Il Dipartimento della Salute USA intende diffondere tramite internet comunicati intesi a sensibilizzare le comunità locali e la popolazione sulla necessità di intraprendere azioni di preparazione pandemica, come riporta il servizio informazione CIDRAP (leggi qui). I webcast saranno indirizzati a tutte le comunità, e conterranno consigli su come difendersi dalle malattie respiratorie (e quindi anche dall'influenza), su come preparare un piccolo stock di alimenti e altri beni di prima necessità da utilizzare durante una emergenza.
Sempre sul fronte della preparazione pandemica: Sul Journal of Infectious Diseases è stato pubblicato uno studio (leggi l'abstract) che discute del grado di immunità dimostrato dalla popolazione militare colpita dalle due ondate di influenza spagnola nel 1918 in USA e Gran Bretagna. Secondo i dati raccolti dagli studiosi, i soldati colpiti dalla prima ondata pandemica, e sopravvissuti alla malattia, sarebbero stati risparmiati dagli effetti disastrosi dell'infezione provocata dalla seconda ondata, potendo contare probabilmente su un certo grado di risposta anticorpale nei confronti del ceppo H1N1 circolante durante l'autunno del 1918. La conclusione dello studio è che questa peculiarità dovrebbe essere tenuta in conto quando si stilano i piani pandemici per una futura emergenza, poichè non si può escludere che una prima ondata epidemica possa conferire alla popolazione l'immunità necessaria a fronteggiare le ulteriori ondate.
Letture consigliate:
Sull'utilizzo dei vaccini pandemici H5N1 e sul loro ruolo nei piani pandemici nazionali, si veda anche lo studio pubblicato da The Lancet (leggi l'abstract, ma previa registrazione al sito è possibile accedere al full text).
Sulle Raccomandazioni per i piani pandemici USA e sulla scelta dei vaccini (leggi qui).
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