lunedì 4 maggio 2009

Affrontare una pandemia - azioni individuali

Ne abbiamo parlato in lungo e in largo in questo blog.
Ma il limite di un blog è quello di incorrere nel rischio che le informazioni accumulate giorno dopo giorno si disperdano.
Per offrire risposte rapide alla domanda "cosa posso fare per proteggermi da una pandemia influenzale?" copio incollo dal sito del Ministero:

La trasmissione interumana del virus dell’influenza si può verificare per via aerea attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, idroplet nuclei,ma anche per per via indiretta attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie.
Per questo, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo nel limitare la diffusione dell’influenza. Recentemente il CDC Europeo ha valutato le evidenze sulle misure di protezione personali (non-farmacologiche) utili per ridurre la trasmissione del virus dell’influenza, ed ha raccomandato le seguenti azioni:
- Lavaggio delle mani (in assenza di acqua, uso di gel alcolici) - Fortemente raccomandato
- Buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi le mani) - Raccomandato
- Isolamento volontario a casa di delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale - Raccomandato
- Uso di mascherine da parte delle persone con sintomatologie influenzali , quando si trovano in ambienti sanitari (ospedali) - Raccomandato.
Tali misure si aggiungono a quelle basate sui presidi farmaceutici (vaccinazioni e uso di antivirali).
Una campagna di comunicazione sulla prevenzione dell’influenza potrà quindi includere informazioni sulle misure non farmaceutiche.
Come sopra riportato, tra i messaggi da privilegiare vi sono l’igiene respiratoria (contenimento degli starnuti, dei colpi di tosse, con la protezione della mano o di un fazzoletto, evitando contatti ravvicinati se ci si sente influenzati).
Un gesto semplice, ed economico, come il lavarsi spesso le mani, in particolare dopo essersi soffiati il naso o aver tossito o starnutito, costituisce un rimedio utile per ridurre la diffusione dei virus influenzali, così come di altri agenti infettivi.
Sebbene tale gesto sia sottovalutato, esso rappresenta sicuramente l’intervento preventivo di prima scelta, ed è pratica riconosciuta, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, tra le più efficaci per il controllo della diffusione delle infezioni anche negli ospedali.
Altri messaggi dovrebbero essere indirizzati ad informare la popolazione che è bene evitare di recarsi al lavoro, se si è affetti da una sintomatologia influenzale confermata dal medico curante, per evitare di contribuire alla diffusione del contagio.


Fonte: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

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