martedì 14 agosto 2007

H5N1 - Altre considerazioni sui casi di Bali

Da questa notizia si possono aggiungere i seguenti particolari:
  1. La donna ventinovenne deceduta domenica scorsa è risultata positiva ai test diagnostici che hanno confermato la morte per influenza aviaria.
  2. Sua figlia, 5 anni, è morta pochi giorni prima, il 3 agosto, in un ospedale locale, presentando i sintomi di una polmonite; nessuno ha pensato all’infezione da H5N1 e i test non sono stati immediatamente effettuati. Solo dopo la morte della madre le autorità sanitarie hanno deciso di riesaminare il caso della piccola bambina e i risultati dei test diagnostici hanno confermato che anche la bambina è morta per l’infezione influenzale aviaria. Ovviamente questo avvenimento fa sospettare che in precedenza possano esserci stati casi di morti per influenza aviaria non segnalate.

  3. Nei giorni precedenti i due decessi alcuni polli, di proprietà di un vicino delle vittime, erano risultati malati e molti di questi sono morti rapidamente. I test sui polli morti hanno confermato la presenza del virus.

  4. Quello che più preoccupa è il comportamento degli abitanti del villaggio che invece di bruciarne le carcasse le hanno seppellite o le hanno date in pasto ai maiali; è proprio così che i virus influenzali mutano e divengono pandemici…

Il meccanismo è conosciuto come antigenic shift e avviene più frequentemente con il coinvolgimento di un ospite intermedio, generalmente il maiale (figura sotto).



Modificato da Zanetti, Presentazione al Corso Nazionale di aggiornamento sul “Piano di Preparazione e Risposta ad una Pandemia Influenzale” - Roma 19 giugno 2007

Il maiale agisce da “mixing vessel”: esso possiede i recettori sia per il virus umano sia per quello dei volatili e a livello delle cellule bersaglio avviene il riassortimento genico (scanbio di materiale genico) che dà origine ad un nuovo virus con caratteristiche adattative all’uomo.


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