martedì 11 agosto 2009

Pandemia influenzale molto semplificata parte IV

Nel blog l'Orologiaio miope è stato pubblicato questo fantastico post. L'autore ha un dono: spiegare cose complesse in modo chirissimo e comprensibile da chiunque. Riporto in parti separate il post che qui può essere letto nella sua versione orginale.
Buona lettura!

Alcuni miei amici hanno declinato il mio invito a Londra (dove abito) per paura dell’influenza suina, dato che la Gran Bretagna e’ uno dei primi paesi europei dove il nuovo virus mutato e’ sbarcato dagli USA. Vorrei tranquillizzare questi amici dicendogli che io sto benissimo nonostante il mio quartiere londinese sia un hotspot della malattia, ma che questa settimana (aggirnato al 09/08/2009) l’ ECDC Europa segnala 1238 casi in Italia, dove evidentemente la pandemia e’ in arrivo in preparazione per l’autunno, con nessun morto. In UK ci sono 12470 casi e 30 morti nelle scorse settimane e in Spagna piu’ o meno tanti casi quanti in Italia, 1538, con 8 morti. Questioni di sfiga e probabilita’. E’ possibile che sia io a non voler andare a trovare in miei amici in Italia il prossimo settembre, per pura bloody mindedness: in caso di pandemie, senza quarantene rigorosissime nessuno e’ davvero al sicuro dall’infezione, per blanda che sia la malattia. E a proposito degli aneddoti raccontati sulla Spagnola, il sito del Ministero della Sanita’ conferma a tutt’oggi, 09/08/2009, solo 258 casi aggiornati al 16 luglio. Dopo, suppongo che il sottosegretario deputato a rilasciare le circolari ministeriali sia andato in ferie, e nessuno si ammala piu’ in Italia, ufficialmente, cosi’ ci si puo’ godere le ferie.
Il virus dell’influenza, al contrario dell’HIV, sopravvive benissimo per diverse ore nell’ambiente e le persone infette sono contagiose da un giorno prima di sviluppare i sintomi ad alcuni giorni dopo. Se un contagiato starnutisce in una stanza, ad esempio, i virus vengono espulsi attraverso le goccioline di saliva e queste possono viaggiare per un po’ sospese in aria e andare a deporsi sulle superfici della stanza come tavoli, maniglie di porte, banconote, tastiere di PC etc. Se una persona tocca questi oggetti infetti dai virus e poi porta le mani alla bocca, al naso o agli occhi ecco che avviene l’infezione per penetrazione del virus nelle cellule delle mucose delle prime vie aeree (oppure anche per inalazione diretta delle goccioline di saliva in un ambiente molto affollato).Che fare per evitare il contagio? Innanzi tutto, se si puo’, evitare gli ambienti affollati. Se non si puo’ bisogna evitare di starnutire in faccia alla gente, eliminare i fazzoletti di carta subito dopo il primo uso e non farsi il cimitero degli elefanti in tasca, dove ogni volta che si mettono le mani ci si reinfetta. Lavarsi spesso le mani (col sapone, porco!) ed evitare di toccarsi le mucose del viso. Oppure si puo’ lasciar fare ai propri anticorpi, evitando pero’ di farsi contagiare apposta per non andare a scuola/lavoro perche’ la reazione del nostro sistema immunitario e’ imprevedibile a cambia da persona a persona, e potrebbe anche essere violenta, o troppo blanda. Meglio non rischiare di finire apposta in ospedale con una polmonite, insomma, ma questo vale soprattutto per le persone con compromissione di qualsiasi tipo del sistema immunitario, gli anziani, i bimbi piccoli e le donne incinte. Queste persone a rischio, ad ottobre, quando verra’ rilasciato, dovrebbero invece fare il vaccino.
(continua...)

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