venerdì 8 maggio 2009

Quando il passaggio alla fase 6?

Secondo l'aggiornamento OMS più recente (Aggiornamento n. 22 dell'8 maggio 2009, ore 16.00) i casi di infezione da virus influenzale A/H1N1 sono esattamente 2500, riportati da 25 Paesi . Il Messico ha riportato oltre 1200 infezioni e 44 decessi a eziologia virale nota. Gli USA hanno notificato 896 casi certi e relativi 2 decessi.

In Italia si segnalano 6 casi ma la situazione è in evoluzione e il Ministero, in data odierna, ha comunicato l'ottavo caso italiano (Comunicato del 8 maggio 2009 - n° 196).
Questo ottavo caso rappresenta un'eccezione, almeno attualmente: si tratta del primo caso in cui l’infezione è stata contratta in Italia, e in particolare si tratta di un uomo di 70 anni ricoverato presso l’Ospedale Spallanzani di Roma, nonno del bambino di 11 anni che nei giorni scorsi era stato ricoverato presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma al ritorno da un viaggio in Messico.

Ma la situazione più critica, a mio parere, è la situazione spagnola. L'ECDC, nel report odierno, segnala 88 casi confermati, ma quel che più conta sono segnalati 8 casi di trasmissione secondaria (8 persone che sono state infettate in Spagna, da pazienti provenienti prevalentemente dal Messico).
Il nuovo piano OMS per la pianificazione della preparazione e risposta ad una pandemia influenzale ha il pregio di stabilire criteri oggettivi per la dichiarazione di passaggio da una fase pandemica alla successiva. Secondo il Piano il passaggio alla fase cinque sarebbe determinato dalla presenza di sostenuta trasmissione interumana a livello comunitario in due Paesi della stessa regione OMS. La dichiarazione di fase 5, dunque, è stata corretta in considerazione della situazione registrata in Messico e USA prevalentemente.
Per la dichiarazione di fase 6 si dovrebbe avere l'aggiunta di trasmissione interumana a livello comunitario in un Paese di un'altra regione OMS. A questo proposito la situazione spagnola sembrerebbe critica e potrebbe giustificare la dichiarazione di fase 6.

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