Con la Circolare del 20 maggio 2009 il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, fa seguito alle Circolari del 28 aprile e del 2 maggio e le modifica parzialmente con precisazioni che avranno importanti ricadute operative:
- I controlli alle frontiere aeroportuali saranno attivati per tutti i passeggeri provenienti da aree in cui vi sia sostenuta trasmissione di infezione da nuovo virus A/H1N1 (quindi non solo Messico, ma anche USA, per esempio).
- I criteri epidemiologici che definiscono il caso sospetto cambiano. In particolare la Circolare parla di una persona che "nei sette giorni immediatamente precedenti l'insorgenza della malattia"... "si è recata in viaggio in una zona per la quale è documentata la trasmissione sostenuta di infezione da nuovo virus influenzale A/H1N1".
Due considerazioni/riflessioni:
Chi stabilisce quali siano le zone con trasmissione sostenuta documentata? (Documentata da chi? E come?)
Attualmente il buon senso mi fa pensare alla provenienza da Messico e Stati Uniti.
Ma anche nel Canada la diffusione del virus non sembra essere da meno e nel report odierno dell'ECDC, tra i maggiori sviluppi rispetto alla situazione di ieri, viene segnalata la notizia trasmessa da un comunicato stampa del governo canadese: "in Canada la nuova influenza da virus A/H1N1 si sta diffondendo in comunità con modalità simili all'influenza stagionale".
Il Canada comunica dunque che i casi nelle prossime ore saranno in costante e progressivo aumento. Nella sola giornata odierna ha comunicato 224 nuovi casi, ovvero un incremento del 44% dei casi confermati (nb: il Canada non riporta i casi ogni giorno ma 3 volte a settimana e i 224 nuovi casi sono riferibili al periodo 16-20 maggio).
Come dobbiamo considerare il Canada ai fini della valutazione dei criteri epidemiologici? Alla stregua di USA e Messico?
E i 73 casi di trasmissione secondaria in Inghilterra? è possibile considerarla "trasmissione sostenuta di infezione da nuovo virus influenzale A/H1N1"?
Gli operatori che ogni giorno sono potenzialmente a contatto con casi sospetti dovrebbero essere facilitati nel processo decisionale.
La seconda considerazione.
Non capisco perchè l'Italia abbia recepito con 20 giorni di ritardo la definizione di caso che l'UE aveva già deciso in data 30 aprile 2009 con questo documento.
Dunque con la Circolare del 2 maggio il Ministero ha stabilito una definizione di caso già superata da 4 giorni.
Posso solo sperare che il Governo italiano comprenda la gravità della situazione internazionale e la necessità di agire con maggiore rapidità.
2 commenti:
Quanto ai vaccini, sembra che il virus cresca malissimo in coltura, e che non sia per niente facile adattarlo alle uova embrionate.
E il virus sembra che non sia così "buono" come dicono. Negli USA si documentano morti tra persone giovani e sane, che anche se in percentuale bassa non sarebbero poche in caso di una pandemia.
Per cui la vedo davvero molto, molto, molto dura.
Mah, speriamo bene. Anzi, spero di sbagliarmi.
RB
Ci sono novità.
more to come.
RB
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