Sarà perché per un periodo di tempo mi sono occupato di stranieri temporaneamente presenti (per la legge sono gli “STP”, per i più sono i “senza permesso di soggiorno”) e forse la mia è più una tara mentale che non una preoccupazione sensata, ma il fatto che il nostro Piano Pandemico Nazionale non li menzioni affatto mi preoccupa.
Gli “STP” ci sono; sono presenti sul territorio nazionale in numero non trascurabile; vivono per lo più in condizioni igienico-sanitarie mediocri.
E insieme a loro ci sono gli stranieri residenti, alcuni dei quali, pur in regola, non vivono nella piena integrazione e sopportano difficili situazioni socio-culturali.
Rispetto alle popolazioni povere dell’africa e del sud-est asiatico la letteratura scientifica parla chiaro: a seguito di una pandemia influenzale subiranno le più gravi conseguenze (Murray, 2006).
Ci siamo dimenticati che anche in Italia abbiamo un pezzo d’Africa o di Asia; anche in Italia alcune persone vivono in condizioni di indigenza, soffrono la fame, vivono per strada o in mucchi di decine in pochi metri quadri di appartamento.
Forse non tutti vivranno le stesse precarie condizioni ma alcuni sì! E a questi, pochi o tanti che siano, in pochi hanno pensato.
L’attuale Piano nazionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale non indica azioni specifiche per attuare o rendere attuabili le misure di prevenzione e controllo di una pandemia influenzale fra gli stranieri.
I piani regionali sono costole del Piano Nazionale, da esso dipendono, pertanto non faccio fatica ad immaginare che gran parte dei piani regionali saranno carenti in tal senso.
Abbiamo tempo per rimediare, rispondendo all’appello lanciato da oltre un anno (Ezard N, 2006).
Fino a quando avremo tempo… non è dato saperlo!
Murray CJL, Lopez AD, Chin B, Feehan D, Hill KH. Estimation of potential global pandemic influenza mortality on the basis of vital registry data from the 1918–20 pandemic: a quantitative analysis. Lancet 2006; 368: 2211–18.
Ezard N, Gupta R. Influenza pandemic plans: what about displaced populations? Lancet Infect Dis 2006; 6: 256–57.
Gli “STP” ci sono; sono presenti sul territorio nazionale in numero non trascurabile; vivono per lo più in condizioni igienico-sanitarie mediocri.
E insieme a loro ci sono gli stranieri residenti, alcuni dei quali, pur in regola, non vivono nella piena integrazione e sopportano difficili situazioni socio-culturali.
Rispetto alle popolazioni povere dell’africa e del sud-est asiatico la letteratura scientifica parla chiaro: a seguito di una pandemia influenzale subiranno le più gravi conseguenze (Murray, 2006).
Ci siamo dimenticati che anche in Italia abbiamo un pezzo d’Africa o di Asia; anche in Italia alcune persone vivono in condizioni di indigenza, soffrono la fame, vivono per strada o in mucchi di decine in pochi metri quadri di appartamento.
Forse non tutti vivranno le stesse precarie condizioni ma alcuni sì! E a questi, pochi o tanti che siano, in pochi hanno pensato.
L’attuale Piano nazionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale non indica azioni specifiche per attuare o rendere attuabili le misure di prevenzione e controllo di una pandemia influenzale fra gli stranieri.
I piani regionali sono costole del Piano Nazionale, da esso dipendono, pertanto non faccio fatica ad immaginare che gran parte dei piani regionali saranno carenti in tal senso.
Abbiamo tempo per rimediare, rispondendo all’appello lanciato da oltre un anno (Ezard N, 2006).
Fino a quando avremo tempo… non è dato saperlo!
Murray CJL, Lopez AD, Chin B, Feehan D, Hill KH. Estimation of potential global pandemic influenza mortality on the basis of vital registry data from the 1918–20 pandemic: a quantitative analysis. Lancet 2006; 368: 2211–18.
Ezard N, Gupta R. Influenza pandemic plans: what about displaced populations? Lancet Infect Dis 2006; 6: 256–57.
1 commento:
sottoscrivo!!!
ciao
David
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