mercoledì 20 gennaio 2010

Una Regione che non molla!


La pandemia influenzale da nuovo virus A/H1N1 2009 ha messo in ginocchio la Sanità Pubblica italiana. Gli operatori dei Servizi Igiene e Sanità Pubblica sono sfiniti, hanno dato priorità alla risposta alla pandemia su ogni altra cosa e per oltre sei mesi c'è stato poco, pochissimo tempo per respirare. A prima ondata conclusa si tirano le somme e il bilancio è scoraggiante: tanti sforzi e pochi risultati. Se, ad esempio, uno degli indicatori di risultato valutati fosse la copertura vaccinale con vaccino pandemico, la performance del sistema risulterebbe scadente: la Regione più virtuosa, l'Emilia Romagna, ha vaccinato il 10% della popolazione eleggibile, ben lontano dal 40% ipotizzato come obiettivo nazionale.
Personalmente percepisco il desiderio forte di voltare pagina in buona parte degli operatori di Sanità Pubblica.
Nonostante tutto ciò una Regione non molla (se ce ne fossero altre vi prego di segnalarmelo): si tratta delle Marche, che nel sito regionale per gli operatori sanitari dedicato alla pandemia influenzale, pubblica una nota a firma del Comitato Pandemico Regionale (vedi anche le indicazioni operative n. 12 del CPR) con la quale invita gli operatori sanitari che non l'abbiano ancora fatto a considerare di sottoporsi a vaccinazione con vaccino pandemico per affrontare una eventuale, probabile, seconda ondata.
Alla nota è stata data la massima diffusione, ad esempio a Fabriano (dove lavoro) si è deciso di trasmettere la nota allegandola alla busta paga, avendo dunque la certezza che arriverà nelle mani di tutti gli operatori sanitari, compresi tecnici ed amministrativi.
Cosa si otterrà da questi ulteriori sforzi? Probabilmente nulla.
Ma sono orgoglioso di lavorare per la Regione Marche dove gli operatori che si occupano della protezione e della sicurezza della popolazione fanno fino in fondo il loro dovere.

6 commenti:

giglio ha detto...

Anche in Toscana si prosegue lA campagna vaccinale, anche se in modo poco convincente. Il problema è che per il momento, a causa dell'impegno delle case farmaceutiche a produrre vaccino pandemico, si sia rimasti senza vaccino esavalente. Risulta anche a voi?

Anonimo ha detto...

ma alla fine era una pandemia vera?

http://assembly.coe.int/ASP/NewsManager/EMB_NewsManagerView.asp?ID=5175&L=2

Daniel Fiacchini ha detto...

Sì giglio, siamo agli sgoccioli con l'esavalente mentre per tamponare l'assenza abbiamo fatto un ordine di pentavalente con la scocciatura di dover somministrare il vaccino dell'epatite B a parte... sono sconvolto!

@ Anonimo... sì, sì. la pandemia c'è stata e potrebbe esserci una seconda ondata...
http://www.cidrap.umn.edu/cidrap/content/influenza/swineflu/news/jan1310vaccine.html
e anche...
http://www.nuovainfluenzah1n1.info/ultime/l-oms-sotto-tiro.html

Daniel Fiacchini ha detto...

@ Anonimo... ma quando i nostri sistemi di sorveglianza rilevavano un assenteismo scolastico del 40-50%... hai percepito l'esistenza della pandemia?
E quando uno su cinque dei tuoi conoscenti si è influenzato?
Di solito siamo abituati ad un tasso d'attacco del 5-10% con le epidemie di influenza stagionale ma quest'anno abbiamo registrato un tasso d'attacco più consistente.
E non è stato strano avere l'influenza ad ottobre? Di solito non è periodo per l'influenza.

Anonimo ha detto...

grazie x i link. :)

Massimo Pacifici ha detto...

Ho letto della mancanza dei vaccini esavalenti in Lombardia su un'agenzia Adnkronos.
Anche a Viterbo non ridono. Pare li avranno di nuovo entro metà febbraio:
http://www.asl.vt.it/News/home_notizia.php?ID_News=904