"Gli Uffici di sanità marittima e aerea di frontiera sono stati allertati fin dal 25 aprile sulla necessità sia di applicare misure di sorveglianza straordinaria, sia di fornire informazioni ai viaggiatori internazionali diretti o provenienti dai Paesi interessati all'epidemia."
Il problema è che quelle indicazioni dai primi giorni di giugno non sono più state aggiornate. Il risultato è che le autorità di frontiera stanno ancora controllando i viaggiatori al rientro dagli USA e dal Messico disinteressandosi completamente di tutti gli altri Paesi, compresi quelli a sostenuta diffusione comunitaria documentata: Argentina, Canada, Australia e la stessa Inghilterra (ma l’elenco è ormai ben più lungo).
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