giovedì 11 giugno 2009

Dichiarata la pandemia influenzale


Quest'oggi, giovedì 11 giugno 2009 il Direttore Generale dell'OMS ha dichiarato il passaggio dalla fase pandemica 5 alla fase 6. La decisione è stata presa sulla base di chiare evidenze epidemiologiche e nel rispetto delle indicazioni provenienti dal Comitato d'Emergenza istituito secondo le indicazioni del Regolamento Sanitario Internazionale.
È stato ufficialmente dichiarato l'inizio della pandemia influenzale 2009.
Come previsto nel post di ieri l'OMS ha accompagnato la dichiarazione di pandemia alla definizione del livello di severità della stessa (leggi qui).
L'impatto della attuale pandemia è considerato moderato, ovvero:
- molte persone guariscono senza bisogno di ospedalizzazione o cure mediche
- il numero delle infezioni severe appare simile a quello registrato durante le influenze stagionali, sebbene in alcune aree si sia registrato una gravità maggiore.
- Nella maggior parte dei Paesi le strutture di cura sono state capaci di far fronte all'aumentata richiesta di assistenza sanitaria, sebbene in alcuni luoghi i sistemi sanitari siano stati messi in difficoltà.
Auguro un buon lavoro a tutti gli operatori sanitari impegnati nella preparazione e risposta alla pandemia e spero che la popolazione voglia conoscere sempre più... per affrontare la pandemia influenzale del 2009.

5 commenti:

Daniel Fiacchini ha detto...

Se pensi alle preoccupazioni dell'OMS relative a come l'opinione pubblica avrebbe reagito alla dichiarazione di pandemia influenzale e poi consideri le parole di Fazio che allarma su una possibile ricombinazione H5N1-H1N1... suona come una bestemmia... In USA i CDC hanno Frieden e in Italia noi abbiamo Fazio... che ci vuoi fare?
Siamo italiani, abitiamo in Italia... come possiamo risolvere il problema? ... irrisolvibile!!!

Daniel Fiacchini ha detto...

C'è modo e modo di dire le cose. C'è un modo fermo e autorevole e un modo allarmistico... mi preoccupano i toni allarmistici e le aspettative enormi che si danno ai vaccini dimenticando che il singolo, nel suo piccolo, può contribuire notevolmente alla riduzione della diffusione del virus. Cosa accadrà se al picco della pandemia il vaccino sarà disponibile in Italia solo per gli operatori sanitari... se si comincia adesso con l'allarmismo si rischia di avere in futuro la rivoluzione popolare...

Anonimo ha detto...

Devo dire che la cosa piu' allarmante è che nessuno( intendo la popolazione) è allarmato, ma neanche preoccupato....o c'è il panico o l'indifferenza. In questo momento mi sembra che la pandemia sia indifferente agli italiani...

Anonimo ha detto...

Devo aggiungere che anche tra gli operatori sanitari, medici di base cè l'indifferenza assoluta, pensare che io lavoro in una ASL e al servizio di prevenzione...nessuna comunicazione ci è pervenuta finora...

Daniel Fiacchini ha detto...

Anonimo (la prossima volta firmati, anche con un nick) sono certo che tu non lavori nelle Marche. Nelle Marche ogni Zona Territoriale (ex ASL) ha il proprio Comitato Pandemico Zonale e un Coordinatore che ha anche il compito di aggiornare costantemente tutti gli operatori sanitari che saranno impegnati nella risposta alla pandemia.
A Fabriano, dove lavoro, i Medici di base ricevono settimanalmente aggiornamenti tramite e-mail.
Questo perchè nelle Marche si è investito molto buon senso (anche con poche risorse) e ci si sta preparando alla pandemia da fine 2006.
Questo mi spinge a fare sempre la solita considerazione: se si investe qualche risorsa prepararsi è possibile. Ma se la dichiarazione di fase 6 passa nell'assoluta indifferenza... ci sono buoni motivi per essere preoccupati.