Con il Comunicato n. 280 dell'11 giugno 2009 il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha comunicato la dichiarazione del passaggio alla fase 6 da parte dell'OMS.
Un estratto...
Per quanto riguarda l’Italia, il Piano Pandemico Nazionale prevede per la fase 6, dal punto di vista strettamente sanitario, azioni per:
· assicurare l’accesso razionale alle risorse di farmaci e vaccini;
· contenere e ritardare la diffusione della malattia anche mediante il ricorso ad interventi non farmacologici;
· monitorare i casi di malattia e dei focolai epidemici per individuare importanti cambiamenti genetici, antigenici o funzionali (per esempio la sensibilità ai farmaci antivirali ) e sapere se i livelli di attività dell’infezione sono in aumento o in diminuzione;
· minimizzare morbosità e mortalità attraverso l’uso appropriato di vaccini e farmaci antivirali;
· monitorare il funzionamento del sistema sanitario al fine di garantire la continuità dei servizi e un rapido adeguamento alle esigenze di salute della popolazione.
Dal punto di vista non strettamente sanitario sono previste azioni per garantire la continuità dei servizi pubblici essenziali e garantire una costante, tempestiva e trasparente informazione.
L’OMS, come peraltro nelle altre Fasi pandemiche, non raccomanda chiusure delle frontiere e restrizione di viaggi internazionali, anche in considerazione della manifestazione clinica della malattia; non sono raccomandate neanche azioni per lo screening dei viaggiatori in ingresso o in uscita, in quanto tali misure hanno uno scarso impatto sulla diffusione dell’infezione (le forme asintomatiche e sub-cliniche non vengono rilevate), ponendo invece maggiore accento sulla sorveglianza e corretta gestione dei casi .
Si ricorda che attualmente in Italia i casi confermati sono 56; nel mondo sono complessivamente 27.743 e i decessi sono 141.
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