domenica 11 maggio 2008

Scene di quarantena



CANADA - Un caso di quarantena è stato ampiamente coperto dai media canadesi: un treno a lunga percorrenza è stato bloccato nei pressi di una cittadina nello stato dell'Ontario a causa della morte di una donna di 86 anni, rinvenuta priva di sensi nella toilette di una carrozza. Successivamente, alcune persone hanno lamentato sintomi respiratori e cinque di loro sono stati isolati in due carrozze. Un'altra paziente è stata trasportata via eliambulanza nell'ospedale più vicino. Il treno era composto da una ventina di carrozze e da tre motrici e portava circa 250 passeggeri e 30 membri di equipaggio. Partito tre giorni prima da Vancouver, doveva raggiungere Toronto nella giornata del 9 maggio, prima che fosse bloccato per dieci ore in un paesino a 100 Km da Timmins, Ontario. Il villaggio di poche centinaia di abitanti si è visto catapultato in uno scenario da fiction: due elicotteri, decine di ambulanze, uomini in tuta con respiratore e protezioni al volto e purtroppo mancanza di informazioni precise da parte delle autorità. Alcuni esponenti delle amministrazioni locali non hanno saputo dare risposta circa la catena di comando che ha portato all'ordine di quarantena. In ogni caso, la donna deceduta sarà sottoposta a accertamenti medico-legali, mentre quella in ospedale è già stata visitata e i test rapidi per l'influenza A e B, il RSV e altri patogeni respiratori hanno dato esito negativo; inoltre, non ha febbre e tosse. Gli altri membri della comitiva a cui apparteneva anche la donna deceduta era saliti nella stazione di Jasper, località turistica rinomata, e avevano soltanto lievi sintomi respiratori, e uno di loro prendeva già degli antibiotici per la cura di una sinusite. C'è da dire che la stampa canadese ha dato resoconti estremamente precisi e dettagliati sull'accaduto, dimostrando una sobrietà invidiabile evitando citazioni tipo ''virus letale uccide una donna in un treno canadese'' apparse invece in alcuni dispacci di agenzia in Italia. Ci sarà qualcosa da imparare? Il treno è poi finalmente ripartito alla volta di Toronto, dove è giunto in mattinata (ora locale).

2 commenti:

Arthur ha detto...

Sono incappato per caso nel vostro blog. Sono sempre molto critico sui temi che trattate, soprattutto da quando di recente si è parlato di polmonite atipica e di aviaria.
La polmonite atipica esiste da sempre e l'aviaria pure, me lo diceva sempre anche mia nonna che i piccioni e le galline possono portare malattie, ma parlando terra terra, se poi li cuoci e te li mangi non succede niente. Mi pare comunque lodevole che trattiate alcuni argomenti con razionalità.
Detto questo, ribadisco di essere a favore della libertà di scelta terapeutica, e credo ad esempio che non sia etico imporre alcun tipo di vaccinazione a nessuno.
Saluti

Daniel Fiacchini ha detto...

Arthur, fa piacere che anche un "critico" come te apprezzi il nostro sforzo di trattare questi temi con razionalità.
Se dovesse manifestarsi la temuta pandemia influenzale e l'impatto della pandemia fosse severo un eventuale vaccino potrebbe essere considerato "salvavita". Non riesco a immaginarmi una persona che di fronte alla possibilità di essere vaccinato rifiuti la vaccinazione e si sottoponga a un rischio evitabile.
Ti invito a leggere il blog per intero. Capirai che il problema dei virus aviari è correlato alla loro tendenza microbiologica alle mutazioni e ai conseguenti adattamenti all'uomo. Quando un virus aviario diviene umano l'influenza te la becchi dall'uomo e non più da piccioni e galline e quando circola un virus influenzale nei confronti del quale la popolazione mondiale non ha difese immunitarie... credimi, le conseguenze possono essere devastanti.