mercoledì 25 luglio 2007

Talvolta capita!



La percezione di qualsiasi rischio per la popolazione generale è mediamente distorta. Cosa intendo? Se vado in aereo "me la faccio mediamente sotto” dalla paura. Eppure il rischio che il mio aereo precipiti disastrosamente è molto inferiore al rischio di avere un disastroso incidente automobilistico, che corro ogni giorno della mia vita (vado a lavorare in macchina).
Talvolta non siamo a conoscenza dei rischi che si corrono ogni giorno. Ad esempio: se vi chiedessi qual è il pericolo maggiore che si corre in spiaggia?
Verrebbero in mente la corrente del mare e le onde alte; le scottature; i colpi di calore; o magari gli squali!
La risposta corretta è: nessuno di questi!
Un recente articolo della prestigiosa rivista New England Journal of Medicine (Maron BA, 2007), mette in guardia su un pericolo che non avevo mai preso in considerazione: le buche nella sabbia. Non c'avevo mai pensato, eppure sembra che centinaia di persone ogni anno muoiano sepolte nella sabbia delle spiagge, senza che nessun mezzo d’informazione e nessuna organizzazione sanitaria si interessi di questa strage dimenticata.
Cosa c’entra tutto questo con le pandemie influenzali?
La lezione è la seguente: ogni tanto capitano! Il rischio di una pandemia può non essere percepito ma c’è, è reale.
È come la storia del gabbiano che con estrema indifferenza entra in un supermercato e ruba un pacchetto di patatine, come se nulla fosse; poi esce dal supermercato e se le mangia… se me la raccontassero non ci crederei… eppure talvolta capita!

Fonte: Maron BA, Haas TS. Sudden Death from Collapsing Sand Holes. N Engl J Med 2007; 356(25): 2655-56.

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