INFLUENZA AVIARIA NEGLI ANIMALI
PAKISTAN: nuovi focoali epizootici nella provincia North West Frontier Agency (leggi qui).
GERMANIA: rapporto finale sulle epizoosi emerse durante l'estate 2007 (leggi qui).
NIGERIA: rapporto sull'ultima epizoosi confermata (ottobre 2007), (leggi qui).
CINA: rapporto sull'epizoosi in Tibet (leggi qui).
ARABIA SAUDITA: rapporto sulle ultime epizoosi (leggi qui).
IRAN: rapporto sulla situazione nazionale (leggi qui).
Aggiornamento 26.02.08:
PAKISTAN: nuova epizoosi in un allevamento vicino a Karachi; si tratta del quarto caso in pochi giorni nel paese già colpito seriamente durante i recenti mesi (fonte: Reuters);
CINA: nuovo focolaio epizootico nella provincia meridionale del Guizhou (fonte: Xinhua);
Il CIDRAP ha riassunto gli ultimi sviluppi;
BANGLADESH: i distretti infettati dal virus H5N1 sono 44 su 64, secondo l'ultimo aggiornamento OMS; non si riportano al momento casi umani;
VIETNAM: rapporto OIE sulle ultime epizoosi.
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO
CINA: un uomo di 41 anni della provincia meridionale di Guangxi è morto dopo essere stato infettato da pollame (leggi qui) e uno di 22 anni è deceduto dopo essere stato infettato nella provincia dell'Hunan (leggi qui); dal 2003 in Cina si sono verificati 29 casi umani di H5N1, di cui 19 deceduti.
INDONESIA: due nuovi casi umani confermati (leggi qui). Il totale dal 2005 conta 129 casi di cui 105 mortali.
VIETNAM: un uomo di 27 anni è deceduto nella provincia settentrionale di Ninh Binh (leggi qui). Dal 2003, il Vietnam ha avuto 104 casi, di cui 50 mortali.
Aggiornamento 26.02.08:
VIETNAM: il Paese del sud-est asiatico intende procedere alla sperimentazione sull'uomo del vaccino pre-pandemico anche in considerazione dei recenti casi verificatisi dopo molti mesi di calma apparente (fonte: Xinhua); è stato identificato un nuovo caso umano: una insegnante di 23 anni è morta in ospedale ad Hanoi (fonte: Reuters);
EGITTO: una bambina di quattro anni è stata ricoverata per infezione da H5N1 (confermata); l'area di residenza si trova nel governatorato di Minya (fonti: Xinhua e Reuters)
CINA: una donna di 44 anni del Guangdong (provincia meridionale che confina con Hong Kong), è morta dopo aver contratto la malattia, presumibilmente da alcuni capi di pollame infetti allevati presso il suo domicilio (fonte: Reuters).
ALTRE NOTIZIE RELATIVE ALL'H5N1
INDONESIA: il ministero della sanità indonesiano ha deciso di riprendere l'invio al centro di riferimento OMS presso il CDC di Atlanta (USA) di campioni umani contenenti il virus H5N1, dopo molti mesi di impasse dovuta al contenzioso rispetto all'allocazione di una quota di vaccini pre-pandemici e al loro prezzo che contrapponeva il paese asiatico ai principali membri OMS (fra cui USA e GB in prima fila), attenti a non scalfire il rodato meccanismo di scambio di materiali fra istituzioni sanitarie e centri di ricerca privati - almeno secondo gli Indonesiani (leggi qui).
VIETNAM: dagli ultimi casi umani confermati di influenza aviaria, il ministero della sanità vietnamita ha fatto sapere che diverse persone sono in osservazione per sospetta infezione da H5N1, dopo la riemergenza di epizoosi nel paese, che ha interessato, finora, sei o sette province con migliaia di animali coinvolti (leggi qui).
INFLUENZA STAGIONALE E RESISTENZA AL TAMIFLU - ALTRE RICERCHE
Bollettino elettronico settimanale EISS, con il numero dei nuovi isolamenti di H1N1 resistenti al Tamiflu; Altri aggiornamenti sui virus H1N1 resistenti al tamiflu dall'ECDC e dall'OMS.
I CDC di Atlanta hanno pubblicato il rapporto sul livello di preparazione della sanità pubblica alle emergenze. È possibile scaricare qui il report completo.
L'OMS ha pubblicato un rapporto guida per la preparazione di vaccini pre-pandemici, in relazione ai nuovi isolamenti virali e alla loro reattività rispetto ai ceppi candidati vaccini (leggi qui).
Infine si riportano alcune notizie relative alle ultime ricerche sul virus pandemico della influenza 'spagnola', che mettono in luce le proprietà della emaglutinina di aderire alle cellule delle alte vie respiratorie umane e delle mutazioni necessarie per passare dal progenitore aviario a quello umano (leggi qui e qui).
sabato 23 febbraio 2008
martedì 19 febbraio 2008
Maschere chirurgiche? No grazie!
L'invito rivolto alle economie domestiche svizzere di dotarsi di mascherine protettive, in vista di un'eventuale pandemia influenzale è poco seguito. Solo una persona su dieci ha seguito questa raccomandazione. Lo indica un sondaggio dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) che l’anno scorso aveva consigliato l’acquisto delle stesse protezioni. La maggioranza degli interrogati non ha l'intenzione di comperare maschere per il momento. Circa la metà non crede che ci sarà una pandemia. Inoltre, un terzo degli intervistati dubita dell'efficacia di tali mascherine (Fonte: Ticinonews).
Il bilancio non è incoraggiante e la percezione del rischio pandemia nella popolazione svizzera sembra minimo: questo è preoccupante. Provo a vedere il “bicchiere mezzo pieno”: in Svizzera la Sanità Pubblica ha tentato di sensibilizzare la popolazione rispetto all'utilizzo delle mascherine chirurgiche ed ha valutato la percezione del rischio della popolazione sulla pandemia influenzale. In Italia nessuna delle due cose è stata fatta.
Il bilancio non è incoraggiante e la percezione del rischio pandemia nella popolazione svizzera sembra minimo: questo è preoccupante. Provo a vedere il “bicchiere mezzo pieno”: in Svizzera la Sanità Pubblica ha tentato di sensibilizzare la popolazione rispetto all'utilizzo delle mascherine chirurgiche ed ha valutato la percezione del rischio della popolazione sulla pandemia influenzale. In Italia nessuna delle due cose è stata fatta.
Io, fossi Svizzero, non mi lamenterei!
domenica 17 febbraio 2008
The Sunshine Project is over
L'associazione non governativa guidata dal dr Hammond ha chiuso le sue attività, ufficialmente a causa di scarsità nella raccolta dei fondi. Il progetto si occupava del monitoraggio dei livelli di sicurezza dei laboratori BSL-3 e 4, soprattutto negli USA, sorti come funghi dopo l'11 settembre 2001 e aveva portato alla luce gravi mancanze in alcuni centri di eccellenza, poi soggetti a verifiche da parte degli organi di controllo, dei CDC e perfino del Congresso. Era stata anche messa in evidenza la 'strana' attività del laboratorio dell'università del Wisconsin - dove una 'star', il dr Yoshiro Kawaoka - manipolava campioni modificati del virus Ebola con una certa disinvoltura. Sunshine Project utilizzava i dati messi a disposizione dalla legge per la libertà di accesso all'informazione degli Stati Uniti, e si occupava fra l'altro anche degli armamenti di distruzione di massa, biologici, radiologici e chimici. La chiusura delle attività di questa ONG 'lascerà un vuoto', secondo un esperto consultato dal sito del CIDRAP, che riporta la notizia oggi (leggi qui).
H5N1 Update - Settimana 7
INFLUENZA AVIARIA, ANIMALI (HPAI H5N1)
LAOS, nuovo focolaio epizootico (leggi qui)
TURCHIA, (leggi qui)
INDIA, 31 epizoosi ufficialmente comunicate all'OIE (leggi qui), tutte nello stato del Bengala Occidentale.
TOGO, (leggi qui), rapporto finale, non ulteriori epizoosi nelle ultime settimane.
BENIN, (leggi qui), non ulteriori epizoosi nelle settimane più recenti.
BANGLADESH, i distretti colpiti da epizoosi di H5N1 sono ormai 41 su 64; la maggioranza del pollame colpito è allevato in piccole aziende a conduzione familiare o per il sostentamento familiare. La situazione igienico-sanitaria è proibitiva, con carcasse di animali a contatto diretto con le persone, prive di acqua corrente e di fognatura. Le deiezioni - ricche di virus - sono dappertutto fin dentro le abitazioni, a contatto con la pelle, rendendo sempre più probabile l'infezione umana, pur se fino a questo momento non ci sono conferme di casi da parte delle autorità nazionali e internazionali (leggi qui). Per approfondire: aggiornamento OMS sul Bangladesh.
REGNO UNITO, aggiornamento sull'epizoosi che ha colpito i cigni della riserva di Abbotsbury (leggi qui).
INFLUENZA AVIARIA, ANIMALI (ALTRI SOTTOTIPI)
REPUBBLICA DOMINICANA, le epizoosi di LPAI A/H5N2 e A/H7 continuano a essere registrate e le autorità hanno avvisato la popolazione di recedere dalle scommesse sui combattimenti di galli. Rimane, inoltre, la preoccupazione per le pratiche vodoo che prevedono anche l'uccisione e il contatto con il sangue del pollame (leggi qui)
INFLUENZA AVIARIA, CASI UMANI
VIETNAM, un uomo di 40 anni residente in una provincia settentrionale è morto a causa dell'infezione da H5N1, dopo essere entrato in contatto con pollame infetto (leggi qui). Inoltre si sono registrati due nuovi casi umani nel nord del paese, oltre all'uomo di 40 anni deceduto a inizio settimana. Si tratta di un giovane di 27 anni e di un bambino di 7: tutti e tre i casi hanno avuto contatti con animali infetti, probabilmente a causa delle festività del Tet durante le quali una grande quantità di pollame viene consumata e spostata in varie province e città. I contatti familiari di questi pazienti sono ancora sotto sorveglianza ma al momento rimangono in buone condizioni. Il Vietnam ha avuto complessivamente 103 casi umani (dal 2003 al 2008) di cui 49 deceduti.
INDONESIA, una ragazza di quindici anni è morta dopo aver sviluppato la malattia (leggi qui), la fonte del contagio può essere stata la madre di 38 anni - cui la ragazza ha fatto visita in ospedale oppure il contatto con pollame infetto a casa di una parente.
INFLUENZA UMANA STAGIONALE
Secondo l'ultimo aggiornamento OMS l'attività epidemica rimane diffusa in tutti i paesi europei, con prevalenza di isolamenti di virus A/H1N1-Isole Salomone e B, mentre una piccola parte degli isolati appartiene al ceppo A/H3N2-Brisbane. Sebbene il virus A/H1N1-Isole Salomone fosse incluso nel vaccino trivalente, i più recenti isolati hanno dimostrato una ridotta suscettibilità agli anticorpi indotti dal vaccino, mentre sia la componente H3 che quella B non corrispondono ai ceppi vaccinali. L'EISS ha pubblicato il suo bolletino settimanale (leggi qui).
b) Continua la sorveglianza sia in Europa che altrove per i virus A/H1N1 resistenti al farmaco antivirale oseltamivir (leggi qui). La maggior parte dei paesi europei ha isolato ceppi resistenti, anche se con variazioni di incidenza notevoli (dal 66% della Norvegia all'8% della Gran Bretagna.) In Italia, fra i 61 isolati, non sono stati per ora trovati virus resistenti.
L'ECDC (Centro Europeo per il controllo delle malattie) ha rilasciato un aggiornamento sul numero degli isolati resistenti: su 986 isolati in 21 paesi, 202 sono quelli con la mutazione che li rende resistenti.
LAOS, nuovo focolaio epizootico (leggi qui)
TURCHIA, (leggi qui)
INDIA, 31 epizoosi ufficialmente comunicate all'OIE (leggi qui), tutte nello stato del Bengala Occidentale.
TOGO, (leggi qui), rapporto finale, non ulteriori epizoosi nelle ultime settimane.
BENIN, (leggi qui), non ulteriori epizoosi nelle settimane più recenti.
BANGLADESH, i distretti colpiti da epizoosi di H5N1 sono ormai 41 su 64; la maggioranza del pollame colpito è allevato in piccole aziende a conduzione familiare o per il sostentamento familiare. La situazione igienico-sanitaria è proibitiva, con carcasse di animali a contatto diretto con le persone, prive di acqua corrente e di fognatura. Le deiezioni - ricche di virus - sono dappertutto fin dentro le abitazioni, a contatto con la pelle, rendendo sempre più probabile l'infezione umana, pur se fino a questo momento non ci sono conferme di casi da parte delle autorità nazionali e internazionali (leggi qui). Per approfondire: aggiornamento OMS sul Bangladesh.
REGNO UNITO, aggiornamento sull'epizoosi che ha colpito i cigni della riserva di Abbotsbury (leggi qui).
INFLUENZA AVIARIA, ANIMALI (ALTRI SOTTOTIPI)
REPUBBLICA DOMINICANA, le epizoosi di LPAI A/H5N2 e A/H7 continuano a essere registrate e le autorità hanno avvisato la popolazione di recedere dalle scommesse sui combattimenti di galli. Rimane, inoltre, la preoccupazione per le pratiche vodoo che prevedono anche l'uccisione e il contatto con il sangue del pollame (leggi qui)
INFLUENZA AVIARIA, CASI UMANI
VIETNAM, un uomo di 40 anni residente in una provincia settentrionale è morto a causa dell'infezione da H5N1, dopo essere entrato in contatto con pollame infetto (leggi qui). Inoltre si sono registrati due nuovi casi umani nel nord del paese, oltre all'uomo di 40 anni deceduto a inizio settimana. Si tratta di un giovane di 27 anni e di un bambino di 7: tutti e tre i casi hanno avuto contatti con animali infetti, probabilmente a causa delle festività del Tet durante le quali una grande quantità di pollame viene consumata e spostata in varie province e città. I contatti familiari di questi pazienti sono ancora sotto sorveglianza ma al momento rimangono in buone condizioni. Il Vietnam ha avuto complessivamente 103 casi umani (dal 2003 al 2008) di cui 49 deceduti.
INDONESIA, una ragazza di quindici anni è morta dopo aver sviluppato la malattia (leggi qui), la fonte del contagio può essere stata la madre di 38 anni - cui la ragazza ha fatto visita in ospedale oppure il contatto con pollame infetto a casa di una parente.
INFLUENZA UMANA STAGIONALE
Secondo l'ultimo aggiornamento OMS l'attività epidemica rimane diffusa in tutti i paesi europei, con prevalenza di isolamenti di virus A/H1N1-Isole Salomone e B, mentre una piccola parte degli isolati appartiene al ceppo A/H3N2-Brisbane. Sebbene il virus A/H1N1-Isole Salomone fosse incluso nel vaccino trivalente, i più recenti isolati hanno dimostrato una ridotta suscettibilità agli anticorpi indotti dal vaccino, mentre sia la componente H3 che quella B non corrispondono ai ceppi vaccinali. L'EISS ha pubblicato il suo bolletino settimanale (leggi qui).
b) Continua la sorveglianza sia in Europa che altrove per i virus A/H1N1 resistenti al farmaco antivirale oseltamivir (leggi qui). La maggior parte dei paesi europei ha isolato ceppi resistenti, anche se con variazioni di incidenza notevoli (dal 66% della Norvegia all'8% della Gran Bretagna.) In Italia, fra i 61 isolati, non sono stati per ora trovati virus resistenti.
L'ECDC (Centro Europeo per il controllo delle malattie) ha rilasciato un aggiornamento sul numero degli isolati resistenti: su 986 isolati in 21 paesi, 202 sono quelli con la mutazione che li rende resistenti.
mercoledì 13 febbraio 2008
La fine del mondo – The end of the world
Sarà un meteorite? O Forse il cambiamento climatico?
Sono 5 le ipotesi, più o meno plausibili, per cui la nostra civiltà un domani potrebbe finire per estinguersi, almeno secondo Green Daily.
Carina l’idea del disastrometro (il termometro del disastro), mediante il quale è possibile verificare quante probabilità vi sono che ciascuna delle catastrofi contemplate si realizzi:
Sono 5 le ipotesi, più o meno plausibili, per cui la nostra civiltà un domani potrebbe finire per estinguersi, almeno secondo Green Daily.
Carina l’idea del disastrometro (il termometro del disastro), mediante il quale è possibile verificare quante probabilità vi sono che ciascuna delle catastrofi contemplate si realizzi:
- Il sopravvento dell’intelligenza artificiale – 1 possibilità su 10
- La caduta di un meteorite – 4 possibilità su 10
- Il culmine del petrolio – 6 possibilità su 10
- Una pandemia – 5 possibilità su 10
- Cambiamenti climatici – 8 possibilità su 10
Relativamente all’evento pandemico Green Daily afferma che il pericolo non dovrebbe essere sottostimato e che si sta facendo molto lavoro per evitare che una pandemia di un qualsiasi microrganismo provochi la temuta fine del mondo.
Anche se l’argomento è scherzoso è interessante notare che il rischio pandemico è percepito come reale. Lo sappiamo già: una pandemia influenzale ad impatto severo non sterminerà il mondo. La Pandemia del 1918 è stata responsabile di decine di milioni di morti. La Pandemia del 1918 ha determinato un tasso di letalità pari al 2-5%. Il tasso di letalità dell’H5N1 (il virus aviario che, vista l’ampia diffusione, potrebbe essere il prossimo virus a “umanizzarsi” ed essere responsabile di una pandemia influenzale) ha un tasso di letalità pari al 60%. Nel passaggio da virus aviario a virus umano potrebbe accadere quello che tutti si augurano: una riduzione di virulenza. Ma anche se questo accadesse e il tasso di letalità si riducesse di dieci volte, fino a raggiungere il 6%, il mondo intero si ritroverebbe ad affrontare una catastrofe. Rispetto alle convinzioni rassicuranti di Green Daily, secondo cui il rischio pandemico è qualcosa che i Governi stanno considerando molto seriamente... c’è da fare chiarezza.
Non mi risulta che la preparazione ad una pandemia influenzale sia in cima alle priorità del nostro Governo. Ciclicamente le emergenze sanitarie vanno di moda. Ultimamente è stata la volta delle morti sul lavoro. L’Aviaria non preoccupa più nessuno e la preparazione ad una pandemia influenzale è ormai fuori moda. Risultato? Poche, pochissime risorse erogate per garantire la necessaria preparazione ad un evento potenzialmente devastante. Così nel 2006 (quando l’Aviaria faceva tendenza) il nostro Governo ha costituito importanti scorte di farmaci antivirali (40 milioni di dosi) e stipulato, con tre delle maggiori aziende produttrici di vaccini, contratti di prelazione (con durata fino al dicembre del 2010) che acquisiscono il diritto alla fornitura di circa 36 milioni di dosi del futuro vaccino pandemico.
Ma i farmaci antivirali saranno ormai prossimi alla scadenza e 36 milioni di dosi di vaccino equivalgono a coprire circa il 55% della popolazione italiana. Una pandemia influenzale non sarà la causa della fine del Mondo, ma c’è ancora un mondo di cose da fare per evitare che il Mondo sia messo in ginocchio da una pandemia influenzale.
Anche se l’argomento è scherzoso è interessante notare che il rischio pandemico è percepito come reale. Lo sappiamo già: una pandemia influenzale ad impatto severo non sterminerà il mondo. La Pandemia del 1918 è stata responsabile di decine di milioni di morti. La Pandemia del 1918 ha determinato un tasso di letalità pari al 2-5%. Il tasso di letalità dell’H5N1 (il virus aviario che, vista l’ampia diffusione, potrebbe essere il prossimo virus a “umanizzarsi” ed essere responsabile di una pandemia influenzale) ha un tasso di letalità pari al 60%. Nel passaggio da virus aviario a virus umano potrebbe accadere quello che tutti si augurano: una riduzione di virulenza. Ma anche se questo accadesse e il tasso di letalità si riducesse di dieci volte, fino a raggiungere il 6%, il mondo intero si ritroverebbe ad affrontare una catastrofe. Rispetto alle convinzioni rassicuranti di Green Daily, secondo cui il rischio pandemico è qualcosa che i Governi stanno considerando molto seriamente... c’è da fare chiarezza.
Non mi risulta che la preparazione ad una pandemia influenzale sia in cima alle priorità del nostro Governo. Ciclicamente le emergenze sanitarie vanno di moda. Ultimamente è stata la volta delle morti sul lavoro. L’Aviaria non preoccupa più nessuno e la preparazione ad una pandemia influenzale è ormai fuori moda. Risultato? Poche, pochissime risorse erogate per garantire la necessaria preparazione ad un evento potenzialmente devastante. Così nel 2006 (quando l’Aviaria faceva tendenza) il nostro Governo ha costituito importanti scorte di farmaci antivirali (40 milioni di dosi) e stipulato, con tre delle maggiori aziende produttrici di vaccini, contratti di prelazione (con durata fino al dicembre del 2010) che acquisiscono il diritto alla fornitura di circa 36 milioni di dosi del futuro vaccino pandemico.
Ma i farmaci antivirali saranno ormai prossimi alla scadenza e 36 milioni di dosi di vaccino equivalgono a coprire circa il 55% della popolazione italiana. Una pandemia influenzale non sarà la causa della fine del Mondo, ma c’è ancora un mondo di cose da fare per evitare che il Mondo sia messo in ginocchio da una pandemia influenzale.
La notizia in italiano su Corriere della Sera.it
martedì 12 febbraio 2008
H5N1 in Indonesia
Un nuovo caso di infezione umana da H5N1 è stato riportato oggi dall'OMS. Una ragazza di 15 anni ha sviluppato i sintomi della malattia il 2 febbraio ed è tuttora ricoverata in gravissime condizioni; i possibili contatti sono: la madre - anch'essa infetta - cui la ragazza ha fatto visita il 27 e 28 gennaio in ospedale e un allevamento di pollame (sono stati raccolti campioni biologici da esaminare). Il numero crescente di casi fatali registrati nella provincia di Tangerang - tuttavia - e il loro apparire in un periodo molto stretto di tempo e luogo portano a sospettare la trasmissione interumana della malattia, in questo caso fra madre e figlia.
lunedì 11 febbraio 2008
Prima riunione di un Comitato Pandemico Zonale nelle Marche
Oggi è un giorno importante!
Nella Zona Territoriale 6 di Fabriano circa 10 operatori sanitari (fra i quali io!) si sono incontrati come componenti del locale Comitato Pandemico Zonale, nel primo incontro ufficiale del gruppo.
Posso dire senza tema di smentita che Fabriano è la prima ZT delle Marche che si incontra per cominciare la strada della "pandemic preparedness", la preparazione alla minaccia per la salute pubblica rappresentata da una pandemia influenzale.
Il lavoro sarà durissimo, le azioni che dovremo prevedere sono le solite... sorveglianza virologica ed epidemiologica, formazione del personale, comunicazione del rischio, trattamento e assistenza ospedaliera e territoriale, uso dei dispositivi di protezione individuale, dei vaccini e degli antivirali... etc... studiando come organizzare le azioni sul livello territoriale.
Oggi dovrei essere felice ma sono stranamente preoccupato.
Mi preoccupa la consapevolezza della difficoltà nel rispondere a certe domande spinose...
Come gestiremo la vaccinazione di massa?
Quale sarà la reazione della popolazione nel momento in cui un vaccino potenzialmente "salvavita" sarà disponibile solo per determinate categorie di persone?
Se la mortalità dovesse essere elevata, come gestiremo i cadaveri? Dove li terremo prima di dare loro sepoltura?
Come riusciremo a gestire al meglio l'assistenza territoriale?
Saremo in grado di gestire al meglio i percorsi intraospedalieri?
Saremo in grado di proteggere adeguatamente il personale sanitario?
Meglio smettere qui... la mia gastrite si fa risentire...
domenica 10 febbraio 2008
Autismo e vaccini: assurdità mediatiche
Fanno sul serio quelli dell'American Academy of Pediatrics (e fanno bene)!
Pressante richiesta dall’American Academy of Pediatrics all’emittente televisiva ABC affinché cancelli dai suoi palinsesti la serie “Eli Stone”, un legal thriller accusato di fornire al pubblico informazioni errate e fuorvianti sul rapporto tra vaccinazioni e autismo. Nell’episodio pilota della serie una madre riceve (grazie all’assistenza legale della protagonista, avvocato coraggioso) un risarcimento di 5,2 milioni di dollari perché viene riconosciuta una correlazione diretta tra l’autismo di suo figlio e un additivo presente in un vaccino somministrato al bambino. Nel telefilm l’additivo in questione viene denominato ‘mercuritolo’, ma l’allusione al thimerosal (nome commerciale del metilmercurio) - ritirato dal commercio nel 1999 per presenza eccessiva di mercurio e sospetta tossicità - è evidente.
L’associazione che rappresenta i pediatri statunitensi in una nota denuncia la palese disinformazione: dopo quasi 10 anni di bando del thimerosal i tassi di incidenza dell’autismo non si sono modificati in nessun modo, mentre aumenta in modo preoccupante invece il numero dei genitori che rifiutano di far vaccinare i figli, esponendoli a rischi molto più gravi.
Fonte: Yahoo SALUTE
Fonte: Yahoo SALUTE
Per ulteriori informazioni sull'assenza di nesso causale tra autismo e vaccinazioni segnalo il bellissimo documento di Ara e Giovanetti: LE RISPOSTE ALLE DOMANDE PIU' FREQUENTI DEI GENITORI.
H5N1 Update - Settimana 6
Aggiornamento della situazione internazionale:
INFLUENZA AVIARIA NEGLI ANIMALI
Rapporti OIE
Repubblica Dominicana: H5N2 LPAI
Thailandia, HPAI H5N1
Regno Unito, HPAI H5N1 in animali semi-selvatici
Hong Kong, regione speciale della Cina, nuovi casi in volatili selvatici
Turchia, epizoosi nel pollame nella provincia di Samsun
Pakistan, HPAI H5N1
Altri rapporti
WHO, ufficio regionale del sud-est asiatico, Bangladesh (HPAI H5N1)
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, LPAI A/H7N1 nel pollame, Emilia Romagna, 2008
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO
Un caso sospetto in una provincia settentrionale della Thailandia, dove è anche in corso una epizoosi nel pollame (leggi qui).
In India continua la sorveglianza per possibili casi umani di H5N1 dopo l'estesa epizoosi nello stato orientale del Bengala Occidentale (leggi qui); al momento non risultano casi sospetti nè confermati.
Rapporto sull'India del SEARO (ufficio regionale dell'OMS per il sud-est asiatico, leggi qui).
In Indonesia, due nuovi casi di influenza aviaria nell'uomo nella parte occidentale di Java (leggi qui). In questo paese il numero complessivo dei casi dal 2005, 126 di cui 103 fatali; nelle prime settimane dell'anno tutti i casi riportati sono stati mortali.
Aggiornamento OMS (quartier generale) sull'Indonesia e sul Numero complessivo di casi umani dal 2003.
RESISTENZA AGLI ANTIVIRALI, SITUAZIONE IN EUROPA E NEL MONDO
Dall'EISS, Bollettino elettronico settimanale.
Dal blog A TIME'S MEMORY, tabella dei paesi nel mondo dove sono stati isolati ceppi A/H1N1/Isole Salomone resistenti all'oseltamivir (Tamiflu), (fonte WHO/OMS),
Dall'Eurosurveillance Weekly, aggiornamento sull'aumento complessivo del numero di isolamenti di A/H1N1 resistenti al tamiflu nei paesi europei, con particolare riferimento alla Gran Bretagna e Francia; in Italia su 45 isolamenti, nessuno è risultato resistente finora.
ALTRE NOTIZIE
Critiche in USA per il taglio dei finanziamenti per la preparazione pandemica proposti dall'amministrazione Bush (leggi qui).
INFLUENZA AVIARIA NEGLI ANIMALI
Rapporti OIE
Repubblica Dominicana: H5N2 LPAI
Thailandia, HPAI H5N1
Regno Unito, HPAI H5N1 in animali semi-selvatici
Hong Kong, regione speciale della Cina, nuovi casi in volatili selvatici
Turchia, epizoosi nel pollame nella provincia di Samsun
Pakistan, HPAI H5N1
Altri rapporti
WHO, ufficio regionale del sud-est asiatico, Bangladesh (HPAI H5N1)
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, LPAI A/H7N1 nel pollame, Emilia Romagna, 2008
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO
Un caso sospetto in una provincia settentrionale della Thailandia, dove è anche in corso una epizoosi nel pollame (leggi qui).
In India continua la sorveglianza per possibili casi umani di H5N1 dopo l'estesa epizoosi nello stato orientale del Bengala Occidentale (leggi qui); al momento non risultano casi sospetti nè confermati.
Rapporto sull'India del SEARO (ufficio regionale dell'OMS per il sud-est asiatico, leggi qui).
In Indonesia, due nuovi casi di influenza aviaria nell'uomo nella parte occidentale di Java (leggi qui). In questo paese il numero complessivo dei casi dal 2005, 126 di cui 103 fatali; nelle prime settimane dell'anno tutti i casi riportati sono stati mortali.
Aggiornamento OMS (quartier generale) sull'Indonesia e sul Numero complessivo di casi umani dal 2003.
RESISTENZA AGLI ANTIVIRALI, SITUAZIONE IN EUROPA E NEL MONDO
Dall'EISS, Bollettino elettronico settimanale.
Dal blog A TIME'S MEMORY, tabella dei paesi nel mondo dove sono stati isolati ceppi A/H1N1/Isole Salomone resistenti all'oseltamivir (Tamiflu), (fonte WHO/OMS),
Dall'Eurosurveillance Weekly, aggiornamento sull'aumento complessivo del numero di isolamenti di A/H1N1 resistenti al tamiflu nei paesi europei, con particolare riferimento alla Gran Bretagna e Francia; in Italia su 45 isolamenti, nessuno è risultato resistente finora.
ALTRE NOTIZIE
Critiche in USA per il taglio dei finanziamenti per la preparazione pandemica proposti dall'amministrazione Bush (leggi qui).
lunedì 4 febbraio 2008
Influenza Report 2006: in italiano!
Avevamo già segnalato l'uscita dell'Influenza Report 2006.
Siamo felici per l'edizione in italiano, appena presentata!
Nuovi segnali di resistenza
Emergenza di virus influenzali stagionali tipo A/H1N1 resistenti all'Oseltamivir in alcuni Paesi Europei all'inizio della stagione influenzale 2007-2008.
Le indagini preliminari condotte su segnalazione della Norvegia dall'ECDC/WHO hanno scoperto la presenza della mutazione H275Y che conferisce un alto grado di resistenza al farmaco di prima scelta per il trattamento e la profilassi dell'influenza su campioni virali isolati in nove paesi europei fra cui la Norvegia, il Regno Unito, la Francia. Ulteriori segnalazioni sono pervenute dal Canada e dagli Stati Uniti ma non dal Giappone (dove l'utilizzo del farmaco durante le epidemie stagionali è molto frequente) e da Hong Kong. Non si conoscono al momento le implicazioni sui piani di preparazione pandemica poichè in precedenza si erano osservati con estrema rarità casi di influenza umana resistente al farmaco.
Le più autorevoli fonti per approfondire la notizia:
H5N1 Update - Settimana 5
Il riepilogo della settimana (28 Gennaio, 3 Febbraio):
INDIA: 14 distretti su 19 del Bengala Occidentale hanno riportato epizoosi di influenza aviaria A/H5N1; oltre 2,5 milioni di capi di pollame sono stati distrutti; migliaia di persone sono in osservazione per eventuali sintomi riconducibili all'influenza aviaria, ma finora nessun caso sospetto è stato rilevato. Da due a quattro operatori veterinari sono però in stretta osservazione per sindromi febbrili. L'intero gruppo di intervento rapido che ha condotto la liquidazione del pollame è sottoposto a quarantena per almeno dieci giorni (leggi qui).
INDIA: 14 distretti su 19 del Bengala Occidentale hanno riportato epizoosi di influenza aviaria A/H5N1; oltre 2,5 milioni di capi di pollame sono stati distrutti; migliaia di persone sono in osservazione per eventuali sintomi riconducibili all'influenza aviaria, ma finora nessun caso sospetto è stato rilevato. Da due a quattro operatori veterinari sono però in stretta osservazione per sindromi febbrili. L'intero gruppo di intervento rapido che ha condotto la liquidazione del pollame è sottoposto a quarantena per almeno dieci giorni (leggi qui).
sabato 2 febbraio 2008
Get pandemic ready!
La preparazione ad un evento pandemico deve interessare più livelli. La preparazione può essere nazionale, regionale o locale. Ma la preparazione deve essere anche personale.
Uno degli obiettivi di PandemItalia è quello di divulgare informazioni su come proteggere se stessi e le proprie famiglie da una pandemia influenzale.
Molto altro rimane ancora da dire.
Su segnalazione di Giuseppe richiamo l'attenzione degli interessati su questo bel sito internet, il nome e il sottotitolo del sito sono indicativi: Essere pronti alla pandemia: soluzioni pratiche per i singoli individui e le famiglie.
Buona lettura!
Mitici veterinari!
Fino a quando l'H5N1 rimarrà un virus aviario è fondamentale che gli sforzi della Sanità Pubblica si concentrino sul contenimento di eventuali focolai di influenza aviaria nei volatili. La formazione è un aspetto di fondamentale importanza. Per questo sono felice di apprendere che l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise, in collaborazione con l'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, formerà circa 700 veterinari attraverso il primo corso erogato completamente on line, sulla "Gestione di una emergenza epidemica di influenza aviaria". Il corso è destinato a un ampio numero di medici veterinari di tutte le regioni italiane (appartenenti al Ministero della Salute, alle Regioni, alle Aziende sanitarie locali e Istituti zooprofilattici) e si baserà su un modello didattico di autoapprendimento, utilizzando moderne tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Al termine del percorso formativo i partecipanti saranno in grado di:
- conoscere le normative nazionali e comunitarie sull'influenza aviaria
- attivare un programma di sorveglianza della malattia sul territorio di competenza
- gestire direttamente un focolaio, dalla segnalazione del sospetto fino all'estinzione
- utilizzare gli strumenti più efficaci per la comunicazione, in particolare la comunicazione del rischio. (Fonte: Apcom)
Mentre l'impegno dei veterinari nella preparazione ad eventi epidemici da virus aviari è evidente, stenta a decollare l'attività formativa "a cascata" che è stata prevista dal Piano Pandemico Nazionale. Molto semplicemente: a giugno si è tenuta la fase formativa nazionale. I partecipanti convenuti saranno i formatori che in ogni regione dovranno formare i formatori locali. Il terzo passo prevede che i formatori locali siano impegnati nella formazione di tutti gli altri operatori sanitari (e non solo). Dopo la fase formativa nazionale mi sembra che nessuna Regione abbia ancora attivato la fase formativa regionale.
Per maggiori informazioni sul corso dell'IZS U&A leggi qui e scarica la brochure
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