Alcune riflessioni a margine della notizia riportata nell'aggiornamento odierno.
Rispetto alla vicenda della Panasonic l'attività di siti web, forum, blog si è dimostrata cruciale, dato che una frenetica attività di ricerca, analisi e confronto di dati e notizie ha permesso, almeno parzialmente, di chiarire questa, ancora non del tutto limpida, vicenda.
A mio avviso ciò dimostra la vitalità dell'informazione ''new media'' rispetto a quella tradizionale, soprattutto in certi paesi e segnatamente in Italia, dove la televisione è totalmente assente su questi argomenti. Si ha a che fare con un vero e proprio esercito di redattori, moderatori, molti anche esperti in varie discipline (medici, infermieri, biologi, ex politici, giornalisti della carta stampata, militari e così via) e molti diventati esperti loro malgrado ma non per questo meno affidabili di tante firme del nostro giornalismo, che non ricevono alcuna retribuzione nè avanzamento di carriera; un lavoro di squadra, peraltro, che riesce a superare barriere linguistiche, culturali, di orientamento politico, religioso, il tutto con il solo fine di trovare un filo comune di verità in un mondo di informazioni spesso contraddittorie, frammentarie, più o meno fondate su fatti. Mi auguro che questa esperienza possa essere di un qualche insegnamento anche da noi, in Italia, sebbene io penso che là fuori pochi abbiano la volontà di ascoltare, di vedere, di avvicinarsi con umiltà ai fatti, alle situazioni che quotidianamente pongono migliaia di persone a contatto con la sofferenza, causando anche stress psicologico, ma che pur tuttavia dimostra soltanto la distanza della realtà dallo spettacolo.
1 commento:
Concordo in tutto e per tutto. I "new media" si stanno dimostrando affidabili negli sforzi di garantire una informazione più puntuale, affidabile, svincolata dagli interessi di parte.
Si sta aprendo uno scenario meritevole di maggiore approfondimento futuro qui in PandemItalia,così come in AQG.
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