giovedì 3 dicembre 2009

Integrazione della strategia vaccinale... apertura ai >65 anni con patologie croniche

Qui, secondo le solite modalità ministeriali, è possibile leggere il comunicato stampa che apre la vaccinazione pandemica ai soggetti sopra i 65 anni con patologie croniche.
Quali sono le modalità ministeriali?
Anticipare le decisioni di sanità pubblica con comunicati stampa che notificano le indicazioni previste da ordinanze già firmate, ma che di fatto nessuno può leggere perchè giungeranno nelle mani degli operatori sanitari circa 5-10 giorni dopo l'apposizione della firma.
Quindi gli operatori che a livello regionale devono attuare le indicazioni delle ordinanze ministeriali sono avvisati delle integrazioni e dei cambi di strategie ministeriali (la vaccinazione per i soggetti > 65 anni non era precedentement prevista) nello stesso momento in cui sono avvisati i giornalisti.
Nei prossimi giorni torneremo sulla decisione ministeriale di aprire agli anziani.
Una perplessità (delle tante) è relativa alle dosi di vaccino distribuite. Ora è evidente che la sanità pubblica locale dovrà fronteggiare la problematica della carenza di vaccino. Gli anziani, infatti, si vaccineranno ampiamente. E non solo: la nuova ordinanza, secondo quanto anticipato dal comunicato stampa ministeriale, prevede doppia dose anche per i soggetti sopra i 60 anni.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Visto che i vaccini ormai ci sono tanto vale distribuirli, prima che la pandemia finisca...
Non credo proprio che ci sarà mai carenza di dosi...

Daniel Fiacchini ha detto...

Me lo auguro! La carenza di vaccini sarebbe gravissima.
Avrei preferito se il Ministero avesse compiuto ogni sforzo per migliorare le coperture vaccinali di tutte le altre categorie prima della possibile seconda ondata.
Odio pensare che la scelta di ampliare le categorie sia stata presa per terminare le scorte di vaccino... sarebbe ridicolo.

giglio ha detto...

...è ridicolo, ma ho paura che sia proprio così... il vaccino avanza e quindi sotto a chi lo vuole...anche il fatto che si stia tornando alle due dosi lo dimostra...

Che tristezza!

Carlo ha detto...

Mah, secondo me hanno semplicemente capito che la nuova influenza crea seri problemi anche e soprattutto nelle persone anziane... Non era difficile, se me ne sono accorto io...

Daniel Fiacchini ha detto...

Qui Carlo il problema è ben più grave. L'Italia ha già acquistato 8milioni di dosi di vaccino e ne aveva prelazionato per il 40% della popolazione, quindi potrebbe comprarne altri 12 milioni. Forse il calcolo del 40% della popolazione prevedeva una copertura vaccinale con doppia dose... allora i milioni di vaccini da comprare sarebbero di più! Ovviamente, a meno che lo scenario non cambi drammaticamente e in tempi brevi, questo non accadrà. Ora il problema è che anche quegli 8 milioni di vaccino attualmente in distribuzione sono sottoutilizzati vista la bassa adesione alla campagna vaccinale. Cosa fare? Avevano due possibilità: la prima era quella di lavorare per aumentare le coperture vaccinali degli aventi diritto, la seconda era quella di non muovere un dito e ampliare le categorie prioritarie. Hanno optato per la seconda. Ora il problema è il seguente: con l'inverno e le temperature in discesa è molto probabile che il virus torni a circolare e ad infettare (del resto popolazione suscettibile ce n'è in abbondanza).
E se un qualsiasi evento correlato spingesse le categorie a rischio a vaccinarsi? In Francia, ad esempio, dopo l'isolamento dei ceppi virali mutati sembra si sia registrato un aumento di adesione. E se quegli otto milioni di dosi non bastassero? A quel punto il problema sarebbe esattamente l'opposto: lasciare senza vaccino chi ne aveva diritto. Non oso immaginare le conseguenze a livello locale, nei Servizi dove il vaccino viene somministrato.
Detto questo ritengo un bene che gli anziani, da sempre propensi a vaccinarsi, possano avere accesso anche a questa vaccinazione.