere seguiti sono gli stessi di sempre:
il sito dell'OMS
il sito dell'ECDC
il sito dei CDC
il sito del Ministero della Salute
il sito di Epicentro
i siti di Giuseppe Michieli (ATM e AQG)
uno dei migliori blog informativi (come questo).
Copio-incollo le parole conclusive del già citato discorso di Margaret Chan:
"The decision to declare an influenza pandemic is a responsibility, and a duty, that I take very, very seriously.
I will consider all the scientific information available. I will be advised by the Emergency Committee, established in compliance with the International Health Regulations.
But I will also consider the fact that science finds its application and its value in serving people. And in serving people, we need their confidence, their comprehension, and their trust."
sabato 23 maggio 2009
giovedì 21 maggio 2009
Attenzione a quei tre (o forse quattro)!
Con la Circolare del 20 maggio 2009 il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, fa seguito alle Circolari del 28 aprile e del 2 maggio e le modifica parzialmente con precisazioni che avranno importanti ricadute operative:
- I controlli alle frontiere aeroportuali saranno attivati per tutti i passeggeri provenienti da aree in cui vi sia sostenuta trasmissione di infezione da nuovo virus A/H1N1 (quindi non solo Messico, ma anche USA, per esempio).
- I criteri epidemiologici che definiscono il caso sospetto cambiano. In particolare la Circolare parla di una persona che "nei sette giorni immediatamente precedenti l'insorgenza della malattia"... "si è recata in viaggio in una zona per la quale è documentata la trasmissione sostenuta di infezione da nuovo virus influenzale A/H1N1".
Due considerazioni/riflessioni:
Chi stabilisce quali siano le zone con trasmissione sostenuta documentata? (Documentata da chi? E come?)
Attualmente il buon senso mi fa pensare alla provenienza da Messico e Stati Uniti.
Ma anche nel Canada la diffusione del virus non sembra essere da meno e nel report odierno dell'ECDC, tra i maggiori sviluppi rispetto alla situazione di ieri, viene segnalata la notizia trasmessa da un comunicato stampa del governo canadese: "in Canada la nuova influenza da virus A/H1N1 si sta diffondendo in comunità con modalità simili all'influenza stagionale".
Il Canada comunica dunque che i casi nelle prossime ore saranno in costante e progressivo aumento. Nella sola giornata odierna ha comunicato 224 nuovi casi, ovvero un incremento del 44% dei casi confermati (nb: il Canada non riporta i casi ogni giorno ma 3 volte a settimana e i 224 nuovi casi sono riferibili al periodo 16-20 maggio).
Come dobbiamo considerare il Canada ai fini della valutazione dei criteri epidemiologici? Alla stregua di USA e Messico?
E i 73 casi di trasmissione secondaria in Inghilterra? è possibile considerarla "trasmissione sostenuta di infezione da nuovo virus influenzale A/H1N1"?
Gli operatori che ogni giorno sono potenzialmente a contatto con casi sospetti dovrebbero essere facilitati nel processo decisionale.
La seconda considerazione.
Non capisco perchè l'Italia abbia recepito con 20 giorni di ritardo la definizione di caso che l'UE aveva già deciso in data 30 aprile 2009 con questo documento.
Dunque con la Circolare del 2 maggio il Ministero ha stabilito una definizione di caso già superata da 4 giorni.
Posso solo sperare che il Governo italiano comprenda la gravità della situazione internazionale e la necessità di agire con maggiore rapidità.
- I controlli alle frontiere aeroportuali saranno attivati per tutti i passeggeri provenienti da aree in cui vi sia sostenuta trasmissione di infezione da nuovo virus A/H1N1 (quindi non solo Messico, ma anche USA, per esempio).
- I criteri epidemiologici che definiscono il caso sospetto cambiano. In particolare la Circolare parla di una persona che "nei sette giorni immediatamente precedenti l'insorgenza della malattia"... "si è recata in viaggio in una zona per la quale è documentata la trasmissione sostenuta di infezione da nuovo virus influenzale A/H1N1".
Due considerazioni/riflessioni:
Chi stabilisce quali siano le zone con trasmissione sostenuta documentata? (Documentata da chi? E come?)
Attualmente il buon senso mi fa pensare alla provenienza da Messico e Stati Uniti.
Ma anche nel Canada la diffusione del virus non sembra essere da meno e nel report odierno dell'ECDC, tra i maggiori sviluppi rispetto alla situazione di ieri, viene segnalata la notizia trasmessa da un comunicato stampa del governo canadese: "in Canada la nuova influenza da virus A/H1N1 si sta diffondendo in comunità con modalità simili all'influenza stagionale".
Il Canada comunica dunque che i casi nelle prossime ore saranno in costante e progressivo aumento. Nella sola giornata odierna ha comunicato 224 nuovi casi, ovvero un incremento del 44% dei casi confermati (nb: il Canada non riporta i casi ogni giorno ma 3 volte a settimana e i 224 nuovi casi sono riferibili al periodo 16-20 maggio).
Come dobbiamo considerare il Canada ai fini della valutazione dei criteri epidemiologici? Alla stregua di USA e Messico?
E i 73 casi di trasmissione secondaria in Inghilterra? è possibile considerarla "trasmissione sostenuta di infezione da nuovo virus influenzale A/H1N1"?
Gli operatori che ogni giorno sono potenzialmente a contatto con casi sospetti dovrebbero essere facilitati nel processo decisionale.
La seconda considerazione.
Non capisco perchè l'Italia abbia recepito con 20 giorni di ritardo la definizione di caso che l'UE aveva già deciso in data 30 aprile 2009 con questo documento.
Dunque con la Circolare del 2 maggio il Ministero ha stabilito una definizione di caso già superata da 4 giorni.
Posso solo sperare che il Governo italiano comprenda la gravità della situazione internazionale e la necessità di agire con maggiore rapidità.
In Italia salgono a 14 i casi di nuova influenza
Con il Comunicato n. 224 del 21 maggio 2009 il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha trasmesso la notizia dell'incremento nel numero dei casi confermati di influenza da nuovo virus A/H1N1 in Italia. I casi accertati sono attualmente 14.
Il 20 maggio 2009 l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato il decimo caso di influenza A/H1N1. Si tratta di una ragazza di 21 anni, residente in Friuli-Venezia Giulia, rientrata in Italia il 15 maggio da un viaggio negli Stati Uniti. Dopo aver accusato febbre e sintomi influenzali, il 17 maggio la giovane è stata visitata e trattata in ospedale. Ora si trova in isolamento nella propria casa.
Per gli altri quattro casi, confermati in data odierna e tutti residenti nel Lazio, seguiranno informazioni più dettagliate nei prossimi giorni.
Ma la notizia più rilevante è, senza dubbio, l'aggiornamento dell'elenco delle misure adottate dal Ministero per fronteggiare una eventuale pandemia influenzale (Circolare del 20 maggio 2009). È stato (finalmente - ndr) "emanato aggiornamento delle circolari del 28 aprile e 2 maggio con le misure per la rintracciabilità dei viaggiatori e degli equipaggi dei voli provenienti da aree con trasmissione sostenuta di infezione da nuovo virus dell’influenza A/H1N1, la definizione di caso di influenza A/H1N1, la gestione dei casi sospetti, probabili e confermati".
Il 20 maggio 2009 l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato il decimo caso di influenza A/H1N1. Si tratta di una ragazza di 21 anni, residente in Friuli-Venezia Giulia, rientrata in Italia il 15 maggio da un viaggio negli Stati Uniti. Dopo aver accusato febbre e sintomi influenzali, il 17 maggio la giovane è stata visitata e trattata in ospedale. Ora si trova in isolamento nella propria casa.
Per gli altri quattro casi, confermati in data odierna e tutti residenti nel Lazio, seguiranno informazioni più dettagliate nei prossimi giorni.
Ma la notizia più rilevante è, senza dubbio, l'aggiornamento dell'elenco delle misure adottate dal Ministero per fronteggiare una eventuale pandemia influenzale (Circolare del 20 maggio 2009). È stato (finalmente - ndr) "emanato aggiornamento delle circolari del 28 aprile e 2 maggio con le misure per la rintracciabilità dei viaggiatori e degli equipaggi dei voli provenienti da aree con trasmissione sostenuta di infezione da nuovo virus dell’influenza A/H1N1, la definizione di caso di influenza A/H1N1, la gestione dei casi sospetti, probabili e confermati".
martedì 19 maggio 2009
Marche in Salute
Nel portale Marche in Salute la Regione Marche ha sviluppato una sezione dedicata alla nuova influenza da virus influenzale A/H1N1.
Nei prossimi giorni saranno approfondite la sezione "Link utili", con l'inserimento di link a siti istituzionali e non (almeno lo spero) per facilitare il più ampio e puntuale approfondimento, e la sezione "Le attività regionali", con l'inserimento dei documenti tecnici che il Comitato Pandemico Regionale elaborerà nel tempo. Nel corso delle prossime settimane saranno, inoltre, aggiunti documenti utili a promuovere le misure necessarie a livello individuale e familiare per far fronte ad una pandemia influenzale.
Stay tuned...
sabato 16 maggio 2009
Prendiamoci cura di loro
venerdì 15 maggio 2009
New influenza A(H1N1) virus infections: global surveillance summary, May 2009
Dal Weekly Epidemiological Record dell'OMS...
A metà marzo 2009 il Ministro della Salute del Messico ha cominciato a identificare un insolito aumento nel numero dei casi di sindrome simil influenzale (ILI) in un periodo nel quale le epidemie stagionali sono usualmente in declino. A metà aprile si sono cerificati casi atipici e cluster di polmoniti severe in giovani adulti precedentemente sani in differenti zone del Messico...
Per continuare a leggere... New influenza A(H1N1) virus infections: global surveillance summary, May 2009
A metà marzo 2009 il Ministro della Salute del Messico ha cominciato a identificare un insolito aumento nel numero dei casi di sindrome simil influenzale (ILI) in un periodo nel quale le epidemie stagionali sono usualmente in declino. A metà aprile si sono cerificati casi atipici e cluster di polmoniti severe in giovani adulti precedentemente sani in differenti zone del Messico...
Per continuare a leggere... New influenza A(H1N1) virus infections: global surveillance summary, May 2009
Nuova influenza, primo caso a Fermo... ma è una bufala
Con mia grande sorpresa nella prima pagina del Corriere Adriatico di oggi trovo questo titolo: "Nuova influenza, primo caso a Fermo".
In realtà è una colossale bufala.
L'articolo è pieno di inesattezze, scritte da Pierpaolo Pierleoni: da un lato si comunica (titolo) che la nuova influenza arriva a Fermo, e Pierleoni scrive che "È di Fermo il primo, e per ora unico, caso di influenza suina nelle Marche". Salvo poi comunicare che "la diagnosi dovrà essere confermata dalle analisi". Successivamente si fa menzione di "medici e ricercatori" che "sembrano non nutrire dubbi sul fatto che si tratti del nuovo virus A/H1N1". Si parla di trasporto all'Ospedale di Torrette, ricovero in malattie infettive... tutto inventato. E se Pierleoni si è fidato di qualche informatore fermano dovrà rivedere la sua agenda di contatti. Essendo a conoscenza dell'attività di diagnostica virologica della SOD Virologia di Torrette e delle attività di preparazione e controllo di una pandemia influenzale attivate nella Regione Marche non ho difficoltà a contare gli errori, le ambiguità e le inesattezze che sono state comunicate con l'articolo odierno: sono 13, una più grave dell'altra. Senza parlare del fatto che, molto, troppo genericamente, sono state date informazioni su "come si trasmette un virus": la figura che accompagna l'articolo parla anche della trasmissione tramite la puntura di zanzare che hanno succhiato sangue infetto.
Ovviamente i virus influenzali non si trasmettono così. Anche questa è una ambiguità che il Corriere Adriatico poteva evitare.
La smentita ufficiale dalla Regione Marche con il seguente Comunicato.
Due considerazioni personali:
1) per smentire una notizia inventata di sana pianta questa mattina, dalle 10 alle 11, sei operatori regionali hanno sprecato un'ora del proprio tempo: un medico Specialista in Igiene e Medicina Preventiva (Io), il Dirigente della PF Sanità Pubblica del Servizio Salute Regione Marche, il Direttore Sanitario dell'Ospedale di Torrette, un Operatore della SOD Virologia, il Direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica di Fermo, un Operatore dell'Ufficio Stampa della Regione Marche. Sarebbe interessante stimare il danno economico che questa "bufala" ha generato (e magari addebitarlo al Corriere Adriatico?!).
2) se questa è la comunicazione dei Mass Media il lavoro da fare per la sanità pubblica regionale sarà molto più arduo di quanto abbia mai immaginato.
In realtà è una colossale bufala.
L'articolo è pieno di inesattezze, scritte da Pierpaolo Pierleoni: da un lato si comunica (titolo) che la nuova influenza arriva a Fermo, e Pierleoni scrive che "È di Fermo il primo, e per ora unico, caso di influenza suina nelle Marche". Salvo poi comunicare che "la diagnosi dovrà essere confermata dalle analisi". Successivamente si fa menzione di "medici e ricercatori" che "sembrano non nutrire dubbi sul fatto che si tratti del nuovo virus A/H1N1". Si parla di trasporto all'Ospedale di Torrette, ricovero in malattie infettive... tutto inventato. E se Pierleoni si è fidato di qualche informatore fermano dovrà rivedere la sua agenda di contatti. Essendo a conoscenza dell'attività di diagnostica virologica della SOD Virologia di Torrette e delle attività di preparazione e controllo di una pandemia influenzale attivate nella Regione Marche non ho difficoltà a contare gli errori, le ambiguità e le inesattezze che sono state comunicate con l'articolo odierno: sono 13, una più grave dell'altra. Senza parlare del fatto che, molto, troppo genericamente, sono state date informazioni su "come si trasmette un virus": la figura che accompagna l'articolo parla anche della trasmissione tramite la puntura di zanzare che hanno succhiato sangue infetto.
Ovviamente i virus influenzali non si trasmettono così. Anche questa è una ambiguità che il Corriere Adriatico poteva evitare.
La smentita ufficiale dalla Regione Marche con il seguente Comunicato.
Due considerazioni personali:
1) per smentire una notizia inventata di sana pianta questa mattina, dalle 10 alle 11, sei operatori regionali hanno sprecato un'ora del proprio tempo: un medico Specialista in Igiene e Medicina Preventiva (Io), il Dirigente della PF Sanità Pubblica del Servizio Salute Regione Marche, il Direttore Sanitario dell'Ospedale di Torrette, un Operatore della SOD Virologia, il Direttore del Servizio Igiene e Sanità Pubblica di Fermo, un Operatore dell'Ufficio Stampa della Regione Marche. Sarebbe interessante stimare il danno economico che questa "bufala" ha generato (e magari addebitarlo al Corriere Adriatico?!).
2) se questa è la comunicazione dei Mass Media il lavoro da fare per la sanità pubblica regionale sarà molto più arduo di quanto abbia mai immaginato.
giovedì 14 maggio 2009
Lancet's H1N1 Resource Centre
Il Lancet ha istituito l'H1N1 Flu Resource Centre. Si tratta del risultato della collaborazione tra gli editori di oltre 40 giornali scientifici pubblicati dall'editore Elsevier e di 11 Società scientifiche che hanno concordato di inserire nel sito del Lancet materiale rilevante ad accesso gratuito.
Tutti gli articoli scientifici sono stati selezionati da un editore del Lancet, sono stati raggruppati per argomento e i pdf degli articoli sono scaricabili gratuitamente.
Tutti gli articoli scientifici sono stati selezionati da un editore del Lancet, sono stati raggruppati per argomento e i pdf degli articoli sono scaricabili gratuitamente.
mercoledì 13 maggio 2009
Il nuovo virus influenzale A/H1N1 è la conseguenza di esperimenti di laboratorio?
Helen Branswell è una bravissima giornalista specializzata del Canadian Press e scrive di tematiche sanitarie. Da molti anni si occupa del rischio pandemia influenzale ed è riconosciuta da tutti i blogger americani e canadesi come autorevole e competente nel suo lavoro.
È quindi interessante che nel suo ultimo articolo la Branswell si domandi: il nuovo virus influenzale è la conseguenza di esperimenti di laboratorio?
Per quanto mi riguarda sono sufficienti le parole della nostra Ilaria Capua:
"Le stesse mutazioni (ndr - che caratterizzano il nuovo virus influenzale A/H1N1) sono state riscontrate in un virus influenzale isolato da un suino in Italia. Quindi queste mutazioni possono verificarsi spontaneamente in natura".
Ma dirò di più.
Se anche si scoprisse che l'emergenza del nuovo virus influenzale, potenzialmente responsabile della prossima pandemia, sia la conseguenza di un atto umano, erroneo o deliberato che sia, cosa cambierebbe in termini di preparazione alla pandemia imminente?
In altre parole: non è più opportuno concentrarsi sulla preparazione alla pandemia invece che ricercare risposte che non avranno alcun impatto sulla salute della popolazione mondiale?
È quindi interessante che nel suo ultimo articolo la Branswell si domandi: il nuovo virus influenzale è la conseguenza di esperimenti di laboratorio?
Per quanto mi riguarda sono sufficienti le parole della nostra Ilaria Capua:
"Le stesse mutazioni (ndr - che caratterizzano il nuovo virus influenzale A/H1N1) sono state riscontrate in un virus influenzale isolato da un suino in Italia. Quindi queste mutazioni possono verificarsi spontaneamente in natura".
Ma dirò di più.
Se anche si scoprisse che l'emergenza del nuovo virus influenzale, potenzialmente responsabile della prossima pandemia, sia la conseguenza di un atto umano, erroneo o deliberato che sia, cosa cambierebbe in termini di preparazione alla pandemia imminente?
In altre parole: non è più opportuno concentrarsi sulla preparazione alla pandemia invece che ricercare risposte che non avranno alcun impatto sulla salute della popolazione mondiale?
martedì 12 maggio 2009
WHO - Assessing the severity of an influenza pandemic
Segnalo l'interessantissimo documento dell'OMS dal titolo "Assessing the severity of an influenza pandemic", pubblicato ieri, 11 maggio 2009.
(Traduco dalla sezione introduttiva...)
Il maggiore determinante della severità di una pandemia influenzale, misurata dal numero dei casi di malattia severa e conseguenti decessi, è il grado di virulenza del virus che la causa.
Tuttavia, molti altri fattori influenzano la complessiva severità dell'impatto di una pandemia.
Anche un virus pandemico che inizialmente sia causa di una leggera sintomatologia, in persone sane può essere pericoloso, soprattutto nelle odierne condizioni di alta mobilità e di società strettamente interdipendenti. Inoltre, lo stesso virus responsabile di forme lievi di malattia in un Paese può risultare responsabile di una più alta morbosità e mortalità in un altro.
Oltre a questo, l'intrinseca virulenza del virus può modificarsi nel tempo al passo della diffusione nazionale e internazionale della pandemia ad ondate successive.
Il documento focalizza l'attenzione sui vari fattori in grado di determinare la severità di una pandemia:
- Le caratteristiche del virus
- La vulnerabilità della popolazione
- La diffusione ad ondate successive
- La capacità di risposta
Il documento termina con la valutazione della situazione attuale. In sintesi è detto che il nuovo virus influenzale A/H1N1 mostra una maggiore contagiosità rispetto ai virus dell'influenza stagionale. Il tasso di attacco secondario dell'influenza stagionale varia dal 5% al 15%. Stime relative al tasso di attacco secondario del nuovo H1N1 variano dal 22% al 33%.
L'H1N1 tende a causare una malattia molto lieve. Con l'esclusione del Messico quasi tutti i casi di malattia e tutti i decessi si sono verificati in individui con concomitanti patologie croniche e la tendenza del virus di causare infezioni più severe in soggetti già malati preoccupa particolarmente.
Glossario - Tasso di attacco secondario: misura di frequenza di malattia tra i contatti che sono stati esposti ai casi primari; in altri termini è la % dei soggetti recettivi che si ammalano (casi secondari) a seguito dell'esposizione ai soggetti inizialmente infetti (casi primari).
(Traduco dalla sezione introduttiva...)
Il maggiore determinante della severità di una pandemia influenzale, misurata dal numero dei casi di malattia severa e conseguenti decessi, è il grado di virulenza del virus che la causa.
Tuttavia, molti altri fattori influenzano la complessiva severità dell'impatto di una pandemia.
Anche un virus pandemico che inizialmente sia causa di una leggera sintomatologia, in persone sane può essere pericoloso, soprattutto nelle odierne condizioni di alta mobilità e di società strettamente interdipendenti. Inoltre, lo stesso virus responsabile di forme lievi di malattia in un Paese può risultare responsabile di una più alta morbosità e mortalità in un altro.
Oltre a questo, l'intrinseca virulenza del virus può modificarsi nel tempo al passo della diffusione nazionale e internazionale della pandemia ad ondate successive.
Il documento focalizza l'attenzione sui vari fattori in grado di determinare la severità di una pandemia:
- Le caratteristiche del virus
- La vulnerabilità della popolazione
- La diffusione ad ondate successive
- La capacità di risposta
Il documento termina con la valutazione della situazione attuale. In sintesi è detto che il nuovo virus influenzale A/H1N1 mostra una maggiore contagiosità rispetto ai virus dell'influenza stagionale. Il tasso di attacco secondario dell'influenza stagionale varia dal 5% al 15%. Stime relative al tasso di attacco secondario del nuovo H1N1 variano dal 22% al 33%.
L'H1N1 tende a causare una malattia molto lieve. Con l'esclusione del Messico quasi tutti i casi di malattia e tutti i decessi si sono verificati in individui con concomitanti patologie croniche e la tendenza del virus di causare infezioni più severe in soggetti già malati preoccupa particolarmente.
Glossario - Tasso di attacco secondario: misura di frequenza di malattia tra i contatti che sono stati esposti ai casi primari; in altri termini è la % dei soggetti recettivi che si ammalano (casi secondari) a seguito dell'esposizione ai soggetti inizialmente infetti (casi primari).
Le FAQ sullo sviluppo di un vaccino
Sul sito di Epicentro, sito di riferimento per la Sanità Pubblica italiana, è riportata la traduzione delle domande più frequenti e relative risposte pubblicate il 2 maggio 2009 dall'OMS.
Ecco l'elendo delle domande (qui le risposte).
§ Esiste un vaccino già disponibile contro il nuovo virus dell’influenza A/H1N1?
§ Quali implicazioni ha la dichiarazione di una pandemia sulla produzione di vaccini per l’influenza?
§ Quanto è importante il vaccino per ridurre l’impatto di una pandemia?
§ Il vaccino disponibile contro l’influenza stagionale protegge dall’influenza A/H1N1?
§ Cosa sta facendo l’Oms per facilitare la produzione di vaccini contro l’influenza A/H1N1?
§ Perché l’Oms non chiede alle industrie farmaceutiche di spostare le risorse per la produzione del vaccino contro l’influenza stagionale al vaccino contro l’influenza A/H1N1?
§ È possibile che le industrie producano allo stesso tempo vaccini contro l’influenza stagionale e contro quella pandemica?
§ Qual è il processo per la produzione di vaccini contro le pandemie? È stato individuato un ceppo per il vaccino, e se sì da chi?
§ In quanto tempo sarà disponibile il vaccino per il virus A/H1N1?
§ Come saranno selezionate le industrie?
§ La capacità di produzione di un vaccino contro la potenziale influenza pandemica A/H1N1 è la stessa di quella per il vaccino contro l’H5N1?
§ Come si distribuisce geograficamente la capacità di produzione di vaccini contro l’influenza?
§ Come deve essere conservato il vaccino per l’influenza A/H1N1?
§ Fino ad oggi è stato impossibile produrre vaccini contro malattie come l’Hiv e la malaria. Come si fa a essere sicuri che non ci saranno ostacoli nello sviluppo di un vaccino efficace contro l’influenza A/H1N1?
§ Il vaccino contro l’influenza A/H1N1 sarà efficace in tutti i gruppi di popolazione?
§ Il vaccino contro l’influenza A/H1N1 sarà sicuro?
§ Come si può evitare che si ripetano le complicazioni dell’influenza suina del 1976 (sindrome Guillain-Barré) negli Usa?
§ Sarà possibile somministrare il vaccino contro la nuova influenza A/H1N1 insieme ad altri vaccini?
§ Se il virus provoca una modesta pandemia nei mesi più caldi e poi invece, supponiamo in 6 mesi, evolve in una forma più grave, i vaccini sviluppati ora saranno ancora efficaci?
§ Il vaccino contro l’influenza A/H1N1 sarà sufficiente per tutti?
§ Quali sono le prospettive di imparzialità ed equità nella disponibilità del vaccino?
§ Chi ha maggiori possibilità di avere un accesso prioritario al futuro vaccino contro la pandemia?
§ L’Oms condurrà una campagna di vaccinazione di massa contro l’influenza A/H1N1?
§ Fino a che punto è possibile immunizzare contro un virus pandemico un largo numero di persone nei Paesi in via di sviluppo?
§ Qual è il numero globale di dosi di vaccino stagionale utilizzate ogni anno?
§ Il vaccino contro l’influenza stagionale continuerà a essere disponibile?
§ Esiste un vaccino già disponibile contro il nuovo virus dell’influenza A/H1N1?
§ Quali implicazioni ha la dichiarazione di una pandemia sulla produzione di vaccini per l’influenza?
§ Quanto è importante il vaccino per ridurre l’impatto di una pandemia?
§ Il vaccino disponibile contro l’influenza stagionale protegge dall’influenza A/H1N1?
§ Cosa sta facendo l’Oms per facilitare la produzione di vaccini contro l’influenza A/H1N1?
§ Perché l’Oms non chiede alle industrie farmaceutiche di spostare le risorse per la produzione del vaccino contro l’influenza stagionale al vaccino contro l’influenza A/H1N1?
§ È possibile che le industrie producano allo stesso tempo vaccini contro l’influenza stagionale e contro quella pandemica?
§ Qual è il processo per la produzione di vaccini contro le pandemie? È stato individuato un ceppo per il vaccino, e se sì da chi?
§ In quanto tempo sarà disponibile il vaccino per il virus A/H1N1?
§ Come saranno selezionate le industrie?
§ La capacità di produzione di un vaccino contro la potenziale influenza pandemica A/H1N1 è la stessa di quella per il vaccino contro l’H5N1?
§ Come si distribuisce geograficamente la capacità di produzione di vaccini contro l’influenza?
§ Come deve essere conservato il vaccino per l’influenza A/H1N1?
§ Fino ad oggi è stato impossibile produrre vaccini contro malattie come l’Hiv e la malaria. Come si fa a essere sicuri che non ci saranno ostacoli nello sviluppo di un vaccino efficace contro l’influenza A/H1N1?
§ Il vaccino contro l’influenza A/H1N1 sarà efficace in tutti i gruppi di popolazione?
§ Il vaccino contro l’influenza A/H1N1 sarà sicuro?
§ Come si può evitare che si ripetano le complicazioni dell’influenza suina del 1976 (sindrome Guillain-Barré) negli Usa?
§ Sarà possibile somministrare il vaccino contro la nuova influenza A/H1N1 insieme ad altri vaccini?
§ Se il virus provoca una modesta pandemia nei mesi più caldi e poi invece, supponiamo in 6 mesi, evolve in una forma più grave, i vaccini sviluppati ora saranno ancora efficaci?
§ Il vaccino contro l’influenza A/H1N1 sarà sufficiente per tutti?
§ Quali sono le prospettive di imparzialità ed equità nella disponibilità del vaccino?
§ Chi ha maggiori possibilità di avere un accesso prioritario al futuro vaccino contro la pandemia?
§ L’Oms condurrà una campagna di vaccinazione di massa contro l’influenza A/H1N1?
§ Fino a che punto è possibile immunizzare contro un virus pandemico un largo numero di persone nei Paesi in via di sviluppo?
§ Qual è il numero globale di dosi di vaccino stagionale utilizzate ogni anno?
§ Il vaccino contro l’influenza stagionale continuerà a essere disponibile?
Abruzzo: piove sul bagnato
Non dimenticheremo il drammatico terremoto che ha sconvolto l'Abruzzo il mese scorso.
La vita nelle tendopoli deve essere dura. Durissima. Notizie come quella appresa oggi fanno preoccupare per lo stato di salute degli sfollati. Secondo quanto riporta la stampa "il caldo, la presenza di animali e le pracarie condizioni igieniche favoriscono l'insorgere di pericolose patologie. A conferma, un caso di tubercolosi e' stato riscontrato nella tendopoli di Pizzoli".
Personalmente non condivido la decisione politica di attendere che agli sfollati sia costruita una casa. I tempi di attesa non sono compatibili con la vita sotto le tende e nonostante Berlusconi prometta tempi record i fatti lo smentiscono (quest'oggi Bertolaso avrebbe firmato l'accordo per l'assegnazione dei terreni su cui si costruiranno le abitazioni... quanto tempo passerà per vederle in piedi?).
L'esperienza del terremoto Marche-Abruzzo del 1997 ha sicuramente insegnato che destinare dei container agli sfollati significa condannarli ad un lungo periodo di ristrettezze abitative.
Ma un container è un luogo privato, dove si può vivere una relativa intimità familiare, dove c'è privacy e non la forzata condivisione di spazi, bagni, aria che si respira.
Inoltre, forzare molte persone a condividere ambienti comuni comporta un rischio infettivo da non sottovalutare. Mi domando cosa potrebbe accadere se una pandemia influenzale colpisse l'Aquila.
La costruzione delle abitazioni per gli abruzzesi sfollati è una corsa contro il tempo. Speriamo che le case arrivino prima della pandemia, altrimenti la decisione politica di preferire le "case tra qualche mese" ai "container subito" sarà pagata a caro prezzo.
sabato 9 maggio 2009
Nono caso italiano e alcune considerazioni
Il Comunicato ministeriale n. 198 del 9 maggio 2009 trasmette ufficialmente la notizia del nono caso notificato di influenza da nuovo virus A/H1N1.
I casi in Italia sono in aumento e questo non ci stupisce. Ciò che preoccupa è che il nono caso è il fratello e il nipote di due casi precedentemente infettati. Si tratta del terzo caso che occorre nello stesso nucleo familiare:
(estratto)... Si tratta di un bambino di 2 anni visitato il 7 maggio all’Ospedale Bambin Gesù di Roma per sintomatologia influenzale e febbre. Il piccolo, che attualmente è a casa, è il fratellino del bambino di 11 anni risultato positivo al virus dell’influenza A/H1N1 il 4 maggio scorso dopo essere rientrato in Italia da un viaggio in Messico. L’uomo di 70 anni risultato positivo ieri , è il nonno dei due bambini.
Se c'è una cosa chiara è che il virus si trasmette molto bene da uomo a uomo.
Una cosa non mi è chiara. Secondo il Comunicato n. 199 nell'Ordinanza del 4 maggio si stabilisce quanto segue:
(estratto) è previsto che i soggetti individuati dalla struttura sanitaria territoriale di riferimento come “contatti stretti” di casi confermati di infezione dal virus A/H1N1 siano sottoposti, da parte dell’ Autorità sanitaria competente, a chemioprofilassi e sorveglianza sanitaria, per un periodo di 7 giorni.
Questa ordinanza modifica la Circolare alle Regioni per implementare le misure di prevenzione e controllo volte a fare fronte al possibile ingresso dell’infezione del 28 aprile, modificata il 2 maggio 2009. In quel documento si diceva che la sorveglianza sanitaria doveva essere attuata sui contattai stretti dei casi probabili.
La differenza è notevole. Il caso è probabile quando un individuo presenta sintomi simil influenzali, proviene da zone affette e viene testato con un test rapido risultando infettato con virus influenzale di tipo A. Da questa valutazione alla successiva valutazione, effettuata dall'ISS, necessaria per la diagnosi di certezza, possono passare anche 2-3 giorni. In questi giorni l'autorità sanitaria, secondo quanto previsto dalla Ordinanza del 4 maggio, non avrebbe alcun obbligo...
Se lo sforzo da parte della nostra Sanità Pubblica deve essere quello di contenere la diffusione del virus, mi sembra che non ci siano le premesse per essere efficaci.
I casi in Italia sono in aumento e questo non ci stupisce. Ciò che preoccupa è che il nono caso è il fratello e il nipote di due casi precedentemente infettati. Si tratta del terzo caso che occorre nello stesso nucleo familiare:
(estratto)... Si tratta di un bambino di 2 anni visitato il 7 maggio all’Ospedale Bambin Gesù di Roma per sintomatologia influenzale e febbre. Il piccolo, che attualmente è a casa, è il fratellino del bambino di 11 anni risultato positivo al virus dell’influenza A/H1N1 il 4 maggio scorso dopo essere rientrato in Italia da un viaggio in Messico. L’uomo di 70 anni risultato positivo ieri , è il nonno dei due bambini.
Se c'è una cosa chiara è che il virus si trasmette molto bene da uomo a uomo.
Una cosa non mi è chiara. Secondo il Comunicato n. 199 nell'Ordinanza del 4 maggio si stabilisce quanto segue:
(estratto) è previsto che i soggetti individuati dalla struttura sanitaria territoriale di riferimento come “contatti stretti” di casi confermati di infezione dal virus A/H1N1 siano sottoposti, da parte dell’ Autorità sanitaria competente, a chemioprofilassi e sorveglianza sanitaria, per un periodo di 7 giorni.
Questa ordinanza modifica la Circolare alle Regioni per implementare le misure di prevenzione e controllo volte a fare fronte al possibile ingresso dell’infezione del 28 aprile, modificata il 2 maggio 2009. In quel documento si diceva che la sorveglianza sanitaria doveva essere attuata sui contattai stretti dei casi probabili.
La differenza è notevole. Il caso è probabile quando un individuo presenta sintomi simil influenzali, proviene da zone affette e viene testato con un test rapido risultando infettato con virus influenzale di tipo A. Da questa valutazione alla successiva valutazione, effettuata dall'ISS, necessaria per la diagnosi di certezza, possono passare anche 2-3 giorni. In questi giorni l'autorità sanitaria, secondo quanto previsto dalla Ordinanza del 4 maggio, non avrebbe alcun obbligo...
Se lo sforzo da parte della nostra Sanità Pubblica deve essere quello di contenere la diffusione del virus, mi sembra che non ci siano le premesse per essere efficaci.
New England Journal of Medicine, Eurosurveillance, MMWR ...
Novel Swine-Origin Influenza A (H1N1) Virus Investigation Team. Emergence of a Novel Swine-Origin Influenza A (H1N1) Virus in Humans.
V. Shinde and Others. Triple-Reassortant Swine Influenza A (H1) in Humans in the United States, 2005–2009.
L.R. Baden and Others. H1N1 Influenza A Disease — Information for Health Professionals.
R.B. Belshe (Editorial). Implications of the Emergence of a Novel H1 Influenza Virus.
J.S. Brownstein and Others. Perspective Digital Disease Detection — Harnessing the Web for Public Health Surveillance.
J.S. Brownstein and Others. PerspectiveInfluenza A (H1N1) Virus, 2009 — Online Monitoring.
M.A. Miller and Others. The Signature Features of Influenza Pandemics — Implications for Policy.
CDC MMWR. Update: Novel Influenza A (H1N1) Virus Infections. Worldwide, May 6, 2009.
ECDC Technical Emergency Team. Initial epidemiological findings in the European Union following the declaration of pandemic alert level 5 due to influenza A (H1N1).
ECDC Technical Emergency Team. First sequence-confirmed case of infection with the new influenza A(H1N1) strain in Germany.
Buona lettura!
V. Shinde and Others. Triple-Reassortant Swine Influenza A (H1) in Humans in the United States, 2005–2009.
L.R. Baden and Others. H1N1 Influenza A Disease — Information for Health Professionals.
R.B. Belshe (Editorial). Implications of the Emergence of a Novel H1 Influenza Virus.
J.S. Brownstein and Others. Perspective Digital Disease Detection — Harnessing the Web for Public Health Surveillance.
J.S. Brownstein and Others. PerspectiveInfluenza A (H1N1) Virus, 2009 — Online Monitoring.
M.A. Miller and Others. The Signature Features of Influenza Pandemics — Implications for Policy.
CDC MMWR. Update: Novel Influenza A (H1N1) Virus Infections. Worldwide, May 6, 2009.
ECDC Technical Emergency Team. Initial epidemiological findings in the European Union following the declaration of pandemic alert level 5 due to influenza A (H1N1).
ECDC Technical Emergency Team. First sequence-confirmed case of infection with the new influenza A(H1N1) strain in Germany.
Buona lettura!
A/H1N1 - Le prime pubblicazioni scientifiche
A poche settimane dall'inizio della crisi causata dall'improvvisa diffusione del virus influenzale A/(H1N1) di origine suina, cominicano a comparire le prime descrizioni cliniche, epidemiologiche e virologiche: il New England Journal of Medicine è uscito con una edizione speciale con articoli di libero accesso al pubblico e che descrivono sia il quadro clinico della malattia nell'uomo, sia alcuni elementi di epidemiologia e di caratterizzazione virologica. Anche il bollettino settimanale del Centro per il Controllo Malattie USA (MMWR, Morbidity Mortality Weekly Report) ha messo in linea il nuovo numero con nuovi dettagli sui casi umani riportati negli Stati Uniti. Infine Eurosurveillance aggiorna sia sui primi casi umani descritti in paesi appartenenti all'Unione Europa sia sulle ultime notizie sull'influenza aviaria A/H5N1 in Egitto. Si tratta di letture altamente consigliate data la ricchezza di dettagli, l'accuratezza delle informazioni che possono finalmente aprire un piccolo squarcio nella coltre di disinformazione calata dall'alto dai mass-media e da un flusso ininterrotto di dichiarazioni, smentite da parte di ''esperti'', ricercatori in cerca di notorietà (già peraltro acquisita durante i sei lunghi anni della panzoosi di influenza aviaria H5N1) e di politici spesso non solo ignoranti ma palesemente (e comprensibilmente) allergici alla chiarezza. Ciò che emerge dalle pubblicazioni circa il quadro clinico dell'infezione da nuovo virus influenzale A/(H1N1) è una malattia a esordio acuto, con febbre molto alta (anche oltre i 40°C), dolori muscolari e articolari, tosse, mal di gola, brividi (un quadro tipicamente ''influenzale''), accompagnata in un certo numero di casi da sintomi gastrointestinali (vomito e diarrea, inappetenza); il decorso è per la maggior parte dei casi benigno e si risolve senza il ricorso a particolari terapie; negli USA sono stati identificati (su circa 700 pazienti) almeno 36 casi di infezione complicata che ha richiesto il ricovero in ospedale; di questi, 22 casi possedevano un diario clinico completo; la metà ha sviluppato polmonite acuta dimostrata da reperti radiografici; la maggioranza è stata dimessa dalla terapia intensiva e risulta in completa remissione; quattro i casi che hanno avuto necessità di respirazione meccanica; due sono deceduti. Una larga parte dei pazienti ospedalizzati aveva una storia di pregressa patologia (immunosuppressione farmacologica, gravidanza, invalidità gravi, asma). Negli USA la maggioranza di tutti i casi con infezione comprovata da analisi di laboratorio appartiene alle fasce di età con meno di quarant'anni, con una importante percentuale di adolescenti. Questo sembra essere dovuto in parte alla maggiore mobilità di questi soggetti e alla frequentazione di istituti scolastici, con una rete di contatti piu' estesa rispetto alle persone piu' adulte. E' possibile che la bassa incidenza di casi nelle fasce d'età superiori ai 60 anni sia in parte dovuta alla presenza di anticorpi che reagiscono in modo crociato al nuovo virus, che è un discendente benchè lontano dei virus di tipo H1N1 circolati sin dopo il 1919 e fino al 1957 e poi ancora dal 1977. Il virus in sè appare costituito da segmenti di RNA provenienti da altri lineaggi suini (nord-americani e europei) con componenti tipiche dei virus riassortanti suini-umani (H3N2). Il virus appare suscettibile all'attività inibitoria dei farmaci antivirali neuraminidasi-inibitori (oseltamivir, zanamivir, peramivir) ma resistente agli adamantani (amantadina, rimantidina). Un vaccino specifico potrebbe essere sviluppato a partire dai campioni clinici prelevati e in corso di analisi nei laboratori del CDC USA, Canadesi e di altri paesi. I vaccini umani stagionali sembrano non garantire copertura anticorpale nei confronti di questa nuova variante, data la distanza filogenetica che separa il virus H1N1 umano e quello riassortante.
Per l'approfondimento: Attraverso Questi Giorni (AQG)
Per l'approfondimento: Attraverso Questi Giorni (AQG)
venerdì 8 maggio 2009
Quando il passaggio alla fase 6?
Secondo l'aggiornamento OMS più recente (Aggiornamento n. 22 dell'8 maggio 2009, ore 16.00) i casi di infezione da virus influenzale A/H1N1 sono esattamente 2500, riportati da 25 Paesi . Il Messico ha riportato oltre 1200 infezioni e 44 decessi a eziologia virale nota. Gli USA hanno notificato 896 casi certi e relativi 2 decessi.
In Italia si segnalano 6 casi ma la situazione è in evoluzione e il Ministero, in data odierna, ha comunicato l'ottavo caso italiano (Comunicato del 8 maggio 2009 - n° 196).
Questo ottavo caso rappresenta un'eccezione, almeno attualmente: si tratta del primo caso in cui l’infezione è stata contratta in Italia, e in particolare si tratta di un uomo di 70 anni ricoverato presso l’Ospedale Spallanzani di Roma, nonno del bambino di 11 anni che nei giorni scorsi era stato ricoverato presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma al ritorno da un viaggio in Messico.
Ma la situazione più critica, a mio parere, è la situazione spagnola. L'ECDC, nel report odierno, segnala 88 casi confermati, ma quel che più conta sono segnalati 8 casi di trasmissione secondaria (8 persone che sono state infettate in Spagna, da pazienti provenienti prevalentemente dal Messico).
Il nuovo piano OMS per la pianificazione della preparazione e risposta ad una pandemia influenzale ha il pregio di stabilire criteri oggettivi per la dichiarazione di passaggio da una fase pandemica alla successiva. Secondo il Piano il passaggio alla fase cinque sarebbe determinato dalla presenza di sostenuta trasmissione interumana a livello comunitario in due Paesi della stessa regione OMS. La dichiarazione di fase 5, dunque, è stata corretta in considerazione della situazione registrata in Messico e USA prevalentemente.
Per la dichiarazione di fase 6 si dovrebbe avere l'aggiunta di trasmissione interumana a livello comunitario in un Paese di un'altra regione OMS. A questo proposito la situazione spagnola sembrerebbe critica e potrebbe giustificare la dichiarazione di fase 6.
In Italia si segnalano 6 casi ma la situazione è in evoluzione e il Ministero, in data odierna, ha comunicato l'ottavo caso italiano (Comunicato del 8 maggio 2009 - n° 196).
Questo ottavo caso rappresenta un'eccezione, almeno attualmente: si tratta del primo caso in cui l’infezione è stata contratta in Italia, e in particolare si tratta di un uomo di 70 anni ricoverato presso l’Ospedale Spallanzani di Roma, nonno del bambino di 11 anni che nei giorni scorsi era stato ricoverato presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma al ritorno da un viaggio in Messico.
Ma la situazione più critica, a mio parere, è la situazione spagnola. L'ECDC, nel report odierno, segnala 88 casi confermati, ma quel che più conta sono segnalati 8 casi di trasmissione secondaria (8 persone che sono state infettate in Spagna, da pazienti provenienti prevalentemente dal Messico).
Il nuovo piano OMS per la pianificazione della preparazione e risposta ad una pandemia influenzale ha il pregio di stabilire criteri oggettivi per la dichiarazione di passaggio da una fase pandemica alla successiva. Secondo il Piano il passaggio alla fase cinque sarebbe determinato dalla presenza di sostenuta trasmissione interumana a livello comunitario in due Paesi della stessa regione OMS. La dichiarazione di fase 5, dunque, è stata corretta in considerazione della situazione registrata in Messico e USA prevalentemente.
Per la dichiarazione di fase 6 si dovrebbe avere l'aggiunta di trasmissione interumana a livello comunitario in un Paese di un'altra regione OMS. A questo proposito la situazione spagnola sembrerebbe critica e potrebbe giustificare la dichiarazione di fase 6.
giovedì 7 maggio 2009
Lancet - Swine influenza: how much of a global threat?
Le più prestigiose riviste scientifiche si stanno occupando dell'emergenza da nuovo virus A/H1N1.
Riporto un estratto dall'ultimo interessante editoriale del Lancet (per la lettura dell'originale potrebbe essere necessaria la registrazione):
Ogni individuo ha un ruolo da svolgere nel limitare la diffusione di una pandemia. È richiesta vigilanza e non allarmismo e la disponibilità all'isolamento volontario nel caso insorgano i sintomi di un influenza. L'isolamento domiciliare, combinato ad altre misure di distanziamento sociale hanno la possibilità di arrestare la diffusione del nuovo virus A/H1N1. Queste azioni potrebbero essere essenziali per guadagnare il tempo necessario ad aumentare le scorte di farmaci antivirali e a sviluppare un vaccino efficace contro il nuovo virus per la cui produzione e distribuzione non basteranno settimane ma occorreranno mesi. Al momento attuale la rapida risposta da parte dei Governi e delle Agenzie Internazionali hanno innescato efficaci meccanismi di protezione della popolazione. Ma il ruolo e la responsabilità individuale non devono essere ignorati.
Nei prossimi mesi la Sanità Pubblica è chiamata ad agire nel campo della comunicazione del rischio e dell'educazione sanitaria alla popolazione: gli Operatori della Sanità Pubblica saranno in grado di cogliere questa sfida?
Riporto un estratto dall'ultimo interessante editoriale del Lancet (per la lettura dell'originale potrebbe essere necessaria la registrazione):
Ogni individuo ha un ruolo da svolgere nel limitare la diffusione di una pandemia. È richiesta vigilanza e non allarmismo e la disponibilità all'isolamento volontario nel caso insorgano i sintomi di un influenza. L'isolamento domiciliare, combinato ad altre misure di distanziamento sociale hanno la possibilità di arrestare la diffusione del nuovo virus A/H1N1. Queste azioni potrebbero essere essenziali per guadagnare il tempo necessario ad aumentare le scorte di farmaci antivirali e a sviluppare un vaccino efficace contro il nuovo virus per la cui produzione e distribuzione non basteranno settimane ma occorreranno mesi. Al momento attuale la rapida risposta da parte dei Governi e delle Agenzie Internazionali hanno innescato efficaci meccanismi di protezione della popolazione. Ma il ruolo e la responsabilità individuale non devono essere ignorati.
Nei prossimi mesi la Sanità Pubblica è chiamata ad agire nel campo della comunicazione del rischio e dell'educazione sanitaria alla popolazione: gli Operatori della Sanità Pubblica saranno in grado di cogliere questa sfida?
Cytokine storm...what?
Nei commenti di uno degli ultimi post Giuseppe e RB si sono confrontati sulla cosiddetta "tempesta di citochine"...
Se non siete operatori sanitari o cultori della materia passate oltre questo post.
Qui inserisco alcuni interessanti link per comprendere meglio l'argomento:
- Un interessantissimo post scritto da Revere, di Effect Measure
- Un articolo scientifico sull'argomento: TNF/iNOS-producing dendritic cells are the necessary evil of lethal influenza virus infection.
A beneficio di tutti gli operatori sanitari interessati all'approfondimento.
Se non siete operatori sanitari o cultori della materia passate oltre questo post.
Qui inserisco alcuni interessanti link per comprendere meglio l'argomento:
- Un interessantissimo post scritto da Revere, di Effect Measure
- Un articolo scientifico sull'argomento: TNF/iNOS-producing dendritic cells are the necessary evil of lethal influenza virus infection.
A beneficio di tutti gli operatori sanitari interessati all'approfondimento.
mercoledì 6 maggio 2009
Veronesi e il nuovo virus A/H1N1
Umberto Veronesi, deve sempre dire la sua e tutto quello che esce dalle sue labbra sembrerebbe essere oro che cola. Rispetto all'emergenza del nuovo virus influenzale A/H1N1 e alla dichiarazione di fase pandemica 5 da parte dell'OMS Veronesi ha dichiarato: "Mi pare che sia un falso allarme", anche se "tutto può succedere". Recentemente interpellato dai giornalisti sulla nuova infezione che sta allarmando le autorità sanitarie internazionali, Veronesi butta acqua sul fuoco: "i dati sono molto tranquillizzanti", sottolinea. E nonostante l'Organizzazione mondiale della sanità abbia dichiarato la fase di allerta 5 su un massimo di 6, l'oncologo evidenzia che "per adesso non c'è nessuna pandemia". E in futuro? "Sembra non sia questo il virus candidato. Dico sembra - conclude Veronesi - perché niente è prevedibile ed è d'obbligo essere sempre cauti".
E voi che ne pensate?
E voi che ne pensate?
lunedì 4 maggio 2009
La situazione in USA
WASHINGTON, 4 Maggio - la Nuova Influenza da virus A/H1N1 ha infettato 286 persone negli USA e secondo il parere dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) è destinata a diffondersi in tutti gli Stati americani. Se nella maggior parte dei casi l'infezione si è dimostrata blanda, per 35 persone è stata necessaria l'ospedalizzazione e un bambino è deceduto.
Besser, Direttore dei CDC, ha comunicato che la diffusione del virus è talmente estesa che i CDC potrebbero decidere di ritirare la raccomandazione di testare i casi probabili, in modo tale che gli operatori di sanità pubblica possano investire il loro tempo e le loro limitate risorse in altre azioni. Questa decisione sarebbe presa alla luce di un'evidenza molto chiara: il 99% dei casi probabili, a seguito di approfondimento diagnostico, è risultato essere effettivamente infettato dal nuovo virus A/H1N1.
I casi probabili attualmente presi in considerazione sono oltre 700 per un totale di 44 Stati coinvolti.
I numeri americani sono destinati a moltiplicarsi con rapidità nei prossimi giorni.
Besser, Direttore dei CDC, ha comunicato che la diffusione del virus è talmente estesa che i CDC potrebbero decidere di ritirare la raccomandazione di testare i casi probabili, in modo tale che gli operatori di sanità pubblica possano investire il loro tempo e le loro limitate risorse in altre azioni. Questa decisione sarebbe presa alla luce di un'evidenza molto chiara: il 99% dei casi probabili, a seguito di approfondimento diagnostico, è risultato essere effettivamente infettato dal nuovo virus A/H1N1.
I casi probabili attualmente presi in considerazione sono oltre 700 per un totale di 44 Stati coinvolti.
I numeri americani sono destinati a moltiplicarsi con rapidità nei prossimi giorni.
USA - Chiusura delle scuole
In USA le scuole stanno chiudendo i battenti; si tratta di un tentativo per cercare di ridurre la diffusione del virus influenzale A/H1N1 nella popolazione (leggi qui, qui e qui).
Il panorama statunitense è molto eterogeneo. In Texas interi distretti scolastici sono stati chiusi e la chiusura di alcune scuole si è verificata a seguito della presenza di 3-4 casi di influenza. mentre in Maryland singole scuole sono state chiuse a seguito del verificarsi di un singolo caso di influenza.
Anche il tempo di chiusura delle scuole è eterogeneo. Alcune scuole sono state chiuse per una settimana, altre per due.
Anche in Italia, se il virus dovesse cominciare a circolare con maggiore intensità, potrebbe essere presa la stessa decisione: chiusura delle Scuole.
Una serie di domande richiedono risposte, ad esempio:
- come evitare fenomeni di aggregazione extra-scolastica che limiterebbero il senso della misura intrapresa?
- come garantire l'istruzione se le scuole dovessero rimanere chiuse per un periodo di tempo consistente?
Il panorama statunitense è molto eterogeneo. In Texas interi distretti scolastici sono stati chiusi e la chiusura di alcune scuole si è verificata a seguito della presenza di 3-4 casi di influenza. mentre in Maryland singole scuole sono state chiuse a seguito del verificarsi di un singolo caso di influenza.
Anche il tempo di chiusura delle scuole è eterogeneo. Alcune scuole sono state chiuse per una settimana, altre per due.
Anche in Italia, se il virus dovesse cominciare a circolare con maggiore intensità, potrebbe essere presa la stessa decisione: chiusura delle Scuole.
Una serie di domande richiedono risposte, ad esempio:
- come evitare fenomeni di aggregazione extra-scolastica che limiterebbero il senso della misura intrapresa?
- come garantire l'istruzione se le scuole dovessero rimanere chiuse per un periodo di tempo consistente?
A Time's Memory
PandemItalia non è l'unico blog italiano che informa sulla pandemia influenzale. C'è un blog che negli ultimi giorni è completamente dedicato al nuovo virus A/H1N1 e la situazione internazionale ad esso collegata. Le notizie sono riportate principalmente in inglese dall'italianissimo Giuseppe Michieli, co-autore di PandemItalia. il blog è A TIME'S MEMORY
Nella sola giornata odierna Giuseppe ha postato oltre 20 notizie (mi sembra siano 24 ma forse ho perso il conto) e una rapida valutazione delle stesse consente di essere costantemente informati sulla situazione globale.
Complimenti a Giuseppe, esempio di come anche i bloggers abbiano un ruolo nella preparazione della sanità pubblica alle emergenze sanitarie... in america se ne sono già accorti.
In Italia qualcuno si accorgerà di noi?
Nella sola giornata odierna Giuseppe ha postato oltre 20 notizie (mi sembra siano 24 ma forse ho perso il conto) e una rapida valutazione delle stesse consente di essere costantemente informati sulla situazione globale.
Complimenti a Giuseppe, esempio di come anche i bloggers abbiano un ruolo nella preparazione della sanità pubblica alle emergenze sanitarie... in america se ne sono già accorti.
In Italia qualcuno si accorgerà di noi?
Affrontare una pandemia - azioni individuali
Ne abbiamo parlato in lungo e in largo in questo blog.
Ma il limite di un blog è quello di incorrere nel rischio che le informazioni accumulate giorno dopo giorno si disperdano.
Per offrire risposte rapide alla domanda "cosa posso fare per proteggermi da una pandemia influenzale?" copio incollo dal sito del Ministero:
La trasmissione interumana del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, idroplet nuclei,ma anche per per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo nel limitare la diffusione dell’influenza. Recentemente il CDC Europeo ha valutato le evidenze sulle misure di protezione personali (non-farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, ed ha raccomandato le seguenti azioni:
- Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici) - Fortemente raccomandato
- Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani) - Raccomandato
- Isolamento volontario a casa di delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale - Raccomandato
- Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali , quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali) - Raccomandato.
Tali misure si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (vaccinazioni e uso di antivirali).
Una campagna di comunicazione sulla prevenzione dell’influenza potrà quindi includere informazioni sulle misure non farmaceutiche.
Come sopra riportato, tra i messaggi da privilegiare vi sono l’igiene respiratoria (contenimento degli starnuti, dei colpi di tosse, con la protezione della mano o di un fazzoletto, evitando contatti ravvicinati se ci si sente influenzati).
Un gesto semplice, ed economico, come il lavarsi spesso le mani, in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito, costituisce un rimedio utile per ridurre la diffusione dei virus influenzali, così come di altri agenti infettivi.
Sebbene tale gesto sia sottovalutato, esso rappresenta sicuramente l’intervento preventivo di prima scelta, ed è pratica riconosciuta, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra le più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni anche negli ospedali.
Altri messaggi dovrebbero essere indirizzati ad informare la popolazione che è bene evitare di recarsi al lavoro, se si è affetti da una sintomatologia influenzale confermata dal medico curante, per evitare di contribuire alla diffusione del contagio.
Fonte: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Ma il limite di un blog è quello di incorrere nel rischio che le informazioni accumulate giorno dopo giorno si disperdano.
Per offrire risposte rapide alla domanda "cosa posso fare per proteggermi da una pandemia influenzale?" copio incollo dal sito del Ministero:
La trasmissione interumana del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, idroplet nuclei,ma anche per per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo nel limitare la diffusione dell’influenza. Recentemente il CDC Europeo ha valutato le evidenze sulle misure di protezione personali (non-farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, ed ha raccomandato le seguenti azioni:
- Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici) - Fortemente raccomandato
- Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani) - Raccomandato
- Isolamento volontario a casa di delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale - Raccomandato
- Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali , quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali) - Raccomandato.
Tali misure si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (vaccinazioni e uso di antivirali).
Una campagna di comunicazione sulla prevenzione dell’influenza potrà quindi includere informazioni sulle misure non farmaceutiche.
Come sopra riportato, tra i messaggi da privilegiare vi sono l’igiene respiratoria (contenimento degli starnuti, dei colpi di tosse, con la protezione della mano o di un fazzoletto, evitando contatti ravvicinati se ci si sente influenzati).
Un gesto semplice, ed economico, come il lavarsi spesso le mani, in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito, costituisce un rimedio utile per ridurre la diffusione dei virus influenzali, così come di altri agenti infettivi.
Sebbene tale gesto sia sottovalutato, esso rappresenta sicuramente l’intervento preventivo di prima scelta, ed è pratica riconosciuta, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra le più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni anche negli ospedali.
Altri messaggi dovrebbero essere indirizzati ad informare la popolazione che è bene evitare di recarsi al lavoro, se si è affetti da una sintomatologia influenzale confermata dal medico curante, per evitare di contribuire alla diffusione del contagio.
Fonte: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Italia, 4 casi
In Italia sono stati confermati oggi dall’Istituto Superiore di Sanità altri due casi di nuova influenza umana A/H1N1.
Il primo dei due casi è una ragazza di 16 anni, rientrata in Italia da un viaggio in Messico, che ha accusato sintomi influenzali il 29 aprile ed è stata ricoverata presso l’Ospedale Spallanzani di Roma dove è stata sottoposta a trattamento con terapia antivirale. Il secondo caso confermato oggi è un bambino di 11 anni ricoverato presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma, anch’esso proveniente da un viaggio in Messico, che ha avuto febbre e sintomi influenzali. Il bambino è stato trattato con terapia antivirale.
L’aumento dei casi in Italia era previsto ma ciò non desta particolare preoccupazione sia perché questo nuovo virus è responsabile di una sintomatologia più leggera di quella determinata dal virus dell’influenza stagionale, sia perchè l’Italia dispone di scorte sufficienti di farmaci indicati per il trattamento di questa infezione nonché di Centri di riferimento di eccellenza per il ricovero e il trattamento delle persone affette.
Leggi il Comunicato del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali n. 182 del 4 maggio 2009.
Il primo dei due casi è una ragazza di 16 anni, rientrata in Italia da un viaggio in Messico, che ha accusato sintomi influenzali il 29 aprile ed è stata ricoverata presso l’Ospedale Spallanzani di Roma dove è stata sottoposta a trattamento con terapia antivirale. Il secondo caso confermato oggi è un bambino di 11 anni ricoverato presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma, anch’esso proveniente da un viaggio in Messico, che ha avuto febbre e sintomi influenzali. Il bambino è stato trattato con terapia antivirale.
L’aumento dei casi in Italia era previsto ma ciò non desta particolare preoccupazione sia perché questo nuovo virus è responsabile di una sintomatologia più leggera di quella determinata dal virus dell’influenza stagionale, sia perchè l’Italia dispone di scorte sufficienti di farmaci indicati per il trattamento di questa infezione nonché di Centri di riferimento di eccellenza per il ricovero e il trattamento delle persone affette.
Leggi il Comunicato del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali n. 182 del 4 maggio 2009.
domenica 3 maggio 2009
Primi casi in Italia
Dal Comunicato n. 176 del 2 maggio 2009:
In Italia è stato confermato un caso di nuova influenza umana A/H1N1.
Si tratta di un uomo di 50 anni rientrato in Italia da un viaggio in Messico, ricoverato nei giorni scorsi nel reparto malattie infettive presso l’Ospedale di Massa (Toscana). L’uomo è già guarito.
E dal Comunicato n. 178 del 3 maggio 2009:
In Italia è stato confermato oggi un secondo caso di nuova influenza umana A/H1N1.
Si tratta di un uomo di 25 anni rientrato in Italia con la sua compagna da un viaggio in Messico che, accusando febbre e sintomi influenzali, si è recato nei giorni scorsi presso l’ospedale Spallanzani di Roma. L’uomo è stato trattato con antivirali, sta bene, è attualmente in isolamento domiciliare con la sua compagna, anch’essa sottoposta a profilassi
In Italia è stato confermato un caso di nuova influenza umana A/H1N1.
Si tratta di un uomo di 50 anni rientrato in Italia da un viaggio in Messico, ricoverato nei giorni scorsi nel reparto malattie infettive presso l’Ospedale di Massa (Toscana). L’uomo è già guarito.
E dal Comunicato n. 178 del 3 maggio 2009:
In Italia è stato confermato oggi un secondo caso di nuova influenza umana A/H1N1.
Si tratta di un uomo di 25 anni rientrato in Italia con la sua compagna da un viaggio in Messico che, accusando febbre e sintomi influenzali, si è recato nei giorni scorsi presso l’ospedale Spallanzani di Roma. L’uomo è stato trattato con antivirali, sta bene, è attualmente in isolamento domiciliare con la sua compagna, anch’essa sottoposta a profilassi
sabato 2 maggio 2009
Nuova influenza A/H1N1 - Primo caso in Italia?
Questo pomeriggio, alle ore 15, presso la sede del Ministero della Salute di Lungotevere Ripa 1, il Ministro Maurizio Sacconi e il Sottosegretario Ferruccio Fazio terranno una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione italiana in merito all’influenza umana A/H1N1 alla luce delle ultime analisi di laboratorio effettuate dall’Istituto superiore di sanità (Comunicato Ministeriale n. 174).
Non è improbabile che durante la conferenza stampa il Ministro Sacconi comunichi il primo caso italiano da Influenza A/H1N1. In questi giorni sono stati diversi i casi sospetti in cui sono state approfonditi i test diagnostici, alcuni casi sono stati comunicati, altri sono passati sotto silenzio (anche nelle Marche abbiamo avuto delle segnalazioni, sono stati eseguiti due test rapidi che hanno escluso la diagnosi di Influenza A e test successivi dell'ISS hanno confermato l'assenza di malattia). Fino ad oggi non si avevano notizie di casi italiani.
La stampa parla di un primo caso a Massa (leggi qui e qui).
Rimaniamo in attesa degli sviluppi e di informazioni ufficiali dal Ministero.
Non è improbabile che durante la conferenza stampa il Ministro Sacconi comunichi il primo caso italiano da Influenza A/H1N1. In questi giorni sono stati diversi i casi sospetti in cui sono state approfonditi i test diagnostici, alcuni casi sono stati comunicati, altri sono passati sotto silenzio (anche nelle Marche abbiamo avuto delle segnalazioni, sono stati eseguiti due test rapidi che hanno escluso la diagnosi di Influenza A e test successivi dell'ISS hanno confermato l'assenza di malattia). Fino ad oggi non si avevano notizie di casi italiani.
La stampa parla di un primo caso a Massa (leggi qui e qui).
Rimaniamo in attesa degli sviluppi e di informazioni ufficiali dal Ministero.
OMS - Aggiornamento 9 del 02/05/2009
La situazione aggiornata a questa mattina mostra i soliti elementi di evoluzione.
Ora sono 15 le Nazioni che riportano casi di Nuova influenza da virus A/H1N1, per un totale di 615 casi complessivi.
Il Messico riporta il maggior numero di infezioni: 397 casi confermati al laboratorio. Il numero complessivo dei casi è aumentato di 241 unità rispetto a quello riportato nella giornata di ieri a causa dell'esito di test su campioni precedentemente prelevati. I decessi messicani la cui causa è confermata da laboratorio sono 16. Gli Stati Uniti riportano 141 casi confermatie un morto.
E poi ci sono le altre Nazioni che riportano casi confermati in numero molto inferiore e nessun decesso: Austria (1), Canada (34), Cina, La Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong (1), Danimarca (1), Francia (1), Germania (4), Israele (2), Olanda (1), Nuova Zelanda (4), Korea del Sud (1), Spagna (13), Svizzera (1) e Regno Unito (13).
Ora sono 15 le Nazioni che riportano casi di Nuova influenza da virus A/H1N1, per un totale di 615 casi complessivi.
Il Messico riporta il maggior numero di infezioni: 397 casi confermati al laboratorio. Il numero complessivo dei casi è aumentato di 241 unità rispetto a quello riportato nella giornata di ieri a causa dell'esito di test su campioni precedentemente prelevati. I decessi messicani la cui causa è confermata da laboratorio sono 16. Gli Stati Uniti riportano 141 casi confermatie un morto.
E poi ci sono le altre Nazioni che riportano casi confermati in numero molto inferiore e nessun decesso: Austria (1), Canada (34), Cina, La Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong (1), Danimarca (1), Francia (1), Germania (4), Israele (2), Olanda (1), Nuova Zelanda (4), Korea del Sud (1), Spagna (13), Svizzera (1) e Regno Unito (13).
Primo maggio: festa dei lavoratori... ma non per loro
Credo che tra gli operatori impegnati nella preparazione alla pandemia influenzale nessuno in Italia abbia passato il primo maggio nel riposo più assoluto.
I colleghi dell'OMS e dell'ECDC sicuramente no.
Ecco i loro puntuali aggiornamenti sulla situazione mondiale che appare in costante e rapida evoluzione:
Aggiornamento dell'OMS - 01/05/2009, ore 18.00
Aggiornamento dell'OMS - 01/05/2009, ore 23.30
Aggiornamento dell'ECDC, ore 12.00
La situazione europea vede 8 nuovi casi riportati nelle ultime 24 ore: 3 casi in Spagna, 3 casi nel Regno Unito e i primi casi in Olanda e Svizzera (per un totale di 27 casi confermati e nessun decesso).
La novità da parte dell'ECDC è, inoltre, la conferenza stampa che terranno ogni pomeriggio alle ore 16.00 escluso i giorni festivi.
I colleghi dell'OMS e dell'ECDC sicuramente no.
Ecco i loro puntuali aggiornamenti sulla situazione mondiale che appare in costante e rapida evoluzione:
Aggiornamento dell'OMS - 01/05/2009, ore 18.00
Aggiornamento dell'OMS - 01/05/2009, ore 23.30
Aggiornamento dell'ECDC, ore 12.00
La situazione europea vede 8 nuovi casi riportati nelle ultime 24 ore: 3 casi in Spagna, 3 casi nel Regno Unito e i primi casi in Olanda e Svizzera (per un totale di 27 casi confermati e nessun decesso).
La novità da parte dell'ECDC è, inoltre, la conferenza stampa che terranno ogni pomeriggio alle ore 16.00 escluso i giorni festivi.
Advice on the use of masks in the community setting in Influenza A (H1N1) outbreaks
Queste sono le raccomandazioni sull'utilizzo delle mascherine (maschere chirurgiche, maschere per la polvere ecc.) a livello comunitario in corso di epidemia da Nuova influenza A/H1N1:
Advice on the use of masks in the community setting in Influenza A (H1N1) outbreaks
Questi documenti dovrebbero essere tradotti in italiano e divulgati il più rapidamente possibile. Mi chiedo se non sia il caso che in Italia le Regioni e le Province Autonome si riuniscano e stabiliscano azioni coordinate e sinergiche, come, semplicemente, la traduzione di documenti come quelli dell'OMS appena pubblicati.
Alla data odierna non mi risulta che un incontro tra le Regioni sia ancora avuto. Le Regioni pensano di riuscire a fronteggiare autonomamente la pandemia imminente?
Secondo un vecchio e noto detto "l'unione fa la forza"... cosa stiamo aspettando?
Advice on the use of masks in the community setting in Influenza A (H1N1) outbreaks
Questi documenti dovrebbero essere tradotti in italiano e divulgati il più rapidamente possibile. Mi chiedo se non sia il caso che in Italia le Regioni e le Province Autonome si riuniscano e stabiliscano azioni coordinate e sinergiche, come, semplicemente, la traduzione di documenti come quelli dell'OMS appena pubblicati.
Alla data odierna non mi risulta che un incontro tra le Regioni sia ancora avuto. Le Regioni pensano di riuscire a fronteggiare autonomamente la pandemia imminente?
Secondo un vecchio e noto detto "l'unione fa la forza"... cosa stiamo aspettando?
Infection prevention and control in health care in providing care for confirmed or suspected A(H1N1) swine influenza patients
Ecco un documento fondamentale:
Infection prevention and control in health care in providing care for confirmed or suspected A(H1N1) swine influenza patients
Queste sono le linee guida OMS per la prevenzione e controllo delle infezioni nella cura dei pazienti con virus influenzale A/H1N1 confermato o sospetto. Un documento importante perchè stabilisce quando e che tipo di precauzioni utilizzare e indirettamente aiuta a stabilire i criteri per la valutazione del fabbisogno di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) per il personale sanitario in caso di pandemia influenzale, una delle cose più complesse da fare fra le azioni di preparazione ad una pandemia.
Infection prevention and control in health care in providing care for confirmed or suspected A(H1N1) swine influenza patients
Queste sono le linee guida OMS per la prevenzione e controllo delle infezioni nella cura dei pazienti con virus influenzale A/H1N1 confermato o sospetto. Un documento importante perchè stabilisce quando e che tipo di precauzioni utilizzare e indirettamente aiuta a stabilire i criteri per la valutazione del fabbisogno di Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) per il personale sanitario in caso di pandemia influenzale, una delle cose più complesse da fare fra le azioni di preparazione ad una pandemia.
Informazione, la migliore prevenzione
Da due anni mi occupo di pianificazione delle azioni di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale; ero convinto prima e lo sono sempre di più oggi: la corretta informazione sarà l'arma preventiva che farà la differenza nel prepararsi alla pandemia.
Internet è un pozzo di informazioni. Spesso troppe, troppo confuse, talvolta notevolmente scorrette.
Qui i siti dedicati da parte delle principali istituzioni e i relativi loghi che tutti devono imparare a riconoscere:
OMS
CDC
ECDC
EpiCentro
E perchè no... PandemItalia
Infine, ovviamente, il sito del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Queste sono fonti di informazione attendibili.
Internet è un pozzo di informazioni. Spesso troppe, troppo confuse, talvolta notevolmente scorrette.
Qui i siti dedicati da parte delle principali istituzioni e i relativi loghi che tutti devono imparare a riconoscere:
OMS
CDC
ECDC
EpiCentro
E perchè no... PandemItalia
Infine, ovviamente, il sito del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
Queste sono fonti di informazione attendibili.
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