martedì 27 ottobre 2009

Sesta vittima, un medico

Copio incollo (fonte: LiberoNews.it)
L’influenza A ha fatto la sua sesta vittima italiana, la seconda in quel di Napoli. Si tratta di un medico di 56 anni, in servizio presso il Policlinico universitario Federico II del capoluogo campano. L’uomo, Claudio Petrè, era affetto da “patologie croniche”, riferisce all'Adnkronos Salute il presidente dell'Ordine dei medici di Napoli, Gabriele Peperoni, tuttavia fino a venerdì scorso si era recato regolarmente al lavoro. “Il collega Petrè - precisa una fonte del Dipartimento di Chirurgia generale, oncologica, bariatrica e videoassistita dell'Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli - non era assolutamente in dialisi (come si era detto in un primo momento, ndr). Ha lavorato con noi fino a venerdì scorso, quando ha iniziato ad avvertire i primi sintomi», aggiunge. «Questo decesso - sottolinea Peperoni - ci deve comunque far riflettere sull'opportunità da parte dei sanitari di aderire alla vaccinazione contro il virus H1N1”.


Ora i miei colleghi si nasconderanno dietro al dito delle malattie croniche.
Ma dopo i 50 chi non ha una patologia cronica?
Non so se a Napoli le attività di vaccinazione pandemica sono già cominciate. Nelle Marche abbiamo accumulato due settimane di ritardo per gli invii "a contagocce" del vaccino. Forse a Napoli il vaccino è già disponibile da due settimane, forse il collega deceduto ha avuto modo di vaccinarsi ma ha deciso di non farlo come il 90% dei colleghi. A queste domande forse non avremo mai risposte certe.
Una certezza c'è. Non sarà il primo operatore sanitario a morire. E tra qualche settimane non ci saranno più dubbi. Chi non si sarà vaccinato avrà perso una buona occasione per proteggere se stesso, proteggere i propri pazienti, garantire il servizio in condizioni emergenziali.
Io mi sono vaccinato.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Pericoloso trarre conclusioni a proposito della prevedibile pericolosità del vaccino a poche settimane dall'inizio delle vaccinazioni. Bisognerà farlo nel medio lungo periodo. Se il vaccino fosse innocuo la classe politica tedesca non ne avrebbe preteso una versione modificata per sè stessi e per le proprie famiglie. Se il vaccino fosse innocuo non potrebbe contenere Thiomersal, componente già messo al bando in passato per gli effetti devastanti sulla salute e neanche Squalene. Polisorbato80 e Octoxynol. Informatevi su quanto siano salutari questi adiuvanti. Il vaccino è pericoloso. Negli States lo squalene è vietato, per cui il vaccino che è stato lì distribuito non lo contiene, ma noi stiamo in Europa. Giustissima la denuncia per avvelenamento da parte di un gruppo di cittadini di Grenoble. Dovremmo seguire tutti questa iniziativa. BigPharma=Novus Ordo Seclorum

Giorgio

Giglio ha detto...

Dichiarazione OMS sulla sicurezza dello squalene

Lo squalene è un componente di alcuni adiuvanti che vengono aggiunti ai vaccini al fine di incrementare la risposta immunitaria. Lo squalene è una sostanza presente in natura (nelle piante, negli animali e negli esseri umani) che viene sintetizzata nel fegato e che circola nel sangue umano.
Si trova in molti alimenti, cosmetici, farmaci ed integratori. Lo squalene viene estratto, per ragioni commerciali, dall’olio di pesce, in particolare dall’olio di fegato di squalo, e, viene purificato in caso di utilizzo come componente di farmaci o vaccini.
L’MF59, un adiuvante contenente lo squalene, fa parte del vaccino anti-influenzale stagionale ed è stato autorizzato nel 1997 in Italia e successivamente anche in diversi altri Paesi. Ogni dose di vaccino contiene circa 10mg di squalene. Oltre 22 milioni di dosi sono stati distribuiti da allora fino ad oggi (2006). I numeri di eventi avversi e reazioni locali non sono risultati superiori rispetto a quanto ci si aspettava in base agli eventi dovuti ad altri vaccini anti-influenzali; sembra quindi che lo squalene non rappresenti un rischio significativo. Il vaccino è stato somministrato in primo luogo agli individui appartenenti alla fascia di età 65 e oltre per cui il vaccino era stato autorizzato.
Alcuni vaccini sperimentali, inclusi dei vaccini anti-pandemia, vaccini anti-malarici e vari altri vaccini di natura virale e batterica, vengono allestititi con adiuvanti contenente lo squalene con l’obiettivo di rafforzare l’immunogenicità e quindi l’efficacia dei vaccini. Sono stati condotti studi clinici con vaccini contenente squalene coinvolgendo bambini e lattanti senza risultati preoccupanti dal punto di vista della sicurezza.
E’ stato ipotizzato una relazione tra problemi di salute dei veterani della guerra del Golfo e la possibile presenza di squalene nei vaccini che ai soldati sono stati somministrati. Un report pubblicato ha ipotizzato che alcuni dei veterani esposti al vaccino anti-antrace hanno sviluppato anticorpi anti-squalene e che questi anticorpi hanno successivamente provocato disabilità. Tuttavia lo squalene non faceva parte dei vaccini somministrati ai veterani e non è stato neppure utilizzato nel processo di produzione dei vaccini. Sono stati pubblicati molti studi che hanno evidenziato dei limiti tecnici di questo report.
La maggior parte degli adulti, specialmente quelli più anziani, indipendentemente dalla loro storia vaccinale, possiedono anticorpi naturali che reagiscono con lo squalene. In uno studio clinico l’immunizzazione con il vaccino anti-influenzale contenente squalene non ha modificato né frequenza né titolo degli anticorpi anti-squalene.
Il comitato (il Global Advisory Committee on Vaccine Safety) è d’accordo nel ribadire che preoccupazioni sul fatto che lo squalene contenuto nei vaccini possa indurre anticorpi anti-squalene siano infondate. Tuttavia, dal momento che le esperienze con i vaccini contenente squalene derivano in primo luogo dalla vaccinazione di persone appartenenti a fasce di età più anziane , il comitato evidenzia la necessità di condurre, con particolare attenzione, studi post-marketing al fine di identificare qualsiasi eventuale evento avverso.


Fonte :
Global Advisory Committee on Vaccine Safety, 6–7 June 2006
Safety of squalene
P.S. ti informo che il vaccino distribuito nella ASL di Firenze è in dose singola, privo di mercurio.

Francesco ha detto...

Trovo poco delicato e meno ancora corretto utilizzare il decesso di un medico per far propaganda pro-vaccino. Non si sa bene, e per rispetto della privacy va bene così, come esattamente si sia svolta la dolorosa vicenda. Faccio solo presente che il ministero ha lasciato libera scelta. Che poi il vaccino sia piuttosto fantomatico, io che opero in un servizio essenziale in una asl del nord, lo confermo. Ad oggi nessuna notizia...

Carlo ha detto...

Purtroppo ormai la conta dei morti italiani comincia a diventare difficoltosa: mentre scrivo siamo arrivati a 10. E ora il ministero della sanità, che fino a poche ore fa ancora parlava di ritardo (del virus in Italia) e di vaccinazioni di massa, dice che l'Italia è lo stato europeo attualmente più colpito...
Insomma, quando non basta lo stato di salute precario delle vittime ci si rivolge alla statistica.

E io non rientro tra le categorie che si possono vaccinare.

Carlo ha detto...

E ora siamo a 11 :-(

Anonimo ha detto...

11 sono un pö pochi se rapportati al numero di contagiati che si stima,in difetto,oltre le 150 mila persone.
La mortalita risulta bassissima,meno di quella rilevata per la stagionale.
Perchè allarmarsi tanto?
Non è che la TV vi ha un pö troppo impressionati con le notizie allarmistiche ed imprecise che hanno diramato?
Di questo passo saremo al picco influenzale sen^za grossi problemi,con pochi decessi e con milioni di dosi di vaccino inutile(per le persone sane visto che i decessi sono stati fra persone gia debilitate).
Non vi sembra di esagerare con questo stato di allarme?

Anonimo ha detto...

Domandatevi ivece cosa si poteva fare con 800 milioni di euro(di vaccini).
MAgari potenziare il sistema sanitario,destinare questi soldi alla ricerca od altro...

Carlo ha detto...

Anche se (per ora) i morti sono "solo" 11, la cosa mi dispiace ugualmente: si tratta di esseri umani che sono morti e forse la loro morte si poteva evitare, visto che (sempre che sia vero) appartenevano quasi tutti a categorie a rischio e che quindi avevano la priorità per il vaccino.

Dico "sempre che sia vero" perché leggere notizie come la seguente mi riempie di dubbi:

M. C., arrivato direttamente dal carcere di Poggioreale di Napoli dov'era detenuto. L'uomo è stato ricoverato al Cotugno la sera di martedì, lo stesso giorno in cui è deceduto il medico [cut]. C. era gravemente obeso, diabetico e affetto da broncopneuomatia cronica ostruttiva e cardiopatia post ischemica. (Ansa)

Questo signore di 50 anni era in carcere con un simile quadro clinico cronico? Non è incompatibile con il regime carcerario??

Poi se ne parla tanto, ma dove sono i dati ufficiali di mortalità dell'influenza stagionale? 8000 all'anno sono molti ed è strano che io non conosca nessuno (e non abbia mai sentito dire di nessuno) morto di influenza stagionale...

giulio ha detto...

LA stagionale miete sempre delle vittime Carlo,di solito anziani e raramente giovani.
Comunque quasi sempre individuicon difese immunitarie compromesse.
LA prevenzione prima di tutto.
I vaccini sarebbero da dare alle persone a rischi di decesso o complicanze.
MA a tutti no.
La spesa sarebbe insostenibile.
I soldi per i vaccini sarebbero presi dai fondi per migliorare la sanità.
Anche questo farebbe vittime.
Sappiamo bene cosa comporti il "tagliare le spese" alla sanità.
Inoltre bisogna assolutamente avere vaccini sicuri e studi certi sugli avversi da vaccino e sui potenziali danni a lungo termine derivati da u'eccesso di vaccinazioni.
Studi NON eseguiti dalle aziende produttrici ma da organi indipendenti.
Il costo benefici su questo tema è dubbio e molto.
Abbiamo il dovere di difendere le vite,soprattutto quelle più giovani.
Ma per farlo bisogna analizzare obbiettivamente tutti i fattori.
Questa pandemia,a mio parere,è una manovra commerciale abilmente organizzata dalle aziende per "profitto".
Lavoro al 118 piemonte,zona ossola e vi garantisco che i dubbi sono tanti,anzi,troppi.
Come si può consigliare un vaccino in un contesto del genere?
Ovviamente si è consigliato atutte le categorie veramente a rischio,cioè con patologie che,in caso di contagio virale,porterebbero a condizioni cliniche pericolose per la vita del paziente.
MA per le altre persone?
Come possiamo consigliare la vaccinazione se nemmeno la metà di noi vuole farla?
LE motivazioni principali del rifiuto sono:
1 Accettare un vaccino contro un virus meno aggressivo della stagionale ma su cui si è speso un capitale signefica invogliare le aziende farmaceutiche a creare un'altro "falso " allarme pandemia fra qualche anno.
Tradotto: soldi a loro ed a noi tagli su tutto.
2I vaccini mock up sono stati sperimentati solo su poche migliaia di soggetti.
Chi ci assicura sulla loro innocuità se gli studi sono stati svolti dalle aziende produttrici stesse?
Non si gioca di azzardo sulle vite.
I dati attuali non creano allarme...
Il personale 118 sà come difendere la vita del paziente da eventuali contagi creati dai soccorritori stessi.
Abbiamo i nostri protocolle di sicurezza da seguire.
Ci viene insegnato dal primo giorno ed è una regola basilare.
Non nuocere al paziente .
In caso di malattie ,almeno in Ossola,il numero di ambulanze ,soccorritorie di medici può coprire eventuali buchi causati da malattia.
Comunque stiamo ancora discutendo a riguardo e vi aggiornerò.
La cosa sicura è che il quadro generale è confuso,molto.