domenica 13 gennaio 2008

Cosa è accaduto in Pakistan?


Vi ricordate i recenti casi in Pakistan (vedi qui e qui)?

Il sito del CIDRAP ha pubblicato un aggiornamento sui casi umani di A/H5N1 in Pakistan. Il sito riporta le dichiarazioni di alcuni specialisti dell'OMS (Frederick Hayden principalmente) riguardanti le analisi genetiche su due esemplari di virus A/H5N1 isolati dal fratello del paziente indice pakistano (che non aveva avuto contatti con pollame infetto e quindi si ritiene sia il risultato di una trasmissione limitata interumana, a differenza del paziente zero che, veterinario, aveva aiutato nelle operazioni di liquidazione di un focolaio in un allevamento). Le analisi genetiche sui segmenti di RNA che codificano per HA, NA e M2 non hanno rilevato mutazioni che possando indicare un maggiore rischio per la salute umana (più di quello che già rappresenta l'A/H5N1) e hanno collocato il virus nella linea evolutiva Qinghai Lake (Clade 2, SubClade 2). Il segmento HA1 non ha evidenziato maggiori affinità per le cellule delle alte vie respiratorie umane (come invece era accaduto in Turchia, Azerbaijan e Egitto). Il segmento NA non ha mostrato le mutazioni conosciute per rendere il virus meno suscettibile all'attività inibitoria degli inibitori delle neuraminidasi (oseltamivir, zanamivir), contrariamente a quanto accaduto in Vietnam (in un caso, la mutazione riduceva mille volte la sensibilità al farmaco) e in Egitto (in un focolaio familiare era stato individuato un virus con modesta resistenza ai NA-inibitori). Infine, la sequenza che codifica M2 non ha evidenziato mutazioni che conferiscono resistenza agli adamantani (altri farmaci antivirali, amantadina e rimantadina). In sostanza, i virus isolati dal paziente (deceduto), secondo Hayden, 'dovrebbero' essere suscettibili sia agli NA-inibitori che agli adamantani come in precedenza dimostrato per altri ceppi appartenenti alla stessa linea evolutiva. Sia l'osservazione epidemiologica sul campo che le indagini genetiche prelimari su HA1 fanno propendere per una istanza di limitata, non sostenuta, trasmissione umana del virus a membri della stessa famiglia in condizioni di stretta vicinanza ed escludono la diffusione nella popolazione generale della malattia, almeno fino a questo momento. Ulteriori indagini sul genoma del virus sono in corso presso il laboratorio di riferimento dell'OMS in Inghilterra (Mill Hill).

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