Si mantiene sostenuta l'attività epizootica dovuta alla circolazione del virus influenzali aviari appartenenti al sottotipo A/H5N1, specialmente in India - dove gli stati orientali del Bengala e Assam continuano a scoprire nuovi casi e a distruggere migliaia di capi di pollame (leggi il rapporto di notifica all'OIE e l'articolo dell'Assam Tribune); nei due stati, a seguito del diffondersi del virus H5N1 nel pollame, è stata imposta una sorveglianza porta a porta per l'individuazione precoce di possibili casi umani di influenza aviaria; secondo l'ultimo rapporto diffuso dal ministero della sanità indiano, al 25 dicembre 2008, non ci sarebbero casi sospetti, almeno fra la popolazione finora coperta dai gruppi di sorveglianza operanti nella regione. Altri focolai sospetti sono segnalati dal Tripura.
Nel confinante Bangladesh (leggi qui), continua la circolazione del virus H5N1, mentre in Cambogia è stato finalmente individuato uno dei possibili allevamenti dove il virus H5N1 si è riaffacciato, quando nelle settimane scorse un giovane di 19 anni aveva sviluppato la malattia, ma fortunatamente era guarito. In questo caso, purtroppo, la malattia è stata scoperta attraverso l'infezione umana invece che dalla sorveglianza veterinaria.
A Taiwan invece un virus appartenente al sottotipo A/H5N2 ha colpito un allevamento di pollame (leggi il rapporto di notifica all'OIE).
Anche in Europa si nota una aumentata attività epizootica: in Germania continua la sorveglianza per scoprire precocemente e liquidare i focolai dovuti al virus a bassa patogenicità A/H5N3; in Belgio un virus A/H5N2 - sempre a bassa patogenicità - è stato individuato nei campioni prelevati da pollame in due distinte località (leggi il rapporto di notifica all'OIE).
Per quanto riguarda i casi umani di H5N1, l'Egitto conta i primi casi sospetti dell'anno, dopo il caso ufficialmente riconosciuto dall'OMS nei giorni scorsi; i nuovi casi comprendono un bambino di quattro anni, una famiglia e un altro paziente ricoverato ad Alessandria. La famiglia è composta da tre persone e il capofamiglia, un veterinario, aveva avuto contatti con animali infetti. Si attendono conferme ufficiali.
L'attività influenzale stagionale sta prendendo piede in tutta Europa, con caratteristiche diverse di intensità e diffusione geografica: il Regno Unito vede una notevole attività epidemica - che congiunta con una epidemia di gastroenterite da virus Norwalk e dagli infortuni dovuti a cadute sul ghiaccio dopo la tempesta di freddo e neve dei giorni scorsi - ha provocato il sovraccarico dei Pronto Soccorso e dei Medici di Base. Negli altri Paesi europei la maggior parte dei virus circolanti è risultata appartenere al sottotipo A/H3N2.
I virus A/H1N1 finora isolati in Europa (una trentina) sono risultati quasi tutti resistenti al farmaco antivirale di prima scelta per il trattamento dell'influenza, oseltamivir, ma sensibili allo zanamivir e all'amantadina. I virus H3 invece rimangono sensibili a entrambi (oseltamivir e zanamivir) ma resistenti all'amantadina. Negli USA questo fatto ha causato la diffusione da parte del Centro per il Controllo delle Malattie (CDC) di un avviso per i sanitari sul cambiamento delle linee guida sull'utilizzo degli antivirali durante la stagione epidemica 2008/2009 per il trattamento e la profilassi dell'influenza.
Per le malattie emergenti, da notare la missione congiunta FAO/OIE/WHO nelle Filippine per valutare l'ampiezza, la potenziale capacità epizootica, e le possibili ricadute sulla salute umana del virus Ebola-Reston scoperto sui campioni biologici provenienti da alcuni allevamenti suini che avevano registrato una crescente mortalità durante i primi mesi di quest'anno. Un laboratorio USA aveva individuato nei campioni, oltre al virus della sindrome respiratoria e riproduttiva suina (PRRS) sorprendentemente anche il virus Ebola-Reston, conosciuto finora per avere causato infezione di lieve entità nelle scimmie di laboratorio in USA e in Europa e pochissimi casi umani, per lo piu' asintomatici (leggi la nota della FAO).
sabato 27 dicembre 2008
domenica 21 dicembre 2008
Problemi di proprietà intellettuali
Dopo lo scontro che ha visto contrapposti l'OMS e i maggiori paesi occidentali da una parte e alcuni dei paesi in via di sviluppo ''non allineati'' sulla questione dei diritti di proprietà dei campioni biologici prelevati per la sorveglianza virologica dell'influenza e la preparazione di vaccini e reagenti (che ha posto in serie difficoltà il rodato sistema OMS sulla raccolta e condivisione degli stessi), la riunione tenuta a Ginevra nei giorni scorsi sembra aver sbloccato la situazione, con l'individuazione di un nuovo sistema di scambio "campioni contro benefits", in altri termini l'impegno delle case farmaceutiche - che beneficiano degli utili dallo sviluppo di bioterapeutici a partire dai campioni prelevati da animali e da pazienti umani in varie parti del mondo - a investire direttamente in paesi come Indonesia, Vietnam, Thailandia e molti altri, ora sprovvisti di infrastrutture per la produzione di vaccini e altri farmaci salvavita, anche in prospettiva in caso di pandemia globale di influenza. Si veda quindi il commento del Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC).
H5N1 Update - Settimana 51
L'attività epizootica riconducibile al virus influenzale aviario A/H5N1 è in netto aumento in varie parti dell'Asia e in Egitto. Notevole la situazione in India, dove oltre allo stato orientale dell'Assam, già colpito dalla fine di novembre, anche il Bengala Occidentale comincia a soffrire delle prime perdite di animali dovute alla diffusione del virus in alcune aree già colpite all'inizio di quest'anno. Le autorità centrali indiane dimostrano una certa preoccupazione e stanno conducendo una campagna di sorveglianza per scoprire possibili casi umani, inviando nelle aree colpite migliaia di persone impegnate in controlli porta-a-porta. Fino a questo momento sono stati individuate non meno di trecento persone con sintomi febbrili in Assam, poste sotto sorveglianza sanitaria, anche se le loro condizioni non sembrano suggerire il tipico quadro clinico dell'infezione H5N1 nell'uomo. Intanto in Cina, nella provincia di Jiangsu sono stati distrutti quasi trecentomila animali dopo che le analisi di routine avevano scoperto gli anticorpi anti-H5N1 nei campioni prelevati nel pollame. Non è chiaro se gli animali fossero sintomatici o la malattia fosse inapparente. A Taiwan, inoltre, una certa inquietudine si è diffusa fra gli allevatori dopo che sono circolate notizie su una epizoosi di influenza tipo A/H5N2, a bassa patogenicità. Le autorità hanno smentito le notizie di fonti di stampa e non hanno ancora inviato all'OIE notifica dell'incidente. In Egitto una giovane di sedici anni è morta dopo aver contratto la malattia dal pollame allevato presso il suo domicilio. Soncerto anche per le notizie che provengono dalle Filippine e che riguardano in questo caso il virus Ebola-Reston, scoperto dopo che da alcuni mesi, fra gli allevamenti di suini, si erano manifestate epizoosi con elevata mortalità. Le analisi condotte in un laboratorio americano avevano individuato diversi patogeni e il virus Ebola-Reston, finora conosciuto per aver causato soltanto minori infezioni fra le scimmie in laboratori di ricerca e nelle Filippine. Pare che la malattia nell'uomo sia molto blanda, tuttavia l'OMS, la FAO e l'OIE hanno costituito un gruppo di lavoro per investigare l'incidente e per chiarire i reali rischi per l'uomo. Fonti giornalistiche hanno riferito di un'intensa attività diplomatica condotta dal direttore dell'OIE per convincere le autorità filippine a diffondere le notizie, arrivate ai media internazionali soltanto molte settimane dopo la effettiva scoperta del virus. Il primo stock di carne di maiale da esportare a Singapore è stato così bloccato, dimostrando ancora una volta come le malattie emergenti rappresentino una minaccia sia all'allevamento, e alla sopravvivenza di centinaia di migliaia di persone che ne dipendono economicamente, sia alle relazioni economiche internazionali e alle implicazioni di tipo strategico, per la modifica di equilibri internazionali, che molti troverebbero davvero sorprendenti a una prima analisi dei fatti.*
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO
INDIA - Rapporto del ministero della sanità indiano sulla sorveglianza per possibili casi umani di H5N1 nelle zone dell'Assam colpite da epizoosi: rapporto del 18 dicembre e tabella dei casi di infezione febbrile riscontrati.
EGITTO - Aggiornamento OMS: una paziente di 16 anni è deceduta dopo aver contratto la malattia probabilmente da pollame infetto allevato presso il domicilio. Esordio della malattia l'8 dicembre con sintomi gastrointestinali, ricovero in ospedale l'11, trasferimento in una struttura più avanzata il 13 e decesso il 15. Il caso è stato confermato da analisi di laboratorio validate dal NAMRU-3 (servizio di microbiologia dell'esercito USA). Dopo questo caso confermato l'OMS ha aggiornato il numero di casi umani e decessi dovuti a infezione da virus aviario H5N1 nei quindici paesi affetti dal 2003 ad oggi: con l'ultimo caso ufficialmente registrato in Egitto, i casi e decessi sono rispettivamente 391 e 247 (tasso del 63 % di mortalità medio cumulativo); nel 2008 i casi e decessi sono stati 40 e 30 (75% tasso di mortalità medio). Leggi qui l'Articolo del CIDRAP sul caso della ragazza di sedici anni deceduta nella provincia di Assuit.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME
CINA - Rapporto di notifica immediata all'OIE, influenza aviaria A/H5N1 nel pollame, provincia dello Jiangsu; circa trecentomila animali distrutti. Possibile leggere il commento del CIDRAP
BANGLADESH - Aggiornamento a cura dell'Ufficio OMS dell'Asia meridionale (leggi qui): al 16 dicembre, due allevamenti di pollame colpiti dal virus H5N1, uno nel distretto di confine con l'India (Rajshahi) e uno nei pressi della capitale Dacca. Nessun nuovo caso umano confermato.-- CINA, BANGLADESH, INDIA, INDONESIA, EGITTO - Sommario degli eventi di questi ultimi giorni da parte del servizio informazioni CIDRAP (leggi qui).
INDIA - Articoli sulle epizoosi da H5N1 nell'Assam e Bengala Occidentale (qui, qui, qui, qui e qui): si segnalano notevoli difficoltà logistiche dovute a disorganizzazione, a mancanza di mezzi di trasporto per il personale addetto al depopolamento degli allevamenti colpiti, all'insufficiente risarcimento ai contadini, a rivolte degli abitanti che si vedono privare di una essenziale fonte di sostentamento e di una scarsa reattività del governo centrale. Difficile anche il controllo delle frontiere interstatali in India e di quelle internazionali col Bangladesh.
GERMANIA - Epizoosi di influenza aviaria A/H5N3 a bassa patogenicità, aggiornamento a cura del ECDC (leggi qui).
TAIWAN - Epizoosi di influenza aviaria A/H5N2, aggiornamento dalla Reuters (leggi qui).
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO
INDIA - Rapporto del ministero della sanità indiano sulla sorveglianza per possibili casi umani di H5N1 nelle zone dell'Assam colpite da epizoosi: rapporto del 18 dicembre e tabella dei casi di infezione febbrile riscontrati.
EGITTO - Aggiornamento OMS: una paziente di 16 anni è deceduta dopo aver contratto la malattia probabilmente da pollame infetto allevato presso il domicilio. Esordio della malattia l'8 dicembre con sintomi gastrointestinali, ricovero in ospedale l'11, trasferimento in una struttura più avanzata il 13 e decesso il 15. Il caso è stato confermato da analisi di laboratorio validate dal NAMRU-3 (servizio di microbiologia dell'esercito USA). Dopo questo caso confermato l'OMS ha aggiornato il numero di casi umani e decessi dovuti a infezione da virus aviario H5N1 nei quindici paesi affetti dal 2003 ad oggi: con l'ultimo caso ufficialmente registrato in Egitto, i casi e decessi sono rispettivamente 391 e 247 (tasso del 63 % di mortalità medio cumulativo); nel 2008 i casi e decessi sono stati 40 e 30 (75% tasso di mortalità medio). Leggi qui l'Articolo del CIDRAP sul caso della ragazza di sedici anni deceduta nella provincia di Assuit.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME
CINA - Rapporto di notifica immediata all'OIE, influenza aviaria A/H5N1 nel pollame, provincia dello Jiangsu; circa trecentomila animali distrutti. Possibile leggere il commento del CIDRAP
BANGLADESH - Aggiornamento a cura dell'Ufficio OMS dell'Asia meridionale (leggi qui): al 16 dicembre, due allevamenti di pollame colpiti dal virus H5N1, uno nel distretto di confine con l'India (Rajshahi) e uno nei pressi della capitale Dacca. Nessun nuovo caso umano confermato.-- CINA, BANGLADESH, INDIA, INDONESIA, EGITTO - Sommario degli eventi di questi ultimi giorni da parte del servizio informazioni CIDRAP (leggi qui).
INDIA - Articoli sulle epizoosi da H5N1 nell'Assam e Bengala Occidentale (qui, qui, qui, qui e qui): si segnalano notevoli difficoltà logistiche dovute a disorganizzazione, a mancanza di mezzi di trasporto per il personale addetto al depopolamento degli allevamenti colpiti, all'insufficiente risarcimento ai contadini, a rivolte degli abitanti che si vedono privare di una essenziale fonte di sostentamento e di una scarsa reattività del governo centrale. Difficile anche il controllo delle frontiere interstatali in India e di quelle internazionali col Bangladesh.
GERMANIA - Epizoosi di influenza aviaria A/H5N3 a bassa patogenicità, aggiornamento a cura del ECDC (leggi qui).
TAIWAN - Epizoosi di influenza aviaria A/H5N2, aggiornamento dalla Reuters (leggi qui).
giovedì 18 dicembre 2008
Sondaggio... ancora pochi giorni per votare
Mancano pochi giorni (-13).
A fine anno si chiuderà il secondo sondaggio di PandemItalia, col quale ti abbiamo chiesto: "Hai mai sentito parlare di Pandemia Influenzale?".
Se non hai ancora votato e non sei un'operatore sanitario hai ancora qualche giorno per farci sapere se hai mai sentito parlare di pandemia influenza... attendiamo il tuo voto!
Wow... è passato un altro anno!
A fine anno si chiuderà il secondo sondaggio di PandemItalia, col quale ti abbiamo chiesto: "Hai mai sentito parlare di Pandemia Influenzale?".
Se non hai ancora votato e non sei un'operatore sanitario hai ancora qualche giorno per farci sapere se hai mai sentito parlare di pandemia influenza... attendiamo il tuo voto!
Wow... è passato un altro anno!
martedì 16 dicembre 2008
Come citare i blog!
Uno dei chiari segnali della crescente importanza dei blog nel panorama della comunicazione scientifica proviene dalla statunitense National Library of Medicine che ha stabilito le linee guida per la citazione dei blog nei lavori accademici. Se vi siete chiesti come citare un blog in un articolo e fino ad oggi non sapevate come fare... ecco la risposta che cercavate!
Pertanto se qualcuno, oggi, volesse citare PandemItalia potrebbe farlo così...
Fiacchini D. PandemItalia [Internet]. Senigallia: Daniel Fiacchini. 2007 apr - [cited 2008 Dec 16]. Available from: http://pandemitalia.blogspot.com/.
Approfitto per segnalare, con un po' d'orgoglio, che PandemItalia è già stato citato da qualcuno...
si tratta della tesi di laurea in Scienze della comunicazione di Eleonora Prezioso sul tema "Pandemie: i (non)luoghi del contagio" (leggi qui l'abstract).
Non riesco ad immaginare in che contesto il blog sia stato citato e ignoro se la citazione sia positiva o negativa, non mi importa, l'importante è che PandemItalia sia servito a qualcosa!
Malattie emergenti: Ebola Reston Virus
Una insolita scoperta è stata fatta dalle autorità veterinarie filippine, dopo che da alcuni mesi continuavano a verificarsi epizoosi nella popolazione suina (vedi articolo del CIDRAP).
Inizialmente si era pensato che un virus della famiglia Circovirus (responsabile della cosiddetta sindrome respiratoria e riproduttiva suina), isolato anche in Cina e Vietnam fosse l'unico responsabile dell'accresciuta moria di maiali. Tuttavia, con l'assistenza del dipartimento dell'agricoltura USA, è stato scoperto il virus Ebola Reston in alcuni campioni prelevati in allevamenti colpiti. Questo virus appartiene alla famiglia dei Filovirus, di cui fanno parte anche i virus delle febbri emorragiche di Ebola di tipo africano e i virus Marburg; conosciuto sin dalla metà degli anni '70, ha causato epizoosi in scimmie in alcuni stabulari di centri di ricerca, fra cui quello appunto di Reston in USA e in Europa. Nelle filippine il virus ha colpito in modo non fatale le scimmie e un unico caso umano è stato confermato possedere anticorpi specifici pur
senza aver manifestato alcun sintomo di malattia. Si ritiene che il virus Ebola Reston (REBOV) non sia capace di infettare l'uomo nelle modalità conosciute per le altre specie di filovirus, come lo Zaire Ebola o l'Ivory Coast Ebola, capaci di causare infezione emorragiche fatali fra il 50 e il 90% dei colpiti. La FAO, l'OIE e l'OMS sono in campo per verificare l'esatta dinamica dell'infezione nei suini e per scoprire possibili casi umani.
Fino a questo momento, fra i lavoratori degli allevamenti, nessuno ha dimostrato possedere anticorpi specifici anti-REBOV.
Inizialmente si era pensato che un virus della famiglia Circovirus (responsabile della cosiddetta sindrome respiratoria e riproduttiva suina), isolato anche in Cina e Vietnam fosse l'unico responsabile dell'accresciuta moria di maiali. Tuttavia, con l'assistenza del dipartimento dell'agricoltura USA, è stato scoperto il virus Ebola Reston in alcuni campioni prelevati in allevamenti colpiti. Questo virus appartiene alla famiglia dei Filovirus, di cui fanno parte anche i virus delle febbri emorragiche di Ebola di tipo africano e i virus Marburg; conosciuto sin dalla metà degli anni '70, ha causato epizoosi in scimmie in alcuni stabulari di centri di ricerca, fra cui quello appunto di Reston in USA e in Europa. Nelle filippine il virus ha colpito in modo non fatale le scimmie e un unico caso umano è stato confermato possedere anticorpi specifici pur
senza aver manifestato alcun sintomo di malattia. Si ritiene che il virus Ebola Reston (REBOV) non sia capace di infettare l'uomo nelle modalità conosciute per le altre specie di filovirus, come lo Zaire Ebola o l'Ivory Coast Ebola, capaci di causare infezione emorragiche fatali fra il 50 e il 90% dei colpiti. La FAO, l'OIE e l'OMS sono in campo per verificare l'esatta dinamica dell'infezione nei suini e per scoprire possibili casi umani.
Fino a questo momento, fra i lavoratori degli allevamenti, nessuno ha dimostrato possedere anticorpi specifici anti-REBOV.
Le fonti: Bloomberg; Channel News Asia; Servizio di informazione RSOE.
Il Rapporto di notifica immediata all'OIE.
Il Rapporto di notifica immediata all'OIE.
H5N1 Update - Settimana 50
Durante l'ultima settimana si è notato in vari paesi del mondo già affetti dalla panzoosi di influenza aviaria, una accresciuta attività epizootica, con nuovi focolai confermati in Cina (Hong Kong), Bangladesh, e soprattutto nella porzione orientale dell'India, nello Stato dell'Assam, dove
almeno 300.000 animali sono andati distrutti. Inoltre diversi casi umani sono stati
ufficilamente riportati dall'OMS: due (di cui uno fatale) in Indonesia, e uno in Cambogia. Inoltre, virus influenzali a bassa patogenicità hanno causato perdite nel pollame in Germania e Norvegia. Particolare risonanza ha avuto la scoperta del virus Ebola Reston (REBOV) fra suini domestici nelle Filippine: è il primo caso nel quale questo virus (precedentemente identificato soltanto nelle scimmie) passa in animali da allevamento. Nel frattempo, nello Zimbabwe la situazione epidemica collegata al colera non accenna a migliorare; a ciò si deve aggiungere la folle condotta del presidente Mugabe, arrivato persino ad affermare che l'epidemia è ormai sotto controllo; il Sudafrica ha però dichiarato zona disastrata l'area di confine con lo Zimbabwe.
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO
HONG KONG - Dopo la scoperta della prima epizoosi da H5N1 in un allevamento di pollame dopo alcuni anni di assenza del virus, le autorità della regione speciale cinese hanno intensificato le attività di sorveglianza per la scoperta precoce di casi umani. Fra i lavoratori dell'allevamento, almeno sei sono stati posti sotto sorveglianza sanitaria
in ospedale, come misura precauzionale, sin dal 9 dicembre scorso. Ad oggi non sono emersi casi di infezione conclamata (vedi la nota stampa).
INDIA - Le autorità sanitarie stanno conducendo una campagna di sorveglianza porta-a-porta nei distretti dello stato orientale dell'Assam, colpito da diverse epizoosi di H5N1 nel pollame; finora diverse centinaia di persone sono sottoposte a sorveglianza sanitaria per sintomi respiratori (fonte: Reuters).
INDONESIA - Aggiornamento dell'OMS (leggi qui): due nuovi casi umani di H5N1, di cui uno fatale. Ad oggi il paese ha riportato complessivamente 139 casi di cui 113 fatali. Nel 2008 sono stati rispettivamente 22 e 18.
CAMBOGIA - L'OMS ha diffuso un aggiornamento sul caso di influenza aviaria nell'uomo riportato nel paese indocinese (leggi qui). Si tratta di un paziente di sesso maschile di 19 anni con esordio della malattia il 28 novembre scorso e che rimane ospedalizzato. La sorveglianza dei contatti del paziente è tuttora in corso, cosiccome continua la ricerca di eventuali focolai epizootici nel pollame. Degli otto pazienti che negli ultimi anni sono rimasti vittima del virus H5N1 in Cambogia, sette sono deceduti. Complessivamente, nei quindici paesi che hanno riportato, sin dal 2003, casi umani di H5N1, 390 casi sono stati ufficialmente riconosciuti dall'OMS, di questi 246 sono deceduti; nel 2008 si sono registrati 39 casi e 29 decessi (leggi qui).
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME
GERMANIA - Rapporto di notifica all'OIE: una epizoosi da virus influenzale aviario a bassa patogenicità A/H5N3 in Sassonia; distrutti 8400 animali.
INDIA - Rapporto di notifica all'OIE: otto focolai epizootici da virus ad alta patogenicità A/H5N1 in Assam, almeno 200.000 animali perduti (distretti di: Kamrup, Barpeta, Nalbari, Chirang, Dibrugarh). Sempre sull'India, è possibile leggere il rapporto OMS e l'aggiornamento del Ministero dell'Agricoltura Indiano.
HONG KONG - Rapporto di notifica immediata all'OIE: focolaio di influenza aviaria H5N1 in un allevamento, quasi 70.000 animali distrutti. La malattia è stata riscontrata nel gruppo di animali
'sentinella' (non vaccinati) e poi in alcuni di quelli vaccinati con un ceppo H5N2 usato da molti anni a questa parte. Al momento pare non ci siano stati però cambiamenti nella struttura del virus H5N1 responsabile dell'epizoosi. Nelle fattorie circostanti per ora i test PCR su campioni
biologici di pollame hanno dato esito negativo.
BANGLADESH - L'OMS ha diffuso un aggiornamento sulla situazione epizootica del paese.
Si registra un nuovo focolaio di H5N1 nel pollame nel distretto di Rangpur; nell'ultimo anno il paese ha sofferto di 289 focolai in 47 su 64 distretti. Un unico caso umano è stato finora confermato ufficilamente.
NORVEGIA - L'ECDC comunica su un caso di virus influenzale aviario a bassa patogenicità
scoperto in un animale a Ostfold (leggi qui).
almeno 300.000 animali sono andati distrutti. Inoltre diversi casi umani sono stati
ufficilamente riportati dall'OMS: due (di cui uno fatale) in Indonesia, e uno in Cambogia. Inoltre, virus influenzali a bassa patogenicità hanno causato perdite nel pollame in Germania e Norvegia. Particolare risonanza ha avuto la scoperta del virus Ebola Reston (REBOV) fra suini domestici nelle Filippine: è il primo caso nel quale questo virus (precedentemente identificato soltanto nelle scimmie) passa in animali da allevamento. Nel frattempo, nello Zimbabwe la situazione epidemica collegata al colera non accenna a migliorare; a ciò si deve aggiungere la folle condotta del presidente Mugabe, arrivato persino ad affermare che l'epidemia è ormai sotto controllo; il Sudafrica ha però dichiarato zona disastrata l'area di confine con lo Zimbabwe.
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO
HONG KONG - Dopo la scoperta della prima epizoosi da H5N1 in un allevamento di pollame dopo alcuni anni di assenza del virus, le autorità della regione speciale cinese hanno intensificato le attività di sorveglianza per la scoperta precoce di casi umani. Fra i lavoratori dell'allevamento, almeno sei sono stati posti sotto sorveglianza sanitaria
in ospedale, come misura precauzionale, sin dal 9 dicembre scorso. Ad oggi non sono emersi casi di infezione conclamata (vedi la nota stampa).
INDIA - Le autorità sanitarie stanno conducendo una campagna di sorveglianza porta-a-porta nei distretti dello stato orientale dell'Assam, colpito da diverse epizoosi di H5N1 nel pollame; finora diverse centinaia di persone sono sottoposte a sorveglianza sanitaria per sintomi respiratori (fonte: Reuters).
INDONESIA - Aggiornamento dell'OMS (leggi qui): due nuovi casi umani di H5N1, di cui uno fatale. Ad oggi il paese ha riportato complessivamente 139 casi di cui 113 fatali. Nel 2008 sono stati rispettivamente 22 e 18.
CAMBOGIA - L'OMS ha diffuso un aggiornamento sul caso di influenza aviaria nell'uomo riportato nel paese indocinese (leggi qui). Si tratta di un paziente di sesso maschile di 19 anni con esordio della malattia il 28 novembre scorso e che rimane ospedalizzato. La sorveglianza dei contatti del paziente è tuttora in corso, cosiccome continua la ricerca di eventuali focolai epizootici nel pollame. Degli otto pazienti che negli ultimi anni sono rimasti vittima del virus H5N1 in Cambogia, sette sono deceduti. Complessivamente, nei quindici paesi che hanno riportato, sin dal 2003, casi umani di H5N1, 390 casi sono stati ufficialmente riconosciuti dall'OMS, di questi 246 sono deceduti; nel 2008 si sono registrati 39 casi e 29 decessi (leggi qui).
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME
GERMANIA - Rapporto di notifica all'OIE: una epizoosi da virus influenzale aviario a bassa patogenicità A/H5N3 in Sassonia; distrutti 8400 animali.
INDIA - Rapporto di notifica all'OIE: otto focolai epizootici da virus ad alta patogenicità A/H5N1 in Assam, almeno 200.000 animali perduti (distretti di: Kamrup, Barpeta, Nalbari, Chirang, Dibrugarh). Sempre sull'India, è possibile leggere il rapporto OMS e l'aggiornamento del Ministero dell'Agricoltura Indiano.
HONG KONG - Rapporto di notifica immediata all'OIE: focolaio di influenza aviaria H5N1 in un allevamento, quasi 70.000 animali distrutti. La malattia è stata riscontrata nel gruppo di animali
'sentinella' (non vaccinati) e poi in alcuni di quelli vaccinati con un ceppo H5N2 usato da molti anni a questa parte. Al momento pare non ci siano stati però cambiamenti nella struttura del virus H5N1 responsabile dell'epizoosi. Nelle fattorie circostanti per ora i test PCR su campioni
biologici di pollame hanno dato esito negativo.
BANGLADESH - L'OMS ha diffuso un aggiornamento sulla situazione epizootica del paese.
Si registra un nuovo focolaio di H5N1 nel pollame nel distretto di Rangpur; nell'ultimo anno il paese ha sofferto di 289 focolai in 47 su 64 distretti. Un unico caso umano è stato finora confermato ufficilamente.
NORVEGIA - L'ECDC comunica su un caso di virus influenzale aviario a bassa patogenicità
scoperto in un animale a Ostfold (leggi qui).
domenica 7 dicembre 2008
Resistenza agli antivirali: aggiornamento
Secondo quanto riportato sul bollettino settimanale dell'EISS, su 19 virus appartenenti al sottotipo umano stagionale A/H1N1 isolati in Austria, Inghilterra e Norvegia, 18 sono risultati resistenti al farmaco antivirale di prima scelta per il trattamento e la profilassi dell'influenza, Oseltamivir. Tutti i 19 virus hanno mantenuto sensibilità all'attività antivirale del farmaco Zanamivir. Per quanto riguarda i virus del sottotipo A/H3N2, tutti i campioni isolati (27) sono risultati sensibili sia all'Oseltamivir che allo Zanamivir ma, di questi, 26 sono risultati resistenti all'amantadina.
H5N1 Update - Settimana 49
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, NORVEGIA - Rapporto di Notifica Immediata all'OIE. Un campione prelevato durante la sorveglianza di routine ha dimostrato positività per un virus influenzale aviario a bassa patogenicità (non ancora tipizzato). Il campione proveniva da una fattoria nella regione di Ostfold.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TAILANDIA - L'Organizzazione Mondiale della Sanita (rapporto dell'ufficio regionale dell'Asia) ha aggiornato sulle epizoosi di H5N1 nel pollame: due focolai a Uthai Thani e Sukhotai. Dall'inizio dell'anno, su oltre 950 pazienti con sintomi influenzali e di polmonite esaminati, nessuno è risultato positivo al virus H5N1.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, INDIA - L'OMS ha pubblicato un aggiornamento sulla situazione epizootica nell'Assam, dopo la scoperta di diversi focolai di infezione da H5N1 nel pollame (leggi qui). Presso il sito web del ministero dell'agricoltura indiano è presente un aggiornamento sulla situazione. La notizia è apparsa anche sulla stampa locale.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, LAOS - Rapporto all'OIE, quattro epizoosi nel pollame registrate fra febbraio e marzo 2008, con almeno cinquemila animali perduti.
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO, CASI SOSPETTI - In Turchia almeno cinque persone sono state ricoverate in osservazione perchè sospettate di aver contratto l'influenza aviaria, dopo che nella loro area di residenza (Samsun) alcuni capi di pollame erano deceduti in circostante misteriose e ne avevano consumato le carni. In seguito, tre di questi sono stati dimessi e altri due dovranno rimanere in ospedale per terminare le analisi, anche se le loro condizioni non appaiono preoccupanti.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TAILANDIA - L'Organizzazione Mondiale della Sanita (rapporto dell'ufficio regionale dell'Asia) ha aggiornato sulle epizoosi di H5N1 nel pollame: due focolai a Uthai Thani e Sukhotai. Dall'inizio dell'anno, su oltre 950 pazienti con sintomi influenzali e di polmonite esaminati, nessuno è risultato positivo al virus H5N1.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, INDIA - L'OMS ha pubblicato un aggiornamento sulla situazione epizootica nell'Assam, dopo la scoperta di diversi focolai di infezione da H5N1 nel pollame (leggi qui). Presso il sito web del ministero dell'agricoltura indiano è presente un aggiornamento sulla situazione. La notizia è apparsa anche sulla stampa locale.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, LAOS - Rapporto all'OIE, quattro epizoosi nel pollame registrate fra febbraio e marzo 2008, con almeno cinquemila animali perduti.
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO, CASI SOSPETTI - In Turchia almeno cinque persone sono state ricoverate in osservazione perchè sospettate di aver contratto l'influenza aviaria, dopo che nella loro area di residenza (Samsun) alcuni capi di pollame erano deceduti in circostante misteriose e ne avevano consumato le carni. In seguito, tre di questi sono stati dimessi e altri due dovranno rimanere in ospedale per terminare le analisi, anche se le loro condizioni non appaiono preoccupanti.
lunedì 1 dicembre 2008
Un'altra pandemia
Oggi, primo dicembre, si celebra la giornata mondiale contro l'AIDS.
Se, per definizione, la diffusione mondiale di una malattia si definisce pandemia, allora non dimentichiamo che quella da HIV/AIDS è un'altra pandemia, una pandemia che rischia di essere spesso sottovalutata, non è una novità: l'HIV non fa più notizia.
Approfittiamo della giornata odierna per non dimenticare qualche numero: la ricorrenza è stata scelta in quanto il primo caso di AIDS è stato diagnosticato il 1º dicembre 1981. Da allora l'AIDS ha ucciso oltre 25 milioni di persone, diventando una delle infezioni più distruttive che la storia ricordi; inoltre, per quanto in tempi recenti l'accesso alle terapie e ai farmaci antiretrovirali sia migliorato in molte regioni del mondo, la pandemia di AIDS ha mietuto circa 3,1 milioni di vittime nel corso del solo 2005.
Tutti sanno come si previene l'infezione da HIV. Non dimentichiamolo.
One World One Health
Il CIDRAP ha commentato la notizia diffusa dalla FAO sulla implementazione della politica ''Un Mondo, Una Salute'' (leggi qui). L'intenzione è quella di unire gli sforzi della medicina umana e veterinaria nella lotta alle malattie emergenti, alle zoonosi e in particolare al controllo dell'influenza aviaria.
Vaccini e Antivirali: news
Un gruppo di ricercatori svedesi ha recentemente ottenuto un finanziamento per condurre esperimenti sulla dispersione del farmaco oseltamivir nelle acque reflue e successivamente nell'ambiente esterno, ove potrebbe venire assorbito dagli animali e indurre una rapida evoluzione di ceppi influenzali resistenti (leggi qui la notizia). Il progetto è stato nominato "Occurrence and fate of the antiviral drug Oseltamivir in aquatic environments and the effect on resistance development in influenza A viruses". Il responsabile del progetto è Björn Olsen del Dipartimento di Scienze Mediche della Uppsala University.
Il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC) commenta, nel suo aggiornamento settimanale sull'influenza, il piano giapponese per la somministrazione di un vaccino anti-H5N1 al personale sanitario e appartenente ai servizi essenziali (leggi qui). E' il primo caso al mondo di implementazione della strategia ''prime-and-boost'', vale a dire il tentativo di indurre una risposta immunologica protettiva nei confronti di un virus influenzale mai circolato prima nella specie umana, mediante una prima vaccinazione con un preparato a base di virus antigenicamente dissimili da quelli circolanti e in seguito con una rivaccinazione con un preparato contenente ceppi piu' recenti. In precedenza, si era notato come soggetti sottoposti a vaccinazione dopo la prima epidemia umana di H5N1 a Hong Kong nel 1997, avevano sviluppato una piu' rapida e intensa risposta immunologica quando rivaccinati con i piu' recenti vaccini approvati o in corso di studio.
Infine, è stato pubblicato il risultato del trial per l'efficacia e sicurezza del vaccino anti-H5N1 Fluval (leggi qui). I soggetti immunizzati hanno dimostrato di produrre anticorpi reattivi nei confronti di ceppi virali appartenenti a lineaggi distinti rispetto a quello di riferimento.
Il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC) commenta, nel suo aggiornamento settimanale sull'influenza, il piano giapponese per la somministrazione di un vaccino anti-H5N1 al personale sanitario e appartenente ai servizi essenziali (leggi qui). E' il primo caso al mondo di implementazione della strategia ''prime-and-boost'', vale a dire il tentativo di indurre una risposta immunologica protettiva nei confronti di un virus influenzale mai circolato prima nella specie umana, mediante una prima vaccinazione con un preparato a base di virus antigenicamente dissimili da quelli circolanti e in seguito con una rivaccinazione con un preparato contenente ceppi piu' recenti. In precedenza, si era notato come soggetti sottoposti a vaccinazione dopo la prima epidemia umana di H5N1 a Hong Kong nel 1997, avevano sviluppato una piu' rapida e intensa risposta immunologica quando rivaccinati con i piu' recenti vaccini approvati o in corso di studio.
Infine, è stato pubblicato il risultato del trial per l'efficacia e sicurezza del vaccino anti-H5N1 Fluval (leggi qui). I soggetti immunizzati hanno dimostrato di produrre anticorpi reattivi nei confronti di ceppi virali appartenenti a lineaggi distinti rispetto a quello di riferimento.
H5N1 Update - Settimana 48
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, INDIA - Rapporto di notifica immediata all'OIE. Nuovo focolaio epizootico nel pollame, stato dell'Assam, virus H5N1. Circa trecento gli animali affetti da malattia. Da poche settimane l'India aveva ottenuto lo status di ''libera da malattia'' dopo la grande epizoosi di inzio anno nello stato del West Bengal.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, INDIA - In Assam è stato scoperto un focolaio di influenza aviaria H5N1 nel pollame, presso la località di Hajo, dove circa trecento capi di pollame sono stati rinvenuti morti. Lo riferisce la Reuters, che aggiunge come dal centro di riferimento per l'influenza di Bhopal sia giunta la conferma che il virus responsabile è l'H5N1. Anche su The Telegraph Calcutta.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, VIETNAM - Rapporto di aggiornamento all'OIE. Due nuovi focolai epizootici di virus H5N1 nel pollame, provincia di Nghe An, circa 2400 animali perduti.
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO, INDONESIA - Makassar, i diciassette casi sospetti di influenza aviaria - comprendenti per la maggior parte pazienti di età inferiore ai diciotto anni - sono stati dichiarati non affetti dal virus H5N1 dopo le analisi eseguite nei laboratori di Jakarta. Lo riferiscono fonti giornalistiche locali che riportano le dichiarazioni della portavoce del Centro di Comando per l'Influenza Aviaria (KOMNAS FBPI). Ad oggi (28 Novembre) non è dato sapere quale sia la sorte dei pazienti, sebbene le stesse fonti di stampa avessero comunicato che una parte dei pazienti era già stata dimessa, mentre quattro erano ancora sottoposti a terapia per ''altre patologie''. A parte questo cluster di casi sospetti, altri casi si sono materializzati in altre aree dell'arcipelago, come per esempio a Semarang (Giava) e Denpasar (Bali).
INFLUENZA SUINA, UN CASO UMANO IN USA - Il CIDRAP riporta la notizia diffusa dal Centro per il Controllo delle Malattie di Atlanta (CDC) su un caso di influenza suina da esposizione professionale in un lavoratore. Il caso si riferisce a un paziente texano. Non è stato reso noto il ceppo responsabile dell'infezione. Nessuno dei contatti familiari del paziente hanno dimostrato segni clinici della malattia.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, INDIA - In Assam è stato scoperto un focolaio di influenza aviaria H5N1 nel pollame, presso la località di Hajo, dove circa trecento capi di pollame sono stati rinvenuti morti. Lo riferisce la Reuters, che aggiunge come dal centro di riferimento per l'influenza di Bhopal sia giunta la conferma che il virus responsabile è l'H5N1. Anche su The Telegraph Calcutta.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, VIETNAM - Rapporto di aggiornamento all'OIE. Due nuovi focolai epizootici di virus H5N1 nel pollame, provincia di Nghe An, circa 2400 animali perduti.
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO, INDONESIA - Makassar, i diciassette casi sospetti di influenza aviaria - comprendenti per la maggior parte pazienti di età inferiore ai diciotto anni - sono stati dichiarati non affetti dal virus H5N1 dopo le analisi eseguite nei laboratori di Jakarta. Lo riferiscono fonti giornalistiche locali che riportano le dichiarazioni della portavoce del Centro di Comando per l'Influenza Aviaria (KOMNAS FBPI). Ad oggi (28 Novembre) non è dato sapere quale sia la sorte dei pazienti, sebbene le stesse fonti di stampa avessero comunicato che una parte dei pazienti era già stata dimessa, mentre quattro erano ancora sottoposti a terapia per ''altre patologie''. A parte questo cluster di casi sospetti, altri casi si sono materializzati in altre aree dell'arcipelago, come per esempio a Semarang (Giava) e Denpasar (Bali).
INFLUENZA SUINA, UN CASO UMANO IN USA - Il CIDRAP riporta la notizia diffusa dal Centro per il Controllo delle Malattie di Atlanta (CDC) su un caso di influenza suina da esposizione professionale in un lavoratore. Il caso si riferisce a un paziente texano. Non è stato reso noto il ceppo responsabile dell'infezione. Nessuno dei contatti familiari del paziente hanno dimostrato segni clinici della malattia.
Iscriviti a:
Post (Atom)