sabato 10 novembre 2007

La Pandemia Influenzale e la Linea Maginot della Sanità Pubblica



Revere (Effect measure) scrive sempre cose molto sensate e condivisibili. Ma quello che ha scritto l'8 novembre è un capolavoro.
Leggi qui il post: Public health's Maginot Line
Il succo del discorso è il seguente: nessuno mette in discussione l’importanza dei vaccini e degli antivirali ma la gran parte delle risorse spese per la preparazione alla pandemia influenzale è stata rivolta a vaccini ed antivirali. La cosa più logica sarebbe investire nei servizi routinari della sanità pubblica, perché in fondo il buon utilizzo dei vaccini e degli antivirali dipenderà anche (soprattutto?) dal buon funzionamento del sistema di sanità pubblica.
Così le strategie con vaccini e antivirali appaiono come la Linea Maginot della Sanità Pubblica. Efficaci se il nemico cercherà di invaderci oltrepassandola ma se il nemico dovesse aggirarla (e sono proprio i virus a mutare raggirando i vaccini e soprattutto gli antivirali)… saremmo senza aiuto ed indifesi.
Non si può parlare solo ed esclusivamente di vaccini pandemici o pre-pandemici e antivirali. I sistemi di sorveglianza, la comunicazione, il sistema di allerta, il sistema di laboratorio, la funzione epidemiologica, l’assistenza sanitaria, i servizi vaccinali, ogni giorno impegnati nelle vaccinazioni tradizionali, vanno potenziati ora che siamo in tempo di pace, in accordo con il famoso detto: la guerra si prepara in tempo di pace.

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