PREPARAZIONE PANDEMICA, VACCINI ANTI-H5: durante la recente Conferenza europea sull’influenza che si è tenuta in Portogallo, una casa farmaceutica (Novartis) ha presentato i risultati di uno studio su un vaccino anti-H5N1 adiuvato e sulla sua efficacia nel produrre una risposta immunologica nei confronti di ceppi eterologhi rispetto a quello usato nel vaccino (leggi qui).
PREPARAZIONE PANDEMICA, USA . Il Dipartimento per la sicurezza interna (Department of Homeland Security) ha diffuso un testo in cui si paragonano i piani pandemici nazionali degli Stati Uniti e della Cina (leggi qui): nel documento sono esaminati i punti di forza e di debolezza dei due piani e i possibili miglioramenti da implementare per rendere più efficace la lotta all'influenza aviaria e a una futura pandemia globale di influenza in due dei più importanti paesi del mondo.
PREPARAZIONE PANDEMICA, USA - La Corte dei Conti degli Stati Uniti (G.A.O.) ha esaminato il grado di resilienza delle maggiori associazioni non governative nazionali a una crisi di dimensioni estese e di grave intensità, come potrebbe essere una pandemia influenzale o un disastro naturale su larga scala (leggi qui). Il rapporto sottolinea come alcune di queste organizzazioni si troverebbero in gravi difficoltà, per esempio la Croce Rossa, anche considerando la loro solida struttura, e potrebbero non essere in grado di fornire aiuto ad agenzie federali di assitenza come la FEMA, che quindi rimarrebbero pressochè sole e incapaci di fronteggiare la crisi. Sulla preparazione pandemica e la politica sui vaccini, anche un rapporto del Congresso (leggi qui).
PREPARAZIONE PANDEMICA, UNIONE EUROPEA: il Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC), nel suo aggiornamento settimanale riguardo l'influenza (leggi qui), ha messo in risalto alcuni appuntamenti che hanno visto o vedranno le autorità sanitarie europee alle prese con i dovuti aggiornamenti dei piani pandemici nazionali. Fra questi, il meeting di Sharm el Sheik del 24 ottobre prossimo e quello di Parigi del 20 ottobre sugli aspetti etici della preparazione pandemica. Fra gli incontri già avvenuti, quello sulla resistenza al farmaco di prima scelta per il trattamento dell'influenza, oseltamivir che ha visto la partecipazione di esperti dell'OMS, dell'ECDC, di Virgil (il sistema di monitoraggio della reistenza ai chemioterapici antimicrobici) e del centro di sorveglianza dell'influenza (EISS). I risultati del meeting saranno pubblicati nelle settimane a venire.
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, TOGO - il paese africano sta fronteggiando la prevedibile crisi del settore avicolo dopo la conferma della presenza di un focolaio di influenza aviaria H5N1 nel pollame ad Agbata, una cittadina a 10 Km dalla capitale Lomè, secondo quanto riporta il servizio stampa IRIN/Alertnet (leggi qui). L'OIE ha ricevuto un rapporto di notifica immediata per L'epizoosi di influenza aviaria H5N1 nel paese africano; il focolaio è stato confermato il 9 settembre scorso e il numero di animali andati perduti ammonta a oltre seimila unità di cui almeno quattromila affetti da malattia e il resto distrutti come misura di contenimento (leggi qui).
INFLUENZA AVIARIA NEL POLLAME, LAOS - L'OIE ha ricevuto un rapporto di notifica immediata per due focolai epizootici di influenza aviaria H5N1 nel pollame (leggi qui). Oltre seimila animali sono andati perduti, di cui circa 300 per malattia e gli altri distrutti per contenimento del focolaio.
INFLUENZA AVIARIA NELL'AVIFAUNA SELVATICA, NUOVA ZELANDA - Durante una campagna di monitoraggio sierologico dell'avifauna selvatica per la ricerca dei virus influenzali aviari, è stato identificato un ceppo di IA H5N1 a bassa patogenicità in alcune anatre stanziali (leggi qui). Secondo le autorità veterinarie il virus non appartiene ai lineaggi di IA H5N1 ad alta patogenicità circolanti in Eurasia e non porrebbe rischi alla salute animale e umana, almeno fino a questo momento. Saranno le ulteriori indagini antigeniche e genetiche a stabilire l'esatta appartenenza filogenetica di questi virus ma intanto una maggiore attenzione è stata posta a possibili morie inaspettate di pollame da allevamento.
INFLUENZA AVIARIA NELL'UOMO, INDONESIA - Nell'isola di Sulawesi quattro persone sono state ospedalizzate dopo aver sviluppato sintomi febbrili e respiratori (leggi qui). Nelle aree di residenza c'erano state morie di pollame infetto dal virus IA H5N1. Altre tre persone erano state poste in osservazione ma dato che erano asintomatiche hanno ricevuto il permesso di tornare a casa. Non c'è ancora la conferma dell'infezione per i quattro pazienti di cui sopra. Nel contempo il Centro di Comando per la Preparazione Pandemica indonesiano (KOMNAS FBPI) ha diffuso i dati sulla sorveglianza dei casi umani di H5N1 nell'arcipelago (leggi qui). Dei due casi confermati ufficialmente anche dall'OMS, nel rapporto se ne cita soltanto uno, mentre si enfatizzano sia la riduzione dei casi confermati e sospetti nel 2008 rispetto agli anni precedenti, sia la posizione del governo indonesiano nei confronti della comunità internazionale e del sistema di condivisione dei campioni virali in vigore. Questa posizione è sostenuta anche da altri paesi del blocco dei Non Allineati.
INFLUENZA UMANA STAGIONALE, RICERCA - Uno studio apparso sul New England Journal of Medicine ha presentato i risultati di un trial di vaccinazione materna in Bangladesh, dove l'influenza - come in altre aree tropicali - circola durante l'intero anno e non solo durante i mesi più freddi come nelle aree subtropicali. Siccome i vaccini influenzali non sono ritenuti efficaci e sicuri nei bambini al di sotto dei sei mesi di età, si è provato a vaccinare le madri in gestazione e si è confrontato il tasso di morbidità nei mesi successivi, sia nelle madri che nei neonati. Secondo i ricercatori, una riduzione sostanziale delle infezioni influenzali confermate da analisi di laboratorio è stata osservata nella popolazione arruolata nel trial.
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