sabato 25 ottobre 2008
Fabriano - Campagna anti-influenzale 2008/2009
La stagione influenzale è alle porte e lavorare per migliorare le coperture vaccinali relative alla vaccinazione anti-influenzale è un nostro obiettivo prioritario.
Rispetto al target del 75% di copertura vaccinale negli ultrasessantacinquenni i dati di Fabriano non sono ancora soddisfacenti (57% nel 2006/2007; 61,5% nel 2007/2008) e quest'anno faremo il massimo per arrivare almeno al 65-70%. In particolare stiamo dedicando molta attenzione agli aspetti comunicativi.
Abbiamo organizzato una campagna informativa dedicata agli operatori sanitari; una campagna informativa dedicata alla popolazione generale; abbiamo costruito un'allenza con il locale Centro Anti Diabete; abbiamo cercato di migliorare i rapporti con i Medici di Medicina Generale, responsabili della somministrazione del maggior numero di dosi di vaccino. Inoltre, tra le varie altre attività, abbiamo organizzato una giornata informativa e comunicativa sull'influenza stagionale e sull'importanza della vaccinazione per prevenirla, prevista per domani, sabato 25 ottobre (in collaborazione con Unità Operative Ospedaliere, Territoriali, Medici di Base e Pediatri). Per l'occasione avremo il prezioso aiuto della Protezione Civile, che allestirà un punto informativo in Piazza del Comune, dalle ore 10 alle ore 19, nel quale saranno distribuiti volantini e brochures (sulla vaccinazione anti-influenzale; sull'importanza del lavaggio delle mani per prevenire la diffusione dell'influenza; sulla corretta informazione in merito ai virus influenzali circolanti).
Appuntamento a domani - Fabriano, Piazza del Comune - e a marzo 2009, con il resoconto delle attività implementate e i dati di copertura vaccinale raggiunta, sperando in bene!
Immigrati e pandemia influenzale
Un plauso all’iniziativa, specie se queste evidenze avranno delle ripercussioni pratiche sulle politiche sanitarie egiziane.
Colgo l’occasione per ricordare come anche il Piano Nazionale di Preparazione e Risposta ad una Pandemia Influenzale risulti privo di strategie per ridurre l’impatto che una pandemia influenzale avrebbe sulla popolazione straniera, sugli stranieri residenti, sulle popolazioni migranti e gli stranieri senza regolare permesso di soggiorno.
In assenza di pianificazione mirata ci sono i presupposti per ritenere che, non solo nei Paesi africani ma anche nelle più ricche Nazioni occidentali, gli stranieri pagherebbero le peggiori conseguenze dall’impatto di una pandemia influenzale.
One World, One Health: A Strategic Framework for Reducing Risks of Infectious Diseases at the Animal–Human–Ecosystems Interface
Durante il meeting sarà presentato il documento dal titolo "A Strategic Framework for Reducing Risks of Infectious Diseases at the Animal–Human–Ecosystems Interface" attraverso il quale si tenterà di tracciare la strada a un nuovo approccio interistituzionale per il controllo e la prevenzione dell'influenza aviaria, nel tentativo di unificare gli sforzi che si stanno conducendo nel settore veterinario e medico, perchè sia la salute animale che quella umana sono collegati da un unico filo: le cosiddette malattie emergenti, per la maggior parte di origine animale.
Sullo stesso argomento, anche il rapporto dello STEPS; EurekAlert (Nuovo approccio alla Pandemia influenzale); Reuters; International Herald Tribune.
venerdì 24 ottobre 2008
Asse del male? No vaccino!
Il CIDRAP riporta le notizie e le reazioni alla scoperta di un provvedimento legislativo USA che impone il bando all'esportazione di vaccini (compresi quelli prepandemici e pandemici) verso i cosiddetti paesi dell'Asse del Male, Iran, Cuba, Siria per esempio (leggi qui). In questo modo di pongono restrizioni a farmaci salvavita che nulla hanno a che vedere con le posizioni politiche dei singoli paesi e soprattutto con la popolazione degli stessi.
H5N1 Update - Settimana 43
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, BANGLADESH - Un nuovo focolaio epizootico è stato identificato in un allevamento di pollame in una zona occidentale del paese, secondo quanto riporta la stampa locale (leggi qui). Il virus H5N1 - responsabile di quest'ultima epizoosi - ha causato gravi danni al settore avicolo che ha un ruolo centrale nell'economia di questo paese, soprattutto durante le estese epidemie verificatesi nei primi mesi del 2008.
Aggiornamento sull'influenza stagionale
Nel frattempo su Eurosurveillance è disponibile un numero monografico sulla vaccinazione influenzale, la sua efficacia, la copertura della popolazione e sulle prospettive future. In particolare un articolo fa il punto su un progetto per valutare l'efficacia del vaccino nella riduzione dei casi di malattia confermata da test di laboratorio (leggi qui). A questo fine, durante la prossima stagione epidemica in Europa, alcuni paesi metteranno in atto una serie di interventi per valutare la correlazione fra popolazione vaccinata e casi di influenza.
sabato 18 ottobre 2008
Do Not Disturb!
Documenti sulla preparazione alla pandemia influenzale
Un rapporto sullo stato di avanzamento dei piani di preparazione pandemica è stato pubblicato a cura del Coordinamento dell'ONU per l'influenza.
Negli USA il CIDRAP ha pubblicato un resoconto di un documento stilato dall'Associazione dei Governatori degli Stati Uniti . I Governatori lamentano la mancanza di dettagliate linee guida per la chiusura e riapertura delle scuole, la sistemazione degli studenti universitari quando questi siano impossibilitati a ritornare presso il luogo di residenza a causa della chiusura dei confini interstatali. Altri problemi riguardano l'allocazione delle risorse farmaceutiche, la pianificazione dei trasporti dei beni di prima necessità, l'educazione della popolazione e dei lavoratori.
Sempre negli USA uno studio condotto prendendo come modello lo stato americano della Georgia (leggi qui) ha mostrato come sia possibile determinare una corretta distribuzione di beni di prima necessità e alimentari in una situazione di emergenza o di pandemia influenzale, combinata con l'andamento delle chiusure delle scuole a scopo di quarantena.
Infine Bloomberg ha pubblicato un articolo nel quale si illustrano le previsioni della Banca Mondiale sulle ricadute economiche di una possibile pandemia globale di influenza (leggi qui). Nonostante i dati diffusi dalla WB siano ottimistici, la stima è che in seguito alla dichiarazione di inizio pandemia una immediata e pesante recessione economica si verificherà, anche soltanto a causa delle restrizioni ai movimenti di persone e merci, delle misure di quarantena, del blocco delle attività economiche, industriali e finanziarie dovute al timore della popolazione di uscire di casa.
H5N1 Update - Settimana 42
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME E NEGLI ANIMALI SELVATICI, RICERCA - Elsevier ha pubblicato uno studio (leggi qui) sulle caratteristiche della proteina di superficie dell'influenza emagglutinina per quanto riguarda i più recenti isolamenti virali appartenenti alla linea evolutiva conosciuta come clade 2.2. I ricercatori hanno creato dei virus ibridi contenenti alcune porzioni dei virus H3N2 e H2N2 (che causarono le passate pandemie del 1968 e 1957 rispettivamente e di origine aviaria/umana) inserite all'interno del virus H5N1. Il risultato è stato che quest'ultimo rapidamente ha acquisito la capacità di legarsi alle cellule dell'epitelio respiratorio umano, rispetto ai virus isolati negli anni precedenti.
INFLUENZA AVIARIA NEI VOLATILI NON SELVATICI, GERMANIA - Rapporto immediato all'OIE, influenza aviaria a bassa patogenicità A/H5N3 a Lispia (Sassonia). Su 354 animali suscettibili in uno zoo cittadino, 110 sono stati distrutti. I casi di malattia sono stati 3: una oca e 2 anatre.
INFLUENZA AVIARIA NEI VOLATILI NON DOMESTICI, HONG KONG - Il dipartimento dell'agricultura della regione amministrativa cinese di Hong Kong ha diramato un comunicato riguardo il rinvenimento della carcassa di un uccello poi risultato positivo al virus A/H5. Ulteriori analisi sono in corso per determinare l'esatta appartenenza subtipica del virus.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, RUSSIA - Rapporto finale all'OIE. Nessun nuovo focolaio epizootico nel pollame domestico negli ultimi mesi.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME E NELL'UOMO, RICERCA - Su Eurosurveillance è apparso un articolo redatto da ricercatori nigeriani a proposito delle recenti epizoosi di influenza A/H5N1 in vari stati del paese africano (leggi qui). Sebbene la circolazione virale nel pollame sembri ridotta rispetto a un paio di anni fa, la situazione socio-economica è tale da rendere molto probabile in futuro la ricorrenza di nuovi focolai: la maggior parte del pollame viene venduto vivo e l'allevamento avicolo rappresenta un settore chiave dell'economia nigeriana. L'arrivo del virus H5N1 in Nigeria è probabilmente dovuto al movimento migratorio degli uccelli selvatici, e secondo gli estensori dello studio, una sorveglianza veterinaria nei paesi circostanti e in quelli di partenza degli animali migratori potrebbe essere necessaria per individuare precocemente la re-introduzione del virus in aree apparentemente libere da infezione, come l'Europa o il Nord America. Degli oltre trecento campioni biologici provenienti da esseri umani - contatti dell'unico caso confermato del Paese e di lavoratori del settore avicolo - nessuno ha dimostrato positività ai test di microneutralizzazione del virus H5N1 nonostante la probabile esposizione ad animali infetti. Analoghi risultati erano emersi da uno studio in Cambogia, dove nonostante l'estesa presenza di pollame infetto e la mancanza di igiene, nessun campione fra quelli prelevati dai residenti risultò positivo. Cosa che potrebbe spiegarsi nell'inefficiente trasmissione animale-uomo del virus o dalla particolare natura della risposta immunitaria dell'organismo umano all'infezione da H5N1.
venerdì 17 ottobre 2008
WHO Guidance on Pandemic Influenza Preparedness and Response
mercoledì 15 ottobre 2008
Global Handwashing Day!
Oggi è una giornata importante!
La giornata mondiale del lavaggio delle mani.
Invito caldamente a visitare il sito ufficiale dell'iniziativa e mi auguro che questo post possa contribuire alla riflessione, non solo tra i singoli cittadini, ma anche tra gli operatori sanitari: decenni di scoperte, ricerche, avanzamento scientifico su tutti i fronti per scoprire, poi, che il semplice lavaggio delle mani è più efficace di molti altri interventi nel prevenire la diffusione di molte infezioni (non solo l'influenza). Ma, come direbbe il mio Professore, Marcello D'Errico, a distanza di decine e decine di anni da Semmelweis stiamo qui a dirci sempre le stesse cose: il lavaggio delle mani è fondamentale... evidentemente a distanza di molti anni è ancora un messaggio poco chiaro nella mente delle persone e, purtroppo anche in quella degli operatori sanitari.
martedì 14 ottobre 2008
Tre anni fa...
Il documento è vecchio, superato e necessita, evidentemente, di un aggiornamento. Ma l'OMS (WHO) non ha ritenuto necessario un tale "sforzo". Eppure ne sono successe di cose in questi tre anni. Di certo il numero di casi umani di H5N1 sono notevolmente aumentati rispetto al 2005. Ma il valore fondamentale che l'aggiornamento di un simile documento potrebbe avere sta nel dare un altro "scossone", un ulteriore "giro di ruota" ad una situazione mondiale che rischia di cristallizzarsi su di un non soddisfacente livello di preparazione ad una pandemia influenzale.
Oggi, per onorare la ricorrenza, invierò una e-mail ad alcuni dei più noti bloggers mondiali che si occupano di pandemia influenzale (Effect Measure, Fluwiki, H5N1, Bird Flu Journey, The coming influenza pandemic?, A Time's Memory), chiedendo loro di commentare quale sia il personale pensiero a riguardo... in fiduciosa attesa di una loro reazione.
domenica 12 ottobre 2008
Influenza stagionale e correttezza dell'informazione
L'OMS, valutando la scorretta informazione promulgata dai mass media ha tenuto una conferenza stampa virtuale, presente il professor Keiji Fukuda, per dissipare i rumori e le voci su una possibile prossima stagione influenzale più grave del normale (leggi qui). Secondo Fukuda, al momento, non c'è alcuna ragione scientifica - sulla base dei dati disponibili riguardo le caratteristiche genetiche e antigeniche dei virus circolanti e sulla base delle osservazioni epidemiologiche effettuate durante la stagione invernale appena conclusa nell'emisfero meridionale - per ritenere la imminente stagione epidemica in Europa e Nord America più grave di quella passata.
West Nile Disease in Italia - Aggiornamento
H5N1 Update - Settimana 41
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TOGO - Rapporto all'OIE, nessun nuovo focoalio epizootico di H5N1 negli allevamenti del paese.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, CAMBOGIA - Rapporto all'OIE: nessun nuovo focolaio epizootico da H5N1 nel pollame.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, COREA DEL SUD - Rapporto di notifica immediata all'OIE: una epizoosi di influenza aviaria a bassa patogenicità sostenuta dal virus A/H5N2 in un allevamento di pollame. In precedenza, fonti di stampa avevano diffuso la notizia di un focolaio sospettando il ritorno del virus HPAI H5N1, già circolante durante la prima metà di quest'anno.
martedì 7 ottobre 2008
Sud Africa: epidemia di febbre emorragica, nessuna diagnosi precisa fino a questo momento - FluTrackers
Un primo paziente proveniente dallo Zambia era stato trasferito in un ospedale sudafricano poichè le sue condizioni richiedevano una assistenza più sofisticata. Il paziente è morto quasi subito dopo il ricovero. L'infermiere che lo accompagnava, un medico e un inserviente hanno poi sviluppato la malattia e sono in seguito deceduti con sintomi emorragici. Nonostante in Sudafrica esista un laboratorio specializzato nella diagnosi delle malattie di questo tipo (come Ebola, Marburg, Crimea-Congo) fino a questo momento gli esperti non sono stati in grado di isolare l'agente patogeno. Un certo di numero di persone che potenzialmente sono state in contatto con i pazienti, o il personale sanitario coinvolto, sono stati posti sotto sorveglianza sanitaria e alcuni messi in quarantena. E' stato richiesto l'aiuto dell'OMS e dei CDC USA.
Per ulteriori informazioni leggi qui
Da Flutrackers, moderatore Ironorehopper
Stati uniti d'america, alaska: Epidemia di adenovirus-14 (indagini preliminari) - FluTrackers
Alcuni sanitari presenti sull'isola Principe di Galles (Prince of Wales Island) avevano notato un insolito incremento di sindromi febbrili respiratorie con complicanze bronco-polmonari già alla fine di settembre. Successivamente, almeno una trentina di persone avevano sviluppato la malattia, mentre i più gravi (forse sette) cominciavano a essere spostati in ospedali più attrezzati in altre aree dello stato. Un paziente sarebbe deceduto in seguito a polmonite virale da Ad-14, complice il fatto di essere già debilitato da insufficienza respiratoria cronica. Campioni biologici dei pazienti sono stati inviati al Centro per il Controllo delle Malattie (CDC) di Atlanta e dei suoi laboratori periferici; dai dati preliminari, un certo numero di campioni sarebbero risultati positivi al virus Ad-14. Questo patogeno, in passato, aveva già causato epidemie localizzate in caserme negli USA, di una certa gravità e con alcuni casi fatali in soggetti giovani senza storia di co-morbidità. Insistenti rumori riguardo l'epidemia in corso nell'isola Prince of Wales erano circolati durante tutto il fine settimana, mentre sul sito Flu Trackers si cercava invano di ottenere ulteriori informazioni dai residenti della zona. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito web del quotidiano locale
Notizia da Flutrackers: moderatore Ironorehopper
West Nile Virus: casi umani
Ecco la rassegna stampa:
Romagna Oggi
FluTrackers
Forum italiano di FluTrackers
Per informazioni sulla malattia:
West Nile Virus su Epicentro
lunedì 6 ottobre 2008
Cross-protection between successive waves of the 1918-1919 influenza pandemic: epidemiological evidence from US Army camps and from Britain
Leqqui qui l'abstract della ricerca.
Influenza stagionale: Fukuda fa chiarezza
Nel frattempo sulla rivista Pediatrics è apparso uno studio sulla prevalenza delle ospedalizzazioni e sulla mortalità infantile dovuta all'influenza stagionale umana e sulla presenza di co-infezioni batteriche in USA (leggi qui). Mentre il numero di casi fatali infantili varia di anno in anno, in relazione alla virulenza dei virus circolanti, la prevalenza di coinfezioni da Stafilococco aureo e delle sue varianti antibiotico-resistenti (MRSA) pare incrementare, per cui secondo i ricercatori sarebbe opportuna una maggiore sensibilizzazione dei genitori e dei pediatri rispetto al trattamento precoce delle infezioni febbrili durante le epidemie stagionali, che possono avere gravi conseguenze per i piccoli pazienti.
In ultimo riportiamo i dati aggiornati OMS sulla prevalenza di varianti del sottotipo A(H1N1) resistenti al farmaco antivirale Oseltamvir. Continua ad essere rilevata la presenza della mutazione H274Y che rende inutilizzabile il farmaco, anche nei più recenti isolamenti nell'emisfero meridionale (Camerun, Ghana, Costa d'Avorio, Seychelles e Sud Africa con 100% di isolati H1N1 resistenti), Argentina, Cile, El Salvador, USA, Uruguay, Giordania, Norvegia (6 su 8 isolati resistenti), Russia (45%), UK, Australia (25 su 26 isolati resistenti), Nuova Caledonia, Nuova Zelanda (1 su 1 resistente), Filippine (10 su 11 resistenti), Singapore, Hong Kong (97 su 583 isolati H1N1 resistenti, pari al 17%). Complessivamente, durante il secondo quadrimestre del 2008 (al 22 settembre), su 931 virus H1N1 isolati, 324 sono risultati resistenti all'Oseltamivir (il 35%).
H5N1 Update - Settimana 40
INFLUENZA AVIARIA NELLA AVIFAUNA SELVATICA, NIGERIA - La rivista dei CDC USA Emerging Infectious Diseases ha pubblicato uno studio sulla circolazione dei virus H5N1 nella fauna selvatica e domestica in Nigeria (leggi qui). Secondo i ricercatori, dopo l'introduzione del virus nel paese durante il 2006, sono stati isolati negli animali selvatici virus riassortanti, segno che l'H5N1 ha messo radici nell'area. Tuttavia anche i più recenti isolamenti hanno mostrato somiglianza genetica con quelli della prima introduzione rispetto ai virus circolanti altrove nel mondo. La conclusione è che probabilmente la reintroduzione del virus H5N1 dall'Africa all'Eurasia è un evento meno frequente di quanto si pensasse in precedenza.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TOGO - Il servizio informazione IRIN ha aggiornato sulla situazione epizootica nel paese africano del Togo (leggi qui) , dopo la identificazione di un focolaio di influenza aviaria H5N1 in un allevamento vicino la capitale. Fino a questo momento sono stati distrutti 17,000 animali nel tentativo di circoscrivere la diffusione del virus.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, VIETNAM - L'OIE ha ricevuto un rapporto sulla situazione epizootica in Vietnam (leggi qui). Nelle ultime settimane sono comparsi focolai di infezione da virus H5N1 in allevamenti di pollame e anatre nelle province di Dong Thap, Nghe An, Kien Giang, Ben Tre, Quang Ngai, Ca Mau per un totale di circa ottomila animali perduti.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, COREA DEL SUD - Nuovo focolaio epizootico H5N1 nel pollame in Corea del Sud (leggi qui)