sabato 5 aprile 2008

H5N1 Update - Settimana 14

Influenza Aviaria negli animali
VIETNAM - Pubblicato il rapporto finale sul caso di epizoosi in una riserva naturale (leggi qui) dove alcuni zibetti erano stati infettati dal virus H5N1. Le modalità di contagio non sono state determinate e nessun nuovo caso è stato successivamente riportato.
COREA DEL SUD - Notifica immediata di una epizoosi di H5N1 HPAI in un allevamento di pollame: circa 150 mila animali dovranno essere abbattuti a Kimje. E' la prima epizoosi di H5N1 a comparire durante il mese di aprile in Corea.
BANGLADESH – Secondo l'ultimo aggiornamento OMS sono 47 su 64 i distretti che hanno riportato epizoosi nel pollame per un totale di 537 focolai e 1,5 milioni di animali abbattuti. Nessun caso umano è stato finora confermato.
SVIZZERA, un anatra è risultata infetta dal virus H5N1 (leggi qui), senza tuttavia mostrare alcun segno della malattia al momento del prelievo del campione. Il caso è stato scoperto durante un prelievo di campioni programmato presso un lago vicino Lucerna, meta di assembramenti di uccelli selvatici.
TRIPURA - Lo stato indiano confinante col Bangladesh riporta la notizia di una moria di uccelli selvatici e domestici (leggi qui), assieme ad alcuni cani e sciacalli che si sono cibati delle carcasse. Campioni biologici dovrebbero essere inviati al centro nazionale per scoprire l'eventuale presenza del virus H5N1.

Influenza Aviaria nell'uomo
PAKISTAN - L'OMS ha confermato i due casi umani di H5N1 di novembre (leggi qui). Si trattava di due membri della stessa famiglia (composta da diverse persone) che erano stati esaminati a suo tempo ma i test PCR avevano dato esito negativo anche a causa del deterioramente dei campioni durante il viaggio verso il laboratorio inglese di Mill Hill. Ora, grazie al test di microneutralizzazione, sono stati individuati gli anticorpi anti-H5 dei due pazienti, ormai guariti.
La conferma sierologica suffraga l’iniziale valutazione epidemiologica sul campo effettuata nel dicembre 2007 e la valutazione finale afferma che una trasmissione interumana limitata è probabilmente avvenuta tra i familiari e che comunque il quadro è simile a quello emerso in altre circostanze e in altri paesi in passato. Il focolaio non si è esteso alla comunità di appartenenza dei casi in questione. La causa dell'infezione è stata probabilmente la prolungata e assidua assistenza che hanno dato gli uni agli altri. Ovviamente il livello di allerta pandemico rimane a 3, come era stato già anticipato dopo il sopralluogo degli esperti OMS in Pakistan all'epoca degli eventi. Il caso indice era un veterinario che contrasse la malattia dopo aver lavorato alla liquidazione di un focolaio nel pollame. Altre otto persone erano state sospettate di aver contratto la malattia ma solo tre hanno ricevuto la conferma ufficiale: il caso indice (test sierologico), un fratello (deceduto, PCR test), un altro fratello (test sierologico) mentre per il quarto non è stato possibile effettuare analisi a causa della sepoltura immediata dopo la morte. Gli altri soggetti coinvolti non hanno manifestato sintomi della malattia (polmonite acuta, o anche solo influenzali) e sono stati tutti rimossi dalla quarantena dopo due o tre settimane. Nessuno di loro ha avuto conferme di laboratorio su una possibile infezione. Il caso dunque è chiuso.
INDONESIA - Tre nuovi casi umani confermati (leggi qui): due casi dalla provincia di Java Occidentale, entrambi deceduti e uno da Sumatra, attualmente in ospedale con segni di recupero. Tutti e tre di età inferiore ai 16 anni. L'Indonesia ha avuto complessivamente 132 casi umani di H5N1 di cui 107 deceduti, a partire dal 2005.

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