domenica 22 luglio 2007

Quando chi deve informare... disinforma

Mi sono appena imbattuto in questa notizia.

L'influenza aviaria arriverà sicuramente in Europa, ma non sappiamo quando. In questa chiave ruota una prospettiva medica e sociale di grossa importanza. Lo hanno detto a chiare lettere gli espert di OMS, FAO, UNICEF, OIE, Unione Europea, riuniti a congresso internazionale a Roma. "In particolare per l' Italia tutto ciò è ancora più importante, ha spiegato il prof. Walter Pasini, responsabile del Centro collaboratore OMS della Medicina del Turismo, perchè le nostre scorte di farmaci antivirali coprono appena il 6,6% della popolazione a fronte, ad esempio, della Francia che dispone del 55%.
"In questo modo rischiamo di diventare come per i clandestini, ha stigmatizzato Pasini, perchè siamo

l'anello debole della catena protettiva, la porta d' ingresso dei virus in Europa. L' obiettivo dunque del convegno è di fornire un aggiornamento della situazione per svegliarsi dal torpore e riprendere le iniziative volte a tutelare la salute del Paese, istruendo le categorie interessate ai comportamenti più giusti, onde evitare interventi scorretti o dettati dall' emergenza."
"Anche a livello regionale, ha concluso Pasini, è emerso come pochissime siano le Regioni ad avere già promulgato un piano d' intervento. La sola Lombardia risulta essere già dotata di un piano anti - pandemico , mentre Veneto e Puglia sono al momento le sole ad aver avviato iniziative in tale direzione". ( gub )20 Luglio 2007


Sebbene non si capisca quale congresso sia e in quale data si sia tenuto... Credo che si tratti del congresso di cui ho già parlato nel post del 25 giugno. I dubbi che avevo già espresso vengono sostanzialmente confermati.

Prima di tutto mi sembra che Pasini non si sia informato abbastanza. Cominciamo dall'errore più clamoroso: non solo la Lombardia si è dotata di piano pandemico regionale. Come già pubblicato nel post del 28 giugno attualmente sono sette le Regioni con piano pandemico deliberato.

In secondo luogo non capisco a cosa serva lamentarsi per l'assenza di antivirali. Forse le case farmaceutiche hanno bisogno di pubblicità?

Italia porta d'ingresso del virus in Europa? Che significa? Forse i virus influenzali scelgono in quale Paese entrare sulla base delle scorte nazionali di antivirali?

Quando qualcuno ha la pretesa di favorire "un aggiornamento della situazione per svegliarsi dal torpore e riprendere le iniziative volte a tutelare la salute del Paese, istruendo le categorie interessate ai comportamenti più giusti, onde evitare interventi scorretti o dettati dall' emergenza" dovrebbe perlomeno informarsi per trasmettere informazioni corrette.

Un ultimo dubbio: perchè chi fa medicina del turismo si preoccupa di preparazione e risposta alle emergenze di sanità pubblica?

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