L'ho già scritto su PandemItalia e lo ripeto: i giornali non devono essere considerati come fonti autorevoli se si vuole "conoscere per affrontare la pandemia".
Non è mai bene generalizzare. Cerco di evitare più possibile di farlo. Ma da quando seguo l'emergenza pandemica mi rendo sempre più conto di quale scarso apporto i giornali stiano dando nel corso dell'evento. Le inchieste sono assenti. Le redazioni sono sguarnite di esperti nel campo del giornalismo scientifico e salvo rarissime eccezioni pochi sono i giornalisti in grado di scrivere pezzi interessanti, pochissimi sono quelli che riescono a scrivere senza commettere almeno un'inesattezza.
Ho già avuto modo di sottolineare alcuni ottimi esempi di comunicazione e qui voglio ricordare Eugenia Tognotti, ogni cosa che scrive sulla pandemia influenzale è da me condivisa ed apprezzata (vedi quello che scrive qui).
Altro buon esempio di comunicazione è quello che fa ogni giorno l'ANSA: il punto regione per regione consente di essere costantemente aggiornati sui fatti, senza dover subire le sgangherate opinioni di esperti improvvisati.
Poi c'è il rammarico per quello che si legge sul 99% dei giornali. Le "sgangherate opinioni", per l'appunto. O semplicemente i superficiali approfondimenti e una generale incapacità di seguire la semplice regola dell'informarsi per informare: se sei un giornalista e il tuo obiettivo è di informare... la speranza è che ti informi prima di scrivere!
Sono il portavoce della Zona Territoriale 6 di Fabriano e ieri (sabato 14 novembre) sul Corriere Adriatico, la principale testata giornalistica delle Marche, il titolo di un articolo in cui si riportavano le mie parole era il seguente: "Due bambini contagiati dal virus".
Ora, il meccanismo è chiaro e l'ho capito perfettamente: chi scrive l'articolo non è colui che scrive il titolo dell'articolo. Però qui l'ignoranza è ingiustificabile. Chi ha scritto il titolo (caratteri cubitali, in cronaca locale) ignora che è in corso una pandemia; chi ha scritto l'articolo ignora che attualmente saranno decine e decine i bambini contagiati a Fabriano. Chi ha scritto il titolo ha contribuito ad innalzare l'ansia della popolazione che mi sembra stia crescendo di settimana in settimana. Creare titoli allarmistici: pessima azione di comunicazione.
2 commenti:
Salve, proprio adesso è in corso su Radio Tre una intervista a Gilberto Corbellini sulla paura dell'influenza A.
Qui è possibile riascoltare la trasmissione:
http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=303376#
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